venerdì 30 marzo 2012

Non dimentichiamo le Cene di Solidarietà




Ecco la lettera che è stata scritta del Consigliere comunale IDV, Rebecchi Lorenzo, al Sindaco affinchè l'Amministrazione comunale si impegni a garantire le cene di Solidarietà che ogni anno si svolgono in occasione degli Street Games, in collaborazione con il Comitato di Solidarietà Permanente, la Parrocchia, l'Auser CGIL, Vegas, Pro Loco ed il gruppo Livratin e con il patrocinio del Comune. 
Ci teniamo a mantenere quelle feste che costituiscono, non solo un motivo per raccogliere fondi per la scopi benefici, ma che sono anche un momento di riflessione, di confronto e di gioia con chi sta intorno a noi.
Visto il passo che sta tenendo la giunta sul caso c.d. "oBornate" e du altri episodi, non si sai mai che anche questa manifestazione sia messa poi nel dimenticatoio. Noi comunque vigileremo.

Buona lettura!

Segreteria cittadina IDV

"Egr. Ill.mo Sindaco,
Le scrivo per esaminare la possibilità di svolgere le cene di solidarietà nella struttura allestita in piazza in occasione della Festa dello Sport, come già avvenuto negli anni precedenti.

A tal fine, Le propongo di coinvolgere tutte quelle associazioni del territorio, che hanno dato il proprio contributo nelle scorse edizioni, in un tavolo con i protagonisti dell’evento sportivo o direttamente con la Pro Loco per raggiungere l’obiettivo.

Ovviamente credo che Lei stesso possa immaginare quali sono i motivi che mi spingono a chiederLe di conservare questa manifestazione.

Nell'attesa di ricevere un Vs. positivo riscontro, La ringrazio per la cortese attenzione e Le porgo i miei più sinceri saluti.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale"

giovedì 29 marzo 2012

Finanziamento pubblico ai partiti: sì al referendum



Quasi venti anni fa, con un referendum, i cittadini italiani stabilirono che non doveva più esserci finanziamento pubblico ai partiti.
I partiti, anche se ultimamente non godono più di alcuna credibilità, sono comunque strumenti essenziali per la democrazia, tanto è vero che sono previsti e garantiti dalla Costituzione. Pertanto la rinuncia totale, che all’apparenza era la soluzione più lineare, venne subito osteggiata per un principio apparentemente nobile: la possibilità di fare campagna elettorale, e quindi di poter più agevolmente essere eletto, sarebbe stata riservata solo a chi aveva la possibilità economica di farla, cioè i ricchi, oppure a chi fosse disposto a ‘vendersi l’anima’ per avere finanziamenti privati, da parte di soggetti che poi, ad elezione avvenuta, gli avrebbero chiesto la contropartita in termini di provvedimenti di favore e/o appalti pilotati e taroccati.
Con questa premessa di apparente buon senso, il legislatore, e quindi di fatto ed in concreto gli stessi partiti destinatari dei benefici pubblici, peraltro in pieno conflitto di interessi, fece ingoiare ai cittadini italiani la strada del rimborso elettorale, emanando un’apposita legge in tal senso (legge n. 157 del 3 giugno 1999).
Orbene, per logica e per definizione, la legge che ha istituito il ‘rimborso delle spese elettorali’ avrebbe dovuto limitare la sua operatività, appunto, solo ed esclusivamente al ‘rimborso’ di ciò che era già stato effettivamente speso, ovviamente con un limite ben preciso, e contenere una indicazione chiara di quali spese potevano essere considerate rimborsabili e l’obbligo di presentare, per ogni richiesta di rimborso, la relativa documentazione di riscontro. Inoltre, doveva essere previsto che i controlli fossero effettuati da un’Autorità terza (es. Corte dei Conti) e non dal Parlamento, dai revisori ufficiali dei conti, nominati d’intesa dai presidenti delle due Camere all’inizio di ogni legislatura e cioè dagli stessi partiti che dovevano essere controllati Autorità che potesse controllare preventivamente la bontà e congruità delle spese effettuate. Infine, bisognava prevedere adeguate sanzioni penali, civili, elettorali (decadenza dell’elezione) ed amministrative in caso di violazione dei predetti obblighi.
Insomma, ci voleva una legge che potesse consentire solo ed al massimo, alla fine di ogni campagna elettorale, il rimborso di quanto il partito aveva espressamente speso per quella specifica campagna elettorale, ed entro un limite decente ed accettabile.
Invece, la legge che è stata emanata e quelle successive di “aggiustamento” hanno previsto la creazione di un fondo per il rimborso delle spese elettorali per ogni elezione politica (europee, nazionali e regionali) a forfait (un euro all’anno per ogni cittadino avente diritto al voto iscritto nelle liste elettorali della Camera dei Deputati e per ogni tipo di elezione politica, sia che il cittadino avesse votato sia che non avesse votato).
Poi è stato deciso che il fondo così costituito venisse distribuito annualmente ai partiti che avevano partecipato alle elezioni, in proporzione ai voti presi: quindi, di fatto, ogni partito ha sempre ricevuto, annualmente, non un euro per ogni voto preso, ma anche la parte degli elettori che non avevano votato (diversa quindi per ogni elezione). 1 euro e 40 centesimi, tanto per dirne una, per le elezioni politiche della Camera dei Deputati del 2008. Infine, è stato previsto che ogni partito, una volta incassato il rimborso, potesse usarlo per ogni sua esigenza politica, e non solo per motivi elettorali, e che potesse incassare tutto il rimborso assegnato a forfait anche se, di fatto, ne aveva speso per la campagna elettorale solo una minima parte. Insomma, con una serie di escamotage legislativi è stato fatto rientrare dalla finestra proprio quel finanziamento pubblico ai partiti, che gli elettori avevano appena cancellato con un referendum.
Anzi, i partiti hanno fatto di peggio: hanno  moltiplicato all’infinito l’entità del finanziamento pubblico, aggiungendoci pure gli interessi. E più aumenta l’astensione più i partiti guadagnano: alla faccia della Costituzione!
Noi dell’Italia dei Valori abbiamo deciso di dire basta. Visto che il Parlamento non si decide a intervenire, e anzi dal mazzetto delle riforme questa è stata proprio cancellata, chiederemo ai cittadini di farla.
La Costituzione ci mette a disposizione due strumenti preziosi di democrazia diretta, e noi intendiamo usarli entrambi. Raccoglieremo le firme: sia per un referendum abrogativo di tutte le norme che permettono di aggirare la volontà popolare, e hanno mantenuto il finanziamento pubblico cambiandogli nome, sia per una legge di iniziativa popolare che promuova una diversa regolamentazione.
Almeno in questo modo cercheremo di utilizzare quella parte di finanziamento pubblico che anche noi dell’IDV abbiamo ricevuto. Noi possiamo farlo perché i soldi in più che ci sono arrivati non li abbiamo fatti sparire, come è accaduto in altri partiti, ma li abbiamo sempre tenuti tutti in cassa e messi regolarmente a bilancio. Come, nel corso del tempo, ha potuto riscontrare ogni Autorità giudiziaria.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale IDV

sabato 24 marzo 2012

Manifestazione nazionale contro gli F35 a Cameri



Oggi, sabato 24 marzo, alle 14 in piazza Dante a Cameri ci sarà il ritrovo per la manifestazione contro gli F35.
L'F35 sono una spesa inutile, esosa e dannosa. Non lo dicono i pacifisti militanti avvolti nelle bandiere arcobaleno, neanche i padri missionari che operano nelle zone di guerra. Lo dicono gli esperti. Lo scrive addirittura il Pentagono in una nota interna rilanciata dall'agenzia Afp e ripresa da "Il Fatto Quotidiano". Si tratta di un aereo inaffidabile, che non funziona come dovrebbe e che avrà bisogno di continui interventi per svolgere i propri compiti. Insomma non è proprio un affare. L'Italia sta per sprecare un mucchio di soldi che potrebbero essere investiti diversamente. In modo più giusto e proficuo. L'acquisto di 90, dei 141 previsti, contestatissimi F35 non risponde alle esigenze del Paese. La spesa di una cifra che va dai 15 di euro spalmati in un arco di tempo che va sino al 2026 avrebbe potuto essere destinata ad altro. Non è facile demagogia, ma una constatazione di fatto, un ragionamento di buonsenso. Se si considera che la riforma delle pensioni porterà un risparmio di due miliardi di euro il primo anno, di sei il secondo, con tutti i costi sociali che ciò significa, si può facilmente comprendere che le priorità del Paese sono altre! In un periodo di crisi economica, di aumento della povertà e della disoccupazione, di tagli al welfare ed ai servizi ai cittadini, è meglio spendere per scuole e ospedali piuttosto che per caccia, fregate e portaerei. Questa non è demagogia. Stiamo parlando praticamente di una pazzia! Per questo la posizione dell'Italia dei Valori, sia a livello nazionale che a quello locale, è quello di impedire questo progetto. Siamo ancora in tempo. Ecco in sintesi le ragioni della nostra presenza alla manifestazione di oggi.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale
Italia dei Valori

mercoledì 21 marzo 2012

Incendi: Lettera aperta al Sindaco



Egr. Ill.mo Sindaco,
In breve tempo ci sono stati ben tre incendi in città. Non mi sento molto rassicurato, anche alla luce delle centinaia di migliaia di euro investiti in sicurezza da parte dell’Amministrazione. E’ stata impostata una campagna politica e mediatica sull’argomento e mi sembra invece di capire che i risultati dicono l’opposto.
Colgo l’occasione per chiederLe pubblicamente cosa sta succedendo e vorrei sapere cosa vorrebbe fare. Ne approfitti per rendere noto ai cittadini se si tratta di episodi marginali o se invece ci sia qualcosa di più grave.
Nello stesso tempo, Le chiedo di valutare la possibilità di una convocazione straordinaria della Consulta della Sicurezza, invitando anche i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, per sentirli e per trattare il tema, in modo che anche i galliatesi possano partecipare per capire cosa sta accadendo.

Le istituzioni e la politica non possono più tacere.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

lunedì 19 marzo 2012

Bornate: La festa è finita



Ormai la giunta Ferrari è arrivata ad un punto di non ritorno. Nel penultimo consiglio comunale, la mozione della Lega Nord contro il Governo Monti era stata sommersa dalle critiche da parte del centro sinistra.
La Lega ha chiesto la nostra solidarietà per le leggi e le manovre dell'attuale esecutivo. Quando erano loro alleati del PDL però sono state votate le leggi peggiori della storia repubblicana, ripeto le peggiori. Ora hanno pure il coraggio di scendere in piazza per protestare, quando loro sono i primi responsabili della grave situazione di crisi in cui versa il paese.
E' inaccettabile questa lezione di politica. Perchè quando sostenevate il Governo Berlusconi non avete fatto tutto quello che serviva per risolvere i problemi del nostro paese? 
Con voi abbiamo rischiato il default finanziario! E sapete cosa vuol dire?
Ora è finita pure la festa di Bornate. Questo è il giusto epilogo dell'ultimo consiglio comunale.
Sono 28 anni che c'è questa festa. Ora la giunta, in assenza del Sindaco e dell'assessore della Lega Nord, Carnevale, ha deliberato di non dare il permesso di realizzare feste a 100 metri dall'Ospedale San Rocco, alla luce di alcune lamentele presentate in queste ultimi anni perché creerebbe problemi di viabilità, di parcheggi e di disturbo.
La Lega Nord ha presentato poi una mozione in Consiglio Comunale per dare invece la possibilità di organizzare ugualmente la festa per questo anno.
In altre parole è stata presentata una mozione contro il proprio alleato, condivisa naturalmente dal Sindaco.
A nostro modesto parere, se l'Amministrazione non è in grado di presentare una proposta chiara ed unitaria da valutare in Consiglio comunale, o se i partiti che sostengono la maggioranza non sono d'accordo con ciò che fa, allora presentino una mozione di sfiducia. Sarebbe più coerente.
Onestamente il caso c.d. "Bornate" non è nemmeno un argomento degno di dibattito. Non si può coinvolgere tutto il consiglio comunale su un tema simile. Non si può creare problemi di questo tipo agli organizzatori a pochi mesi dall'inizio.
Se non siete in grado di organizzare una festa, allora andate a casa perché vuol dire che non siete capaci di governare. Non scaricate la vostra incapacità di decidere sugli altri. Ecco perchè sono uscito dall'aula al momento del voto.
Sono state dette delle parole poco piacevoli agli amici volontari di Bornate che raccolgono fondi da destinare alla Parrocchia. Meritano rispetto e non amarezze. Poi lo stesso destino arriverà anche per la festa di Missanghera, come preannunciato dal Vice Sindaco, Verdura, qualora si dovrà costruire un nuovo impianto al posto della vecchia struttura sita in Largo Due Agosto.
Sono volate anche parole forti da parte del Pdl contro il consigliere della Lega, Carlo Alberto Vella, che invece merita la nostra stima. Ormai la divisione è sotto gli occhi di tutti.
Inoltre è incomprensibile che si spacchi una maggioranza per una festa che dà lustro al paese e che piace a tantissimi galliatesi. Non si può arrivare a due mesi dall'evento senza la certezza di poter cominciare il progetto.
La materia è stata gestita malissimo ed il centrodestra ha dimostrato di non essere all'altezza delle situazione e non è la prima volta. Lo stesso è avvenuto con gli "Street Games" e con l' "Isola dei Desideri".
Credo che dietro a questa crisi si celi qualcosa di molto più profondo. Ci sono questioni ben più gravi ed importanti su cui discutere. Temo che Bornate si stata solo una scusa e temo che i motivi dell'evidente spaccatura siano altri. Ma questo lo vedremo più avanti. Non escludo sorprese, anche perché di novità credo che gli elettori ne hanno già viste e sentite abbastanza.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale
Italia dei Valori

domenica 4 marzo 2012

F35: la battaglia continua in piazza




La nostra mozione per impedire gli F35 non è passata. Non ce l'abbiamo fatta. Non siamo riusciti a convincere il Consiglio Comunale a piegarsi alla volontà di tanti cittadini che sono contrari ai progetti di morte e che vorrebbero che si investisse i loro soldi per iniziative di carattere sociale, alla luce dell'attuale e tremenda crisi economica.
L'istanza non è passata per due soli voti. I consiglieri della Lega Nord erano usciti dall'aula dopo lo strappo con gli alleati del PDL sull'ordine del giorno Monti e ci avevano accusati di sostenere una mozione puramente politica. Onestamente parlando, non stiamo parlando di noccioline, ma di un progetto che costa, per le tasche del contribuente, circa 15 miliardi di euro che potremmo sfruttare per soddisfare altri bisogni.
In ogni caso, noi non ci fermiamo qui. Abbiamo proposto di innescare un processo democratico per coinvolgere movimenti, associazioni, partiti, liberi cittadini che credono nella nostra battaglia per aiutarci a "smuovere" le coscienze e per sensibilizzare la popolazione su un problema di enorme portata. Adesso arrivano i primi frutti. Abbiamo trovato un ampio consenso per promuovere questa linea.
Infatti il 9 marzo saremo in piazza a Galliate in sostegno del movimento "No F35", insieme a tanti amici, per informare i cittadini di ciò che sta succedendo, per illustrare i nostri argomenti e infine per diffondere la notizia della manifestazione nazionale che si terrà il 24 marzo nel pomeriggio proprio a Cameri per dire ancora NO, sempre NO e solo NO agli F35. Noi non mancheremo. Speriamo anche voi.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV