lunedì 29 settembre 2008

Parcheggio sotterraneo: ecco le nostre proposte


Oggi giustamente un nostro amico ha fatto delle acute osservazioni e non possiamo che ringraziarlo. Adesso per correttezza dopo le critiche sul progetto dobbiamo passare alla fase delle proposte perchè mi piace essere costruttivo.
Siamo del tutto consapevoli ormai che una struttura di questo tipo non la possiamo seppellire e come tale dobbiamo utilizzarla al meglio nell'interesse dei cittadini e delle aziende. L'obiettivo nostro è quello di recuperarlo in modo che soddisfi le richieste del territorio e le esigenze della gente; infatti vorremmo che rientrasse nella sfera pubblica e nell'ottica che il parcheggio è dei cittadini e non una tecnostruttura a disposizione e gestita solo da privati, con solo costi per il contribuente. Deve essere al servizio del paese; deve essere percepita come un'opportunità e non come un peso o come il simbolo delle spreco.
Purtroppo allora non bastarono i soldi per rifare la piazza e ci si dovette accontentare di risistemare la piazza come meglio si poteva.
Il successo che sta vivendo Galliate non è un premio per il lavoro della Pubblica Amministrazione ma è dovuto al fatto che adesso c'è uno spazio pedonale enorme davanti al Castello, alla parrocchia, alla Chiesa che costituiscono il centro del paese, per cui tante persone possono passeggiare in un posto tranquillo e sicuro con i propri bimbi a un passo dalla propria casa, senza che vi sia un automobile che giri.
Inoltre è possibile effettuare molte iniziative in estate e interessare i giovani, e meno giovani, con molte manifestazioni sportive, sonore, culturali e tradizionali ecc.
Questo è un demerito dell'Amministrazione perché secondo me si poteva evitare di costruire quell'ecomostro con un costo elevato per le casse del Comune senza un ritorno economico sotto tutti i punti di vista.
La piazza è stata chiusa circa otto anni e sappiamo cose sono andate a finire le cose.
Per raggiungere questi risultati bastava chiudere la piazza al passaggio i veicoli a motore e ristrutturare il piano urbano per trovare altri posti per parcheggiare. In questa maniera avremmo risparmiato ben 7 milioni di euro e un pacco di soldi di interessi che pesano ancora nel bilancio comunale. Questo ero capace anche io. Permette la presunzione.
Premesso questo, passiamo ad elencare le mie ma anche le vostre proposte:

1. non rinnovare il contratto alla società che la sta gestendo;
2. far rientrare la gestione del parcheggio in mano "pubblica";
3. non far pagare assolutamente nulla per il parcheggio delle auto;
4. fissare dei limiti di sosta orari solo nei giorni lavorativi;
5. sostituire il mutuo attuale con un altro mutuo con condizioni più agevolate presso altri istituti mediante una gara pubblica ed applicare le norme sulla portabilità del mutuo;
6. riservare posti auto per scaricare la merce;
7. stabilire un orario di apertura alla mattina e di chiusura alla sera;
8. concedere la possibilità di parcheggiare l'auto nelle ore notturne e di uscire solo dietro un corrispettivo prima dell'apertura giornaliera.
9. vendere il diritto di superficie ai proprietari di dei box dietro un equo corrispettivo e far ritornare pubblici quelli non venduti.
10. investire parte delle minore spese del mutuo per esaminare le falle del progetto e della struttura e per rimetterla in manutenzione.

Queste sono regole semplici e chiare. Non comportano costi e anzi permettono degli enormi i risparmi.
Lasciare la gestione ad una società o una cooperativa come avviene adesso non garantisce una buona e un'efficace gestione e non credo che sia altrettanto economica. Non porta molti utili, se non addirittura solo costi.
Per questo vale la pena lasciare che il parcheggio sia gratuito e che si gestito direttamente dall'Amministrazione comunale senza alcun costo per l'utente.
Questo agevolerebbe il commercio infatti il suo portavoce, Beltramini, ha più volte manifestato l'esigenza di aiutare la clientela con degli spazi adeguati per poter accedere più facilmente nei negozi.
Il fatto di stabilire una fascia orario oltre il quale non si può sostare è dovuta al fatto di impedire che un cittadino lo trasformi in un diritto personale e dà la possibilità ai galliatesi ed ai consumatori di trovare la dovuta sistemazione per arrivare in centro.
Il punto più delicato è quello sulla sostituzione e/o portabilità del mutuo. I decreti Bersani sulla liberalizzazione hanno previsto delle semplificazione in materia di mutui e minor costi su tali prodotti.
Credo che sarebbe una straordinaria opportunità questa novità per far risparmiare il povero contribuente. Nella precedente discussione parlai di quanto pesano gli interessi sul mutuo e quanto pesa il tasso di interesse concesso più di dieci anni fa.
Per questo sono dell'opinione che si potrebbe ottenere un tasso fisso del 5 o 5,5%. In altre parole si tratterebbe di ridiscutere le condizione del mutuo con gli alti funzionari della Banca per avere delle agevolazioni, altrimenti è possibile percorrere la strada di trovare un altro Istituto seguendo le regole della portabilità e emettendo un bando.
Ci sarebbe un risparmio secondo i miei calcoli da 100.000,00 a 150.000,00 ogni anno, da reinvestire in altre maniere. Non mi sembra una cifra da poco conto.
Si potrebbe riservare dei posti per scaricare le merci in modo da agevolare sempre le attività che potrebbero facilmente rifornirsi senza causare ingorgo stradale.
Potremmo stabilire una orario di chiusura al pubblico per impedire che lo spazio pubblico, vista la profondità, la distanza dalle abitazione e per la scarsità della luce, diventi oggetto e luogo per personaggi poco raccomandabili, per attività criminose o per scopi che nulla hanno a che vedere con un parcheggio.
Potremmo permettere ai galliatesi di lasciare la propria auto durante la notte e per riprenderla alla mattina, comunque per uscire fuori orario mi sembra doveroso che si paghi un contributo per il disturbo creato e per impedire che chiunque possa entrare per creare disguidi o altro.
Circa 20 box non sono stati venduti perchè avevano un alto costo rispetto al valore di mercato o perchè prevedevano nel capitolato dei diritti di superficie e degli obblighi per il proprietario tali da non rendere conveniente l'operazione.
Vista l'ennesima frittata, mi sembra doveroso vendere i diritti reali minori ai pochi proprietari dietro un equo corrispettivo. Questo credo che sia opportunità per i titolari che vedrebbero crescere le proprie facoltà.
Dall'altra parte si dovrebbe recuperare quella parte di posti invenduti e ridarli alla cittadinanza per le loro priorità e in tal modo ci sarebbero altri spazi non più riservati solo a chi ha le possibilità economiche di avere tutto e di comprare ogni cosa.
Infine mi sembra doveroso si effettui un controllo ed una verifica del progetto e della struttura per capire le falle che causano continui allagamenti e per rimetterla in manutenzione una volta per tutte.
Queste sono le proposte che vorrei consegnare nelle mani del sindaco e quelle che vorei mandare avanti con il vostro consenso. Ditemi cosa ne pensate.
A voi la parola.

Rebecchi Lorenzo

domenica 28 settembre 2008

L'annoso ed eterno problema del parcheggio sotterraneo


Più di dieci anni fa circa, in pieno periodo di Tangentopoli, la nostra Amministrazione Comunale di centro sinistra aveva progettato di realizzare un parcheggio sotterraneo sotto l'attuale Piazza Vittorio Veneto.
Si scelse di sfruttare la legge Tognoli per poter avere i contributi dalla Regione Piemonte per finanziare l'opera.
Ricordo che avevamo un bella piazza, un ampio parcheggio e un monumento storico importante che ricalcava Vittorio Emanuele Re d'Italia se non ricordo male.
Il progetto aveva spaccato il paese e si era data vita ad una petizione per consegnare al Comune la scarsa adesione al piano dal parte dei galliatesi. Allora ricordo che andai a firmare con mio padre al banchetto organizzato da Forza Italia. La raccolta di firme ebbe molto successo.
La mossa non fece retrocedere il centro sinistra che non ascoltò la voce dei cittadini e diede vita all'iter amministrativo per realizzare il parcheggio.
I motivi che mi spensero a firmare la petizione sono molto semplici.
Prima di tutto l'opera costava moltissimo. Costò all?intorno ben 7 milioni di euro. Inoltre era il periodo di Tangentopoli, vi erano inchieste in tutte le Procure di Italia ed era emerso una quadro di gestione della cosa pubblica da far inorridire la popolazione.
Corruzione, sprechi, malcostume, appalti truccati, si era scoperto di tutto e di fronte a quella opera pochi cittadini ci credevano. Non voglio dire che fu fatta per rubare del denaro pubblico. Non intendo questo. Voglio solo sottolineare che la diffidenza era molto alta dopo gli episodi di illegalità che erano stati accertati nell'ambito politico.
Inoltre l'opera non era allora molto utile. Non c'era una enorme bisogno di parcheggi. Si poteva risistemare l'assetto urbano per trovare parcheggi per in altre aree del paese.
Non vi era una forte necessità e richiesta di spazi per far sostare le auto. Oggi c'è una forte necessità e non solo per il commercio, ma il parcheggio sotterraneo non ha risolto nulla. Quasi nessuno lo usa
Un altro problema era stato sottolineato e riguardava il fatto che per il luogo e per la struttura dell'opera sarebbe sorto la grave conseguenza di forti allagamenti. E così si è verificato. Si inzuppa d?acqua alla prima pioggerellina.
In poche parole i galliatesi non sentivano bisogno di un servizio simile anche perché allora, ma anche adesso in modo minore, si sapeva i tempi della burocrazia amministrativa ed edilizia avrebbe allungato i tempi di esecuzione e ci sarebbe voluto moltissimo tempo per finire il tutto. E cos' è avvenuto.
Il risultato è stato davvero desolante. Il commercio del centro è stato danneggiato, la piazza è stata chiusa per moltissimi anni, le feste in centro non sono state fatte, la città sembrava morta, le attività si sono dovute spostare in altre località perché ai clienti era impedito di raggiungere l'esercizio.
Senza farlo apposta sono state trovate dei resti archeologici per cui i lavori sono stati sospesi per dare la possibilità agli ispettori del Ministero della Cultura di verificare i referti antichi.
Addirittura il Gabibbo è arrivato a Galliate per fare un resoconto della faccenda. Che bello spettacolo e che magra figura abbiamo fatto davanti a tutta la nazione.
Adesso il parcheggio è composto da circa 120 posti auto pubblici a pagamento e altri 30 circa che sono per i privati che però sono stati comprati da poche persone perché hanno un costo molto alto e non sono convenienti. Infatti è previsto un diritto di superficie per cui non è conveniente acquistare. Tale diritto comporterebbe al Comune di riacquistare la proprietà del bene e questo non aletta i privati.
Il tutto è stato costruito con il contributo della Regione per circa 3 milioni di euro ed i restanti 4 sono stati affrontati dall'Amministrazione con un mutuo ventennale che allora girava intorno al 7 o 8%.
Oggi la rata, per un mutuo di 100.000,00 a 20 anni, è di circa 650,00 euro. Quello che oggi molte famiglie pagano. Adesso fate le dovute proporzioni con il finanziamento che il comune paga alla Banca Intesa San Paolo che è 40 volte più grande. Questo pesa sulle tasche delle casse comunale e indirettamente ai noi. A mio modesto parere paghiamo intorno tra le 300.000,00 e le 400.000,00 euro all'anno per una bella cattedrale del deserto.
Oggi è dato in gestione ad una cooperativa e riceviano poco e niente dall'introito delle soste o degli abbonamenti.
Non la voleva nessuno, ci ha rovinato il paese, ha rimodellato la struttura urbanistica, molti la snobbano, non serva quasi a nessuno ma in compenso la paghiamo un occhio della testa.
Complimenti per il risultato! Sono dell'opinione che si tratti di un altro esempio di spreco e di malagestione delle risorse pubbliche. E' la classica sceneggiata all'italiana.
Mi spiace ma con sincerità devo ammettere che si poteva investire quella somma in modo migliore per quelle priorità che stanno a cuore ad una vera maggioranza di centro sinistra.

Rebecchi Lorenzo

sabato 27 settembre 2008

Conflitto di interessi: vale per tutti, centro sinistra compreso


Prima dell'estate, intorno a metà luglio il consiglio comunale si era riunito per approvare il piano regolatore. Su richiesta della minoranza consigliare, il presidente del consiglio comunale ha letto una normativa che invita i presenti di uscire qualora abbiamo interesse o siano coinvolti nel piano di delibera.
In altre parole la norma vuole evitare un conflitto di interessi; vuole eliminare il rischio che qualcuno voti a favore dei propri interessi privati piuttosto che nell'interesse pubblico.
Infatti questo è ciò che è successo a Galliate due mesi fa.
Ma chi ha chiesto che venisse letta questa norma, molto importante perchè evita casi di malcostume politico, non è stato il centro sinistra ma il centro destra, che guarda caso si è ricordata che il conflitto di interessi è un problema reale, esistente e soprattutto attuale.
Con mio profondo rammarico questa volta è stata la maggioranza del centro sinistra a non fare una bella figura. O meglio sono stati due componenti della giunta a dimenticare questa norma di tutela della trasparenza. I protagonisti sono gli assessori Cerutti e Gallina. A loro si è aggiunto il consigliere Re Erminio del gruppo Centro Sinistra Uniti per Galliate che si assentato nella recente riunione del 17 settembre per gli stessi motivi.
Dopo la lettura di questo articolo, si sono alzati e se ne sono usciti. Ma dopo, non prima che è stato ricordato l'esistenza dell'obbligo del non voto da parte di coloro che hanno interessi nell'oggetto della decisione finale.
Prendere lezioni dal centro destra su questo tema ce ne vuole. Proprio su questo dovevano cadere? Non era possibile prevederlo prima e compiere un gesto di rispetto verso i cittadini.
Comunque il piano regolatore è stato pienamente approvato e questo senza molte critiche. Anche qui la minoranza si è astenuta e non ha portato particolari critiche al progetto. Questo testimonia che non hanno una visione urbanistica e territoriale di Galliate diversa da quella della maggioranza. Infatti alcuni di loro hanno confermato che il piano prevede molti punti positivi.
Questo dimostra che al di là del problema di astensione del voto di chi era parte in conflitto, non è emerso che alcuni membri della giunta o della maggioranza avrebbero portato a casa particolari guadagni dall'approvazione del piano. Alla fine non è emerso nessun traffico o alcun episodio di furbizia. Infatti si vede che la mossa era più propagandistica perchè non hanno dimostrato che esista qualche posizione da privilegiare, per cui l'astensione non è servita a nulla. Questo dimostra che il centro sinistra non deve abbassare le ali e sventolare il problema del conflitto di interesse solo quando fa comodo. Le regole valgono per tutti.
Bisogna sempre prestare rispetto per le regole anche se non viene violato lo scopo della stessa e non bisogna mai abbassare la guardia di fronte al fatto che qualcuno si faccia i fatti propri quando è in gioco un interesse pubblico. La questione morale non ha colore politico
Inoltre non si deve mai sottovalutare l'avversario. Questa volta ci sono riusciti a mettere in evidenza gli errori strategici del centro sinistra.
Certe lezioni dal Partito del Popolo delle Libertà non dobbiamo prenderle. Ma certe cose non vanno mai fatte. Nessuno deve essere immune dal rispetto delle regole.

Rebecchi Lorenzo

venerdì 26 settembre 2008

Scuola materna: avevamo ragione noi


La settimana scorsa ho potuto leggere sui giornali che il progetto originario della scuola materna a Galliate è stato messo parte perchè il comune non ha ottenuto il previsto contributo regionale di 500.000 euro.
Sono stato anche citato da alcuni organi di stampa perchè ero tra coloro che avevano sollevato qualche protesta. Il gruppo dei Grillomani galliatesi, di cui sono stato portavoce, aveva realizzato delle proposte da porre all'attenzione dell'Amministrazione perchè, come molti si ricordano, non andavano giù alcune questioni.
Mandammo al sindaco alcuni suggerimenti perchè lo scopo era quello di essere costruttivi. Le critiche possono essere solo positive se vengo accompagnate da idee per migliorare la situazione, altrimenti non servano nulla. E’ meglio tacere.
Le nostre proposte in sintesi erano le seguenti:
1. trovare un altro luogo in centro od utilizzare una struttura già esistente;
2. procedere a realizzare la scuola con una struttura prefabbricata;
3. redigere un progetto semplice e non avveniristico;
4. ridurre l'importo del finanziamento;
5. discutere pubblicamente l'argomento con un convegno.
L'obiettivo era quello di rendere l'opera meno costosa, la costruzione più celere, efficiente, ecocompatibile e corrispondente alle effettive esigenze del territorio. Nello stesso tempo volevamo rendere pubblico il progetto discutendo con la cittadinanza, in modo da raccogliere gli umori o i contributi che potevano arrivare dai cittadini stessi. Ciò avrebbe permesso una maggior controllo dell'operato e avrebbe garantito una maggiore trasparenza e meno critiche all'azione amministrativa su un'opera che presentava costi altissimi. Secondo noi sentire i contribuenti su questi argomenti non è mai sbagliato.
Ricordo che dicemmo che fare un progetto pensando sicuramente di ricevere il contributo regionale non era una mossa molto azzeccata. Però guarda caso avevamo visto giusto.
Lessi sul periodico del Comune “Galliate Informa” che il primo cittadino disse che l'amministrazione aveva valutato ampiamente tutte le possibilità per sviluppare al meglio il progetto e che non erano state prese delle decisione avventate. Insomma il piano era stato studiato in tutti i dettagli e si erano valutati i pro e i contro
Invece anche qui mi sembra di poter dire che la decisione era il frutto di un percorso diverso de quello che noi ci eravamo prefissati. Anche per questo credo di poter dire che avevamo nettamente fatto emergere che l'obiettivo era forse più quello di fare le cose in grande. Non crediamo che si sia lavorato per dare sbocco alle esigenze della popolazione e del bilancio. L'opera era troppo costosa e questo lo sapevamo fin dall’inizio. Infatti dopo hanno dovuto ridurre i costi ed effettuare un nuovo progetto perchè non ci sono i fondi sufficienti.
Infine l'ultimo episodio che non mi è chiaro riguarda i motivi per i quali la Regione non ha elargito il contributo. Sembrava dato quasi per scontato. Invece la Regione pare che abbia dato solo il contributo ad un solo ente in graduatoria. Anche vorremo saperne di più.
Crediamo che per poter dare una promozione o una bocciatura bisogna sapere se eri a conoscenza dello stato delle cose. Per poter effettuare un'analisi ancora più approfondita, per non esprimere giudizi troppo affrettati, è giusto sapere perchè sono andate così le cose, perché può essere che ci siano particolari motivi che portano a giustificare un fatto simile.
Sottolineamo che se non ci sono seri motivi che portano al diniego del finanziamento, questo dimostra che forse il progetto preliminare della scuola materna sia il frutto di una di serie di errori tattici che hanno permesso di avere questo risultato. Questo conferma quello che sostenevamo poc’anzi, cioè che in effetti non sono stati valutati attentamente altri fattori importanti nel redigere il progetto.
Spero che il centrosinistra faccia una piccola riflessione, perchè come allora avevo affermato lo ripeto anche oggi che sono segretario cittadino dell'Italia dei Valori: l'importante è andare al concreto e raggiungere quegli scopi che sono quelli di ogni Amministrazione pubblica si prefigge e che sono quelli di lavorare secondi i principi di economicità, di efficienza, di celerità. L'obiettivo è quello di soddisfare l'interesse pubblico. E solo soddisfando questi principi che i cittadini ci daranno la vittoria. Questa è la strategia vincente.
Adesso apprendo dai giornali locali che la revisione del progetto preliminare viene a costare 14.000 euro a carico della collettività. Se questa fonte fosse vera, credo che sarebbe una dato seriamente negativo.
Riteniamo che l'importante non è vincere a tutti i costi, far vedere che siamo più bravi degli altri o che abbiamo sempre ragione; l'importante è che la vittoria sia dei cittadini e che siano loro ad avere ragione. Adesso il fatto di avere ragione non giova ai cittadini. Soltanto loro sono il nostro punto di partenza e anche il nostro punto di arrivo. Questo deve essere sempre il nostro obiettivo. Per questo rilanciamo la nostra disponibilità per collaborare per rendere migliore il progetto mettendo sul tavolo di nuovo le nostre vecchie proposte.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
Italia dei Valori - Galliate

Carotenuto Alessandra
Portavoce dei Grillomani di Galliate

giovedì 25 settembre 2008

Riunione venerdì 26 settembre ore 20,30


Ciao ragazzi,
Vi scrivo per ricordarvi della riunione che ci sarà venerdì 26 settembre dell'Italia dei Valori di Galliate in via Cavour n. 64\a alle ore 20,30 presso la sede del partito.

L'ordine del giorno è seguente:

1. Esperienza di Vasto e direttive dell'esecutivo nazionale;
2. Organizzazione referendum per abrogare il Lodo Alfano e Comitato referendario;
3. Collaborazione con l'associazione dei "Grillomani"
4. Varie ed eventuali.

Sono stati invitati infatti gli amici di Beppe Grillo galliatesi perchè è stata già avviata una collaborazione per lavorare sul territorio visto la precedente esperienza dei referendum del 25 aprile.
Ci sono molte unità di vedute e molte opinioni comuni per cui stiamo percorrendo un cammino per il futuro con lo scopo di unire le forze per le vincere le battaglie.
Infatti Alessandra Carotenuto ha già comunicato che la sua associazione di fans di Grillo darà il suo apporto alla raccolta delle firme per abrogare il Lodo Alfano.
Questa è la dimostrazione di quello che dicevo ed anche della stima e dell'affetto reciproco che esiste tra noi e loro.

Quindi colgo l'occasione per ringraziare Alessandra e spero di vedervi numerosi.

Inoltre vi comunico che sono stato contatto in data odierna per partecipare ad un incontro con alcuni membri delle segreterie cittadine del centro sinistra, ma non vi dico nulla perchè preferisco parlarvene venerdì sera.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino IDV Galliate
347/0900421

mercoledì 24 settembre 2008

Iniziativa "Comuni trasparenti"


A Vasto il presidente Di Pietro ha lanciato l’iniziativa “Comuni trasparenti”. Ha inviato i rappresentanti dell’Italia dei Valori ad agevolare ed autorizzare la ripresa diretta delle sedute comunali e dove possibile istituire un servizio comunale in streaming sulla Rete, sulle radio e sulle televisioni locali per dare trasparenza alle decisioni dei consigli comunali.
Ha invitato tutti i consiglieri e assessori sul territorio a farsi promotori di questi diritti da parte dei cittadini favorendo la loro partecipazione alle sedute, dando informazione su orari e temi dibattuti o a riprendere le riunioni a cui partecipano.
Così facendo ha messo a disposizione dei cittadini uno strumento per il contatto immediato dei riferimenti dell’Italia dei Valori nei comuni in cui siamo presenti nel consiglio.
"Riappropriatevi della politica" è lo slogan che l'ex ministro ha voluto usare per migliorare la trasparenza e per impedire che ci siano decisioni poco pulite nei vertici del potere.
Credo che questo sia un ottimo progetto e penso che dobbiamo metterlo in opera sul nostro territorio per permettere ai cittadini di controllare l'operato dei propri amministratori.
Questo deve essere un punto del nostro programma per le prossime amministrative.
Su Galliate sto già lavorando per riuscire a filmare i consigli comunali con l'aiuto degli amici di Grillo e poi chiederemo l'eventuali autorizzazioni. Su questo punto Antonio Di Pietro ha detto chiaramente che non servono permessi. Bisogna solo cominciare a filmare.
Quindi, per quanto ci riguarda, la mia proposta è la seguente: mettiamoci già al lavoro!
Domani sera non escludo che in consiglio comunale ci sarà una sorpresa per i nostri consiglieri comunali.

Rebecchi Lorenzo

martedì 23 settembre 2008

Petizione per avere maggior sicurezza in via Buonarroti

Ciao ragazzi,
vi scrivo perchè la settimana scorsa sono stato contattato da un gruppo di abitanti di via Buonarroti perchè non sopportano più la situazione della loro zona.
Mi hanno chiesto come fare perchè le automobili vanno molto veloci in quella via, fanno molto rumore, temono per la loro incolumità personale perchè non esiste un marciapiedi o altri sistemi di tutela. Passano molti mezzi pesanti che emettono un frastuono infernale.
Molti hanno detto che sono andati dai vigili ma non hanno avuto risposte perchè non possono fare molto.
Per questo ho proposto una petizione che è stata subito accolta con entusiasmo e con la richiesta esplicita al sindaco di fare il possibile per migliorare la situazione.
Vi giro il contenuto della lettera:

" Alla c.a. del sindaco del Comune di Galliate

e p.c. al Presidente del Consiglio Comunale di Galliate

e al Comandante dei Vigili Urbani di Galliate



Egr. Ill.mo dott. Arturo Boccara,
Con la presente Le consegniamo la petizione di firme raccolte con lo scopo di migliorare la sicurezza, la tutela dell’incolumità fisica e per difendere la quiete e la tranquillità pubblica dei residenti di via Buonarroti.
Con la nostra iniziativa Le saremmo grati se potesse prendere le iniziative in merito e di sua competenza, ma, nelle stesso tempo, Le vorremmo illustrare delle proposte che riteniamo utili per affrontare il problema e consistono precisamente nell’elaborazione di un progetto che presenti le seguenti finalità :
1. costruzione dei marciapiedi, ove possibile, per proteggere i pedoni;
2. collocamento dei dossi che incentivino gli automobilisti a rallentare la velocità;
3. installazione delle telecamere di sorveglianza per punire coloro che trasgrediscono il codice della strada qualora superino i limiti di velocità;
4. imposizione del divieto di ingresso nella carreggiata dei mezzi pesanti.
Come liberi cittadini, non vogliamo solo esporre le nostre lamentele alla Pubblica Amministrazione ma vorremmo dare il nostro contributo per migliorare una situazione che riteniamo estremamente precaria perché ormai si sta superando ogni limite di tollerabilità.

La ringraziamo della Sua attenzione e siamo confidiamo nella Sua preziosa collaborazione.

Distinti saluti

Residenti Via Buonarroti"


Inoltre ho il progetto di estendere il contenuto questa proposta anche in via Montegrappa. Su questo punto ho già parlato con l'amico Francesco per realizzare il tutto.
Chi fosse interessato a firmare mi può chiamare o mandare un'e-mail per trovarci.
Comunque alla riunione di venerdì 26 settembre è possibile firmare la petizione che spero possa avere successo.

Rebecchi Lorenzo

sabato 20 settembre 2008

Grazie Renato e arrivederci!


Ciao ragazzi,
Ieri si è svolto l'incontro pubblico con l'onorevole Cambursano Renato dell'Italia dei Valori per parlare con i galliatesi, per farci il punto dell'attuale situazione politica e per discutere del referendum Alfano.
Renato ha illustrato il lavoro che il partito sta mandando avanti a Roma e le battaglie dure che si sta conducendo per tutelare i contribuenti e consumatori, per difendere i diritti e la Costituzione.
Cambursano è stato molto coinvolgente e passionale. Ha detto chiaramente cosa sta facendo il governo Berlusconi per soddisfare i suoi interessi e non quelli del paese.
Ha detto quali sono i motivi per i quali raccoglieremo le firme per abrogare il Lodo Alfano, che altro non sono che quelli che vorrebbero ripristinare il principio di uguaglianza.
Noi faremo chiaramente la nostra parte e non permetteremo che lo sfregio nei confronti della Costituzione passi senza batter ciglio.
Ha toccato tutti i temi caldi dell'estate che sono quelli dell'Alitalia, della riforma della scuola, delle intercettazioni, della salva premier ecc. ed è parso di capire che il centro destra non ne sta azzeccando nemmeno una.
L'onorevole si è dimostrato ben disposto verso il pubblico e ha risposto chiaramente a tutte le domande. Tutti i presenti hanno dimostrato molto interesse alle parole di Cambursano e nessuno se nè andato prima della fine dell'incontro.
Sono rimasto molto soddisfatto perchè la nostra sede era piena di gente e non bastavano i posti a sedere.
Ho contato che c'erano più di 30 persone presenti. Ringrazio pubblicamente i Grillomani della partecipazione, della collaborazione e del sostegno morale.
Anche Renato è stato molto felice nel vedere così tanto partecipazione in un paese che conta meno di 15.000 abitanti.
Ha promesso che tornerà per parlarci delle nuove "porcate" che il governo attuerà nei promossi giorni.Come non credergli di fronte a questa promessa.
Noi galliatesi naturalmente lo accoglieranno, come sempre, a braccia aperte.

Rebecchi Lorenzo

lunedì 15 settembre 2008

L'on. Cambursano sarà a Galliate


Cari amici,
Vi scrivo per comunicarmi della straordinaria presenza dell'on. Renato Cambursano, del gruppo dell'Italia dei Valori, a Galliate questo venerdì 19 settembre alle ore 20,30 in viale Cavour n. 64/a presso la sede del nostro partito per incontrare i galliatesi, per relazionare sulla situazione politica nazionale e per illustrare i motivi che spingono il partito dipietrista a raccogliere le firme per promuovere il referendum per abrogare il lodo Alfano. Non metto in dubbio che parlerà di molti argomenti e spazierà toccando altre tematiche.
E' molto preparato ed è molto piacevole ascoltarlo. E' una persona squisita.
E' molto significativa la sua presenza. Vuol dire che i nostri rappresentanti sono presenti sul territorio e vicini alla gente. Sono disposti ad ascoltarci ed a prendere "appunti". Non potete mancare.
Saranno presenti per l'occasione il coordinatore provinciale del partito, Renzo Tognetti, oltre il coordinatore cittadino, Rebecchi Lorenzo.
La Vs. presenza sarà ben accolta come sempre.

Rebecchi Lorenzo
347/0900421

sabato 13 settembre 2008

11 ottobre: Giornata della Legalità


Ciao ragazzi,
Vi scrivo per darvi qualche informazione in merito alla raccolta firme per abrogare la norma c.d. "Salva - Premier" che è arrivata dall'organizzazione nazionale. Sono a Vasto e posso darvi delle preziose informazioni in merito.
Molti di voi già lo sanno, ma a chi non lo sapesse comunico che il primo giorno utile per la raccolta firme sarà sabato 11 ottobre e sarà la “I^ Giornata della Legalità”, lanciata in tutta Italia con un grande evento di apertura. Dovremo prenotare il posto e chiedere la relativa autorizzazione di occupazione di suolo pubblico ove intendiamo fare la manifestazione e il punto raccolta firme (che durerà due giorni, sabato 11 e domenica 12 ottobre).
Ho già fatto formale richiesta di aprire la raccolta proprio a Galliate per mostrare la nostra presenza, per far intendere che ci siamo e per lanciare un messaggio alle forze politiche:"Ci siamo e ci rimarremo". A Galliate dobbiamo a tutti i costi fare la nostra lista.
Si vota l'anno prossimo e dobbiamo lavorare sul territorio per illustrare ai nostri cittadini le mostruosità dei progetti governativi e per cominciare a diffondere il nostri programmi nazionale e locale.
L'evento si ripeterà l’evento fino a Natale, possibilmente più giorni a settimana in modo da coprire tutto il territorio soprattutto i mercati e i luoghi ad alta frequentazione di pubblico. L’organizzazione nazionale procederà ad effettuare un'adeguata pubblicità con manifesti e con internet, per coloro che vogliono venire a firmare, dei luoghi che abbiamo scelto e comunicato per raccogliere le firme.
Di Pietro sarà presente ogni week end in tutti i capoluoghi di regione, girerà l'Italia per stare vicino ai nostri militanti impegnati in questa impresa.
Rimane ferma la mia proposta di costituire un comitato referendario a livello provinciale, distinto dal partito, per unire le forze ed i contributi di coloro che vogliono dare un proprio supporto per abrogare la legge "Salva Premier" e, che nello stesso tempo, non vogliono identificarsi con il partito di Di Pietro. Questa idea è anche sostenuta dall'esecutivo regionale e provinciale.
Stiamo già contattando tutte le associazioni territoriali per darci una mano per portare a buon fine il nostro obiettivo di raccogliere 500.000 firme.
Se non avete ancora capito, sta cominciando il nostro autunno caldo.

Rebecchi Lorenzo
347/0900421

Alitalia, il ritorno dei fenomeni


La cordata preannunciata da Berlusconi in campagna elettorale dopo tanti mesi è finalmente realtà. In base alle informazioni in mio possesso, vorrei comunicarvi, affinché tutti li conoscano, chi sono i veri protagonisti della telenovela all'italiana e chi sono coloro che piloteranno Alitalia fuori della crisi. Sono già stati protagonisti di molte commedie finanziarie all'italiana e di tante cronache giudiziarie. Procediamo con calma e con ordine:

1. Roberto Colaninno

Da manager diventa imprenditore senza capitali. Conquista Telecom facendo debiti. Insieme a Gnutti e Consorte non hanno soldi necessari, ma agganci politici: le banche concedono mega prestiti milionari e con un sistema di scatole cinesi conquistano il 51% di Telecom. Hopa (controllata al 51% da Colaninno e Gnutti, con dentro Monte dei Paschi di Siena, Unipol e Fininvest, nel miglior spirito bipartisan) possiede il 56,6% di Bell (oscura società con sede nel paradiso fiscale del Lussemburgo). Bell controlla il 13,9% di Olivetti, che possiede il 70% di Tecnost, che controlla il 52% di Telecom. Praticamente Colaninno e soci controllano Telecom detendone solo il 1,5%. C’è il dubbio che il controllo di Bell su Olivetti sia avvenuto per effetto di notizie riservate di Colaninno (reato di incidere trading, che tuttavia la Consob non ha accertato). Il Financial Times parla di “rapina in pieno giorno”. Telecom viene gestita così bene che dopo due anni affoga nei debiti, ma Colaninno riesce a venderla a Tronchetti Provera (Pirelli) e a Benetton, con una plusvalenza di 1,5 miliardi di Euro (praticamente esentasse). Naturalmente i veri sconfitti sono i piccoli azionisti della società. Nel 2005 la Consob lo condanna al pagamento di una sanzione per conflitto d’interessi.

2. Marco Tronchetti Provera

Subentra a Colaninno e lascia nel 2006 dopo aver causato danni disastrosi alla società (il titolo crolla) ed ai piccoli azionisti. Certo anche lui come azionista ci rimette (circa 100 milioni di euro), ma ne incassa 295, tra stipendi e stock options.

3. Carlo Toto

Parte dall’azienda di famiglia, la Toto costruzioni, che sotto la sua guida di Carlo negli anni '60 non perde una commessa da amministrazioni pubbliche (come le Ferrovie) ed enti locali abruzzesi. Carlo Toto è di casa all'Anas e piano piano passa dai semplici rifacimenti stradali alla costruzione di ponti, gallerie e corsie. Tutto fila liscio fino al 1981, quando lo arrestano con un funzionario Anas in una delle poche indagini pre-mani pulite. L'accusa per falso riguarda l'appalto del ponte sul fiume Comano (crollato nel giugno del 1980). Nel 1988 arriva la condanna in appello con i benefici di legge. Patteggia 11 mesi di condanna per le mazzette pagate per l'appalto di un mega-parcheggio. Nel giugno ‘94 comprò il suo primo Boeing a un fallimento per quattro milioni di dollari. Anche grazie a quel Boeing, che poi fu rimesso a nuovo dalle officine Lufthansa, Toto finì per firmare un preziosissimo accordo di partnership - era il 2000 - con la compagnia tedesca. Al matrimonio con Lufthansa Toto portava una dote ricca: Air One aveva occupato sistematicamente tutte le rotte nazionali «trascurate» da Alitalia. Quando tuttavia Toto si propone come acquirente di Alitalia, le banche che avrebbero dovuto sborsare 2 miliardi di euro, manifestano scarsa fiducia nell’operazione. Vanta una grande amicizia con il segreterio generale della Cisl Bonanni, uno di quelli che ha detto "no" all'accordo con Air France.

4. Francesco Bellavista Caltagirone

Lo troviamo socio di Hopa, sembra con i finanziamenti erogati dalla ex Popolare Lodi alla società off shore Maryland, utilizzata in passato anche per comprare Rcs e titoli della stessa Popolare Lodi. Risulta indagato nell' inchiesta sull' aggiotaggio Antonveneta. Insieme a Sergio Billè (già Presidente di Confcommercio) risulta coinvolto nelle vicende che riguardano il “furbetto del quartierino” Stefano Ricucci.

5. Gilberto Benetton

Partecipa con Tronchetti Provera all’operazione Telecom, acquistata da Colaninno. Nel 1999 acquista l’altra grande azienda pubblica privatizzata, cioè la società Autostrade. Anche in questo caso l’operazione avviene attraverso il debito, che poi dovrebbe essere pagato dalla nuova “gallina dalle uova d’oro” (Autostrade appunto). Nel 2005 la società insieme ad Argofin di Marcellino Gavio entra in Impregilo, alla vigilia della gara per il Ponte di Messina.

6. Marco Fossati

La Star è l’azienda storica della famiglia. La finanziaria Findim entra nel giro Telecom, quando Tronchetti Provera lascia. Si dichiara convinto che la società nei prossimi due anni migliorerà fortemente. Si fa portatore di un piano alternativo per il rilancio Telecom, che prevede l’ingresso nella società di Mediaset. Per convincere Silvio Berlusconi, Fossati ha addirittura portato Alierta (della spagnola Telefonica socia di telecom) ad Arcore appoggiandosi al lavoro diplomatico di Alejandro Agag, genero dell´ex premier spagnolo Aznar ed ex segretario del Ppe, e di Flavio Briatore, entrambi amici del Cavaliere. Gli stessi uomini che tre anni fa fiancheggiavano la scalata di Stefano Ricucci al Corriere della Sera. Ma intanto il titolo scende.

7. Maurizio Gavio.

I suoi successi “autostradali” prendono le mosse dai rapporti politici, in particolare con il Partito Socialdemocratico di Romita e Nicolazzi. All’epoca del Ministro Prandini (pluricondannato) ottiene mille miliardi di appalti pubblici. Nel 1992 il suo amministratore delegato Bruno Binasco è stato imputato in processi per corruzione (è stato infine condannato insieme a Primo Greganti per finanziamento illecito ai partiti, nell'ambito dei processi di Mani Pulite). Su di lui nel 1992 fu spiccato un mandato di cattura, per presunte tangenti a Gianstefano Frigerio, segretario regionale DC, riguardo l'appalto per l'allargamento della Milano-Genova. Gavio si rifugiò all'estero, a Montecarlo, fino al settembre '93, fino a quando decise di presentarsi ai giudici di Milano, dove si salvò grazie alle solite prescrizioni. Interessanti le intercettazioni con il Ministro Lunardi ed Emilio Fede: dimostrano il suo metodo di lavoro. Risulta indagato, insieme a Ugo Martinat, nelle vicende della Torino-Lione. Attraverso Argofin controlla un terzo di Impregilo, in cui entra poco prima dell’appalto per il Ponte di Messina.

8.Salvatore Ligresti

Famossimo personaggio nell'inchieste giudiziarie degli anni '90. Chiacchierato per i suoi presunti rapporti con la mafia, è finito in carcere per l'inchiesta Mani Pulite e condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Speculatore su aree edificabili, di lui si sa che passava le mazzette direttamente a Craxi propria manu e che è stato più volte salvato dalle grandi banche, prone la potere politico. Il suo ex rivale in affari Berlusconi lo nomina nel luglio 2004 amministratore delegato della Rcs Media Group, che controlla il Corriere della Sera, guarda caso. Insieme a Gavio e Benetton è socio di Impregilo, coinvolta nella vicenda dell’appalto per il Ponte di Messina.

9. Salvatore Mancuso

Nel 2007 la sua nomina alla Presidenza del Banco di Sicilia, con il consenso di Totò Cuffaro e le congratulazioni di Francesco Musetto, viene salutata come un evento. Ma di li a poco dovrà dimettersi. Ma il suo fondo Equinox, con sede in Lussemburgo, è presente in molte operazioni discutibili. Così Mittel, finanziaria guidata da Giovanni Bazoli (presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo), e il fondo Equinox di Salvatore Mancuso hanno sottoscritto un accordo con Banca Mps e Banco Popolare, creditrici di Fingruppo, per liquidare in bonis Hopa, la società della galassia del finanziere bresciano Emilio Gnutti - finito in disgrazia in seguito alla calda estate dei furbetti del quartierino, anno 2005, quando fu coinvolto nella vicenda giudiziaria delle scalate bancarie e delle intercettazioni telefoniche - e degli imprenditori a lui vicini. Qualche giorno prima di partecipare alla cordata Alitalia acquista il 65% di Air Four, compagnia aerea executive con sede a Milano.

10. Claudio Sposito

E’ uno degli uomini chiave del salvataggio di Fininvest dal fallimento all’inizio deglia anni ’90.All’epoca operava come plenipotenziario italiano per conto della banca d’affari Morgan & Stanley ed il rapporto con Berlusconi divenne così solido che nel 1998 diventerà amministratore delegato di Fininvest. Nel 2003 ritroviamo Sposito ed il suo fondo Clessidra ad operare con Gnutti, Presidente di Hopa, con l’intervento di Mediobanca. Sposito controlla oggi ADR, che gestisce gli aeroporti di Roma.

11. Emilio Riva

E’ il re italiano dell’acciaio. Non è sconosciuto alla giustizia, che lo ha condannato per il reato di inquinamento della Ilva Siderurgica prima a Genova e ora a Taranto. Inoltre nel 2006 veniva riconosciuto colpevole di frode processuale e tentata violenza privata nei confronti di numerosi dipendenti di Taranto. Pene mai scontate grazie ai vari indulti e sconti. Il suo metodo di lavoro è la privatizzazione dei guadagni e la socializzazione delle perdite: In una lettera al Governo del 14 dicembre Emilio Riva avverte che l'eventuale riduzione delle emissioni di anidride carbonica comporterebbe "la necessità di fermare parte significativa degli impianti in uso. Il personale - afferma - colpito da tali riduzioni non potrebbe essere inferiore, anche nell'ipotesi più conservativa, alle quattromila unità".

Molti degli imprenditori coinvolti risultano legati dal “filo rosso” della vicenda Telecom, che dunque merita nuovi e ulteriori approfondimenti. Molti degli imprenditori sono stati condannati, in più di un caso per vicende di tangenti e corruzione. Quasi sempre hanno fatto i loro affari a debito, cioè grazie a prestiti delle banche. Non è che in realtà le banche stiano soltanto cercando di recuperare i loro crediti? Molti di loro sono Cavalieri del Lavoro. Nel sito ufficiale si legge che “Gli imprenditori insigniti di questa onorificenza, dalla sua istituzione ai nostri giorni, rappresentano l'élite imprenditoriale del paese e che “L'Ordine al "Merito del Lavoro" premia l'insignito non solo per una specifica attività intrapresa, ma lo vincola ad un impegno etico e sociale volto al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del paese”. Complimenti! Allora per essere omaggiati oggi bisogna essere un delinquente. La furbizia e l'illegalità paga, mentre l'onestà rende schiavi e poveri.C’è qualcuno che si aspetta che imprenditori siano mossi dall’intento di rendere un servizio alla collettività? C’è qualcuno che non pensa che, comunque vadano le cose, alla fine usciranno dalla vicenda con la loro brava e ingente plusvalenza? C'è qualcuno che pensa che tutti questi finanzieri agiranno sempre nell rispetto delle regole di mercato? Qualcuno pensa che faranno meglio di quello che hanno già fatto?Forse i miei dubbi sul fatto che il solito entourage di finanzieri senza scrupoli, legatissimi agli ambienti politici, si stia facendo beffa dei cittadini, dei risparmiatori, dei lavoratori dell'Alitalia e del patrimonio pubblico del paese non erano del tutto irreali. Qui si stanno prendendo gioco delle vite dei migliaia di lavoratori e risparmiatori. Non escludo che dietro a questi signori ci siano altri mandanti che arrivano da altri ambienti, come quello politico.Viste le precedenti esperienze, forse loro sicuramente non ci rimetteranno mai, mentre noi sicuramente pagheremo i loro disastri ed alla fine magari loro saranno sempre più ricchi e dall'altra parte noi sudditi saremo sempre più poveri.

Rebecchi Lorenzo
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