domenica 5 ottobre 2008

Rinunciare al simbolo? Non potete chiedermelo


Ho lavorato duramente perchè si facessero avanti le nostre istanze e le nostre idee.
Sono ancora dell'opinione che il paese non abbia bisogno di ricette particolari di destra o di sinistra, ma credo che un innalzamento del rispetto della legalità possa essere invece lo strumento di sviluppo dell'Italia.
Ognuno può fare politicamente le scelte ideologiche ma senza l'adesione alle regole del nostro ordinamento, il sistema Italia è destinato a fallire.
Se non ci fosse più mafia, più corruzione più processi celeri, più certezza della pena, meno lobby di potere, meno faccendieri, meno evasione fiscale, meno finanzieri senza scrupoli e quant'altro, sono sicuro che ci sarebbe più risorse per i giovani, per i poveri, per la sanità, per le pensioni, per le scuole, per le università, per i lavoratori, per la giustizia, per i disoccupati, per la cultura e per le aziende.
Sono quelle norme che soddisfano i bisogni ed i diritti della popolazione e con meno risorse destinate agli sprechi, alle inefficienze o nelle mani sbagliate, come il finanziamento pubblico ai partiti ed ai giornali, sicuramente saremmo più ricchi ed avremmo più opportunità per chi veramente lo merita.
Invece continuiamo a buttare le nostre ricchezze e a lasciar scappare le nostre professionalità. Inoltre rischiamo di perdere tutte quelle grandi conquiste e quei ottimi servizi che abbiamo faticosamente guadagnato per avere una vita migliore, a favore di coloro che invece si inventano favolose promesse di crescita, mentre senza accorgerci siamo sempre più poveri e più indebitati.
Per questo combatto e per questo continuerò a lavorare per difendere i principi di uguaglianza, di sicurezza, di giustizia.
Io non abbandonerò il fronte, io continuerò a combattere per Antonio Di Pietro e per il simbolo che contiene un'enorme patrimoni culturale e politico.
Su Galliate al mio partito non ci rinuncio costi quel che costi.
Voglio continuare ad avere l'onore di rappresentare fin che posso questo straordinario soggetto che non è e non sarà mai solo un fenomeno politico.
Noi siamo un'altra cosa

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
347/0900421

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