venerdì 31 ottobre 2008

Frasi di Cossiga: ma c'è mai stata democrazia in Italia?


Ieri durante una riunione a Galliate un nostro simpatizzante, Daniele, mi ha fatto leggere delle frasi rilasciate da Cossiga ad un giornale. Siamo rimasti allibiti e scoccati dalle sue dichiarazioni.
Potete leggerle qui: http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/JMS/JMSRA.pdf

Sono rimasto senza parole. Cossiga ha chiaramente confessato quello che ha fatto quando era a capo del governo o ministro degli interni. L'uomo dei misteri ha parlato finalmente e ha detto solo la verità.
Non possiamo tacere di fronte all'ennesimo sfregio ai diritti ed alle libertà di molti giovani e di molti insegnanti.
Non possiamo tacere innanzi all'ennesimo insulto della Costituzione ed delle libertà democratiche. Qui c'è molto di più di una semplice contestazione. Si sta scherzando con la salute e la vita delle giovani generazioni.
Scriverò ad Antonio Di Pietro per chiedere un dibattito parlamentare per approfondire il significato delle parole di un semplice cittadino o di un soggetto che utilizzato queste pratiche quando sedeva nelle stanze del potere.
Chiederò al nostro leader di capire se nella storia repubblicana sono stati usati mezzi e strategie simile durante le manifestazioni di piazza da parte dei Ministero dell'Interno, se ci siamo delle tattiche simili nelle indagini o nell'operazioni riservate dei nostri servizi segreti, o se ci sia l'ombra dello Stato nelle grandi stragi che hanno insanguinato il paese.
Non vorrei che durante la stagione della tensione per sopprimere certe contestazioni e per proteggere il potere politiche non si sia utilizzato invece lo stesso gioco che ha illustrato Cossiga. Creare disordine e morti per colpire l'avversario e infangare il suo nome. Poi alla fine si è scoperta la verità che dietro alle stragi c'erano i servizi segreti e i manovratori di estrema destra.
Sono sicuro che il nostro Antonio Di Pietro non ci deluderà. Lui ci ascolta sempre.

Rebecchi Lorenzo

giovedì 30 ottobre 2008

Siamo su facebook


Cari amici,
Siamo il primo partito novarese e non solo galliatese che ha creato un gruppo su facebook. Andate sul sito www.facebook.com e cercate Italia dei Valori - Galliate.
Facebook è un sito in cui puoi creare gruppi, amicizie, comunicare a tutti i livelli.
Siamo un partito costituito da uomini e donne che credono nelle battaglie della legalità e che vorrebbero un rilancio della questione morale.
L'obiettivo è lavorare sul territorio per far crescere il partito e per sensibilizzare i cittadini sul tema fondamentale del rispetto delle regole, perchè riteniamo che la legalità sia un vero fattore di sviluppo economico, sociale e politico del paese.
Per riuscire nella nostra missione dobbiamo anche sfruttare i mezzi che ci dà la tecnologia per divulgare le nostre idee, i nostri programmi ed i nostri messaggi per tutto il paese.
Ho molti progetti in merito quindi dobbiamo usare il più possibile internet per raggiungere l'elettore e la periferia, per favorire il dialogo con i nostri votanti e con chi sta lontano da noi.
Non possiamo perdere per strada uno strumento che ci dà l'opportunità di essere ascoltati, di ascoltare le proposte della gente e per conoscere meglio le esigenze del territorio.
Anche questo è una forma per fare proselitismo e anche questo è un modo per stare vicino alla gente.

Rebecchi Lorenzo

martedì 28 ottobre 2008

Iscrizioni al partito: scadenza il 31 ottobre


Ciao ragazzi,
vi ricordo che venerdì 31 ottobre scade il termine per l'iscrizione al partito dell'Italia dei Valori.
Chi si scrive entra di diritto nella nostra famiglia e avrà potere di dare il proprio contributo. Infatti chi si iscrive avrà diritto di voto nel prossimo congresso. Questa dà la ghitta opportunità di dare il proprio messaggio ed aiuto alla causa del movimento.
Vado orgoglioso di questo partito perchè siamo gli unici che non accettano i condannati in via definitiva e ne tanto meno coloro che sono stati assolti con la prescrizione.
Inoltre non è ammesso voto per delega. Per cui non sono ammessi i furbi e le finte iscrizioni per pesare di più.
Siamo in un momento emergenza democratica, si sta instaurando una dittatura "dolce" per cui il partito vuole crescere e deve rafforzarsi con persone oneste, preparate e che vogliono assumersi la responsabilità di dare un contributo per migliorare la situazione molto precaria che vive il paese. Tutto l'opposto delle reali caratteristiche dell'attuale classe dirigente e di quello che l'informazione va a raccontare sulle favole e meravigli del belpaese.
Per questo vi chiedo di riflettere perchè questa può essere una grande occasione.
Per vincere abbiamo bisogno di voi.
Se avete fatto la scelta giusta chiamatemi al mio cellulare in qualsiasi momento e vi dirò cosa fare.

Rebecchi Lorenzo
347/0900421

Referendum contro il Lodo Alfano: si procede alla grande


Cari amici,
Sabato scorso è continuata la raccolta firme su Galliate per il referendum abrogativo del Lodo Alfano.
Sono state raccolte altre 160 firme per un totale di 520 in tre giorni di lavoro. Il risultato è entusiasmante. La gente è contenta del nostro lavoro e dell'iniziativa. In tutta la provincia sono state raccolte circa 3800 firme e già sabato scorso si è raggiunto il limite di 500.000 firme, come ha annunciato Antonio Di Pietro. Il partito non si ferma perchè come ha ribadito, il nostro leader nazionale, questa è una battaglia di principio per cui continueremo a raccogliere le firme per depositare il maggior numero possibile di adesioni al fine di dare un segnale forte a coloro che invece vanno nella direzione di fermare la giustizia e di garantire l'impunità processuale alle alte cariche dello Stato per qualsiasi reato e per tutta la durata dell'incarico. Per questo saremo ancora in piazza per raccogliere le firme sabato 1 novembre in viale Dante Alighieri di fronte alla chiesa di San Antonio.
Dobbiamo dimostrare che parte del paese si ribella all'antipolitca del signor Berlusconi. Una parte del paese non accetta i compromessi morali del premier.
Noi siamo un'altra cosa e stiamo dalla parte che riteniamo giusta, quella della giustizia e dell'interesse dei cittadini.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino - Idv Galliate
3470900421

Riunione dell'Italia dei Valori di Galliate per giovedì 30 ottobre alle 21


Cari amici,
Giovedì 30 ottobre alle 21 ci sarà una riunione del partito presso la sede dell'Italia dei Valori - Di Pietro in viale Cavour n. 64.

L'ordine del giorno sarà il seguente:

1. calendario dei gazebo;
2. tesseramento;
3. programma;
4. iniziative territoriali;
5. varie ed eventuali.

Per l'occasione sono invitati gli amici grillomani per sentire le loro proposte e per collaborare sul campo visti i tanti punti in comune.

Vi aspetto numerosi.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino - Idv Galliate
3470900421

domenica 26 ottobre 2008

Incontro sull'ambiente ed energia: i galliatesi hanno risposto benissimo


Cari amici,
venerdì scorso a Galliate c'è stato un incontro aperto al pubblico di straordinario interesse e devo dire che sono molto soddisfatto. C'erano più di 30 persone e come potete vedere dalle foto la gente ha reagito bene al nostro vento.
E' stata un'iniziativa molto importante e speravo che in un buon esito perchè ci stiamo giocando la faccia. Dobbiamo lavorare sul territorio e dobbiamo essere più presenti possibile. Con questi dibattiti la gente ci sente e ci nota. Deve capire che ci stiamo dando da fare per il loro bene. E' per questo che dobbiamo lottare e non per il cadreghino come fa qualcuno.
Devo fare i complimenti a Davide per la ricca relazione. Ha dimostrata un'altissima preparazione. Lo ringrazio per il suo impegno. Il pubblico ha dimostrato un certo interesse e peccato che il tempo non è bastato per trattare tutti gli argomenti. Ci tenevo a trattare questo tema perchè è molto attuale e credo che questo punto deve per forza entrare nel nostro programma a livello locale come tra le prime priorità.
Ringrazio tutti i partecipanti e tutti coloro che hanno collaborato alla preparazione dell'evento. I prossimi incontri che vorremmo trattare sono quello delle politiche giovanili che si svolgerà il 15 novembre presso la nostra sede; poi vorremmo preparare un dibattito sulla casa e sulla sicurezza sul lavoro; anche questi sono argomenti molto delicati e di forte interesse in questo momento.
Chi volesse dare un proprio contributo può farlo benissimo e spero di avere la vostra collaborazione che so che non mancherà, come avete sempre dimostrato.
Siamo in una situazione di emergenza democratica, per cui non molliamo; in questi casi il fronte non si abbandona e vedrete che anche gli elettori non ci abbandoneranno.

Rebecchi Lorenzo
Segretario Cittadino - Idv Galliate
347090421

venerdì 24 ottobre 2008

Ambiente e Energia: in diretta

Cari amici,
non ci crederete ma trasmetteremo in diretta l'incontro che stiamo per iniziare sul tema "Ambiente e Energia" che si svolgerà a breve presso la nostra sede dell'Italia dei Valori di Galliate.
Sintonizzatevi e non perdetevi l'occasione di ascoltare le nostre proposte e soprattutto le esigenze del nostro territorio e dei nostri cittadini.

Collegatevi al link qui sotto:

AMBIENTE E ENERGIA

A presto

Rebecchi Lorenzo

mercoledì 22 ottobre 2008

Ambiente: i nostri argomenti e le nostre proposte


La sfida che ci accingiamo ad affrontare è difficile, ma sarà facilmente superabile se lo vogliamo veramente e se inizieremo a collaborare tutti assieme per il bene comune. Bisognerà cambiare i vecchi stili di vita e lasciare che di nuovi ne prendano il posto. Solitamente i più grandi cambiamenti nel modo di vivere che l’uomo ha conosciuto li deve alle scoperte ed al miglioramento della tecnologia supportate da una fonte abbondante di energia. Gli attuali problemi di inquinamento e ricerca di nuove fonti energetiche che ci si prospettano innanzi sono dovuti al fatto che in nessun precedente periodo storico l’uomo è mai riuscito ad avere un enorme impatto sull’ambiente come oggi.
Per comprendere meglio il problema e quindi le soluzioni che si propongono introdurrò l’idea elaborata dall'economista Kenneth Boulding l’8 Marzo1966. Dato che le grandi intuizioni non rimangono legate al periodo storico in cui vengono formulate, non stupisce il fatto che l'idea sia di grande attualità. Egli descrisse la Terra come una “astronave” che viaggia nello spazio, dalla quale quindi non è possibile uscire a nostro piacimento una volta esaurite tutte le risorse o riempita di rifiuti; proprio per questo motivo è necessario concentrare gli sforzi nel riciclaggio dei materiali nei limiti del possibile, nella riduzione dei rifiuti, nel mantenimento delle fonti esauribili di energia e nello sfruttamento di quelle potenzialmente illimitate quali le fonti di energia rinnovabili. Di seguito esporrò in breve 5 punti grazie ai quali si potrà dare un forte sostegno alla difesa del nostro amato pianeta.



1) Riutilizzo, Raccolta Rifiuti, Riciclo


Da un punto di vista economico vediamo il rapido passaggio degli oggetti da un insieme non-economico da cui estraiamo risorse grezze ad uno economico una volta conclusa la trasformazione ed allo stesso modo l'uscita dall'insieme economico dopo il consumo, quando il valore dell'oggetto diventa pari a zero. Questo oggetto nonostante la perdita di valore non scompare nel nulla, ma ritorna all'ambiente sotto forma di rifiuto. Siccome le risorse necessarie per crearlo sono finite, per evitarne l'esaurimento dobbiamo ridurne l'utilizzo; in primo luogo riutilizzandolo il più possibile ed in secondo luogo cercando di recuperarle dall'oggetto di scarto.


2) Efficienza Energetica


Il metodo di sfruttamento di energia prevede il concetto di scarsità intrinseco, in quanto prima è necessario produrla da qualche fonte. Se le fonti prese in considerazione sono non rinnovabili presto o tardi queste finiranno. Quindi, essendo scarse le fonti da cui ricaviamo energia di conseguenza lo è a maggior ragione l'energia ricavata. L'approccio da applicare risulta essere il medesimo di ogni bene scarso: usarne di meno, ma soprattutto meglio. E' in questo senso che ci vengono in aiuto le tecnologie a risparmio energetico quali ad esempio le lampade a fluorescenza o a led.

3) Utilizzo di Fonti Rinnovabili


A causa del fatto che l'energia, per essere sfruttabile debba essere prodotta, essa risulta essere implicitamente scarsa. Però, se la produzione di energia proviene da fonti rinnovabili, è evidente che la produzione possa essere ripetuta concettualmente all'infinito; é per questo motivo che un uso intensivo delle risorse rinnovabili senza essere accompagnato da una riduzione della domanda non sarebbe comunque razionale.


4) Trasporto Sostenibile


Attualmente la maggiore risposta alla nostra domanda di mobilità cittadina è fornita principalmente dalle automobili private. Questa soluzione risulta essere la più efficace, fino a quando la capacità delle strade lo consente. Oggigiorno nelle città si è arrivato al paradosso tale per qui, nei tragitti di breve distanza risultano essere più veloci mezzi quali biciclette o passeggiate, in quanto il tempo risparmiato per giungere la meta molto spesso lo si perde nel trovare un parcheggio. Le risposte al problema del traffico cittadino sono principalmente le seguenti: ampliamento della capacità di strade esistenti, costruzione di nuove strade (magari tangenziali che limitano il traffico in città), creazione di zone a traffico limitato vicino al centro, miglioramento, sviluppo e incentivo dei sistemi di trasporto pubblici, cambiamento delle abitudini (più passeggiate o uso di biciclette). In attesa di vetture a zero emissioni inquinanti (auto a idrogeno) un secondo problema legato indissolubilmente alle automobili risulta essere l'inquinamento da queste provocato. Per incidere in modo sostanziale nella sua riduzione risulta essere necessario la sostituzione delle vetture più inquinanti (EURO 0,1,2) con quelle meno inquinanti (EURO 3,4, metano, gpl, elettriche) con incentivi comunali aggiuntivi rispetto ad incentivi statali.


5) Tutela Aree Verdi


E' infine molto importante tenere in conto il ruolo che le aree verdi svolgono in un contesto cittadino. Queste non solo sono indispensabili per la nostra sopravvivenza attraverso la produzione di ossigeno, ma inoltre catturano la CO2 che è uno dei maggiori responsabili dell' ”effetto serra”. Non di meno la creazione di parchi favorisce l'aggregazione sociale e incrementano il decoro e l' abbellimento della città. Si propone di prevedere nel piano regolatore un rapporto tra aree verdi/per cittadino da raggiungere e mantenere evitando la cementificazione a fine speculativo.

Davide Palma

lunedì 20 ottobre 2008

Lettera al sottosegretario al Ministero degli Interni Alfredo Mantovano


Cari ragazzi,
gli amici di Pino Masciari hanno deciso di inviare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno al sottosegretario del Ministero dell'Interno Alfredo Mantovano e per conoscenza al ministro dello stesso ministero Roberto Maroni, al Presidente del consiglio Silvio Berlusconi e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano soprattutto adesso che Napolitano, in particolare, ha espresso la sua solidarietà a Saviano.
Si chiede di intervenire immediatamente sulla vicenda di Pino attuando le leggi che esistono e che non vengono rispettate.
Visto che forse non tutti sono disposti a spedire quattro raccomandate con ricevuta di ritorno,sarebbe importantissimo spedire quella a Mantovano, la lettera è indirizzata a lui, e a Maroni.
Dobbiamo cercare di farci sentire e di pretendere dallo Stato un trattamento verso i testimoni di giustizia più rispettoso.
Le raccomandate si possono spedire già da domani ed eventualmente al più presto.
Nella lettera c'è da aggiungere la data in cui spedite la raccomandata A/R, la città dalla quale scrivete e il vostro nome e cognome.
I destinatari sono inclusi nella lettera.
Divulgate l'iniziativa ai soliti contatti personali, meetup e associazioni varie.
In caso di problemi, fate sapere.
Vi giro la lettera che ho già mandato.
Vi ringrazio di cuore.

Rebecchi Lorenzo




"Ministero dell’Interno
Piazza del Viminale, 1
00184 – ROMA
Alla c.a: On. Sottosegretario Alfredo Mantovano

e p.c.:

Ministero dell’Interno
Piazza del Viminale, 1
00184 – ROMA
Alla c.a: On. Ministro Roberto Maroni

Presidenza della Repubblica
c/o Palazzo del Quirinale
Piazza del Quirinale
00187 – ROMA
Alla c.a: Ill.mo Presidente Giorgio Napolitano

Presidenza del Consiglio dei Ministri
c/o Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 – ROMA
Alla c.a: Ill.mo Presidente Silvio Berlusconi


Egr. Sig. Sottosegretario Mantovano ,
Le invio questa lettera perché sono indignato in merito alle Sue decisioni riguardanti la vicenda
dell’imprenditore Giuseppe Masciari. Il Suo provvedimento di revocare la scorta e autorizzarlo a
muoversi ”in autonomia”, rendendolo bersaglio facile alle ritorsioni dei mafiosi fatti condannare,
non mi trova per nulla d’accordo. Anzi così facendo da' un chiaro segnale che lo Stato, da Lei
rappresentato, non ha come obiettivo primario la lotta alla criminalità organizzata.
Malgrado questo atteggiamento esistono della realtà istituzionali locali che si schierano apertamente
dalla parte di Masciari e di tutti coloro che sono dalla parte della Giustizia e della Legalità, come ad
esempio il riconoscimento della cittadinanza onoraria da parte del comune di Torino, Alpignano e
Ivrea, e la lettera al Suo indirizzo, iniziativa unanime del Consiglio Regionale del Piemonte.
Io credo che in un paese democratico persone come l’imprenditore Giuseppe Masciari dovrebbero
essere di esempio per risvegliare le coscienze di tutti, da nord a sud: isolare cittadini di estremo
valore civico come la famiglia Masciari per 12 anni tra quattro mura, privandoli dei propri diritti, è
insopportabile non solo per loro ma anche per me che ora, conosciuta la vicenda non riesco più a far
finta di nulla.
Nella delibera del 28 luglio 2004 in cui si notificava all'imprenditore Giuseppe Masciari di non
potersi più recare in Calabria, e in quella successiva del 1 Febbraio del 2005 nella quale si comunica
l'esclusione comunque dal programma di protezione, noto una forte contraddizione nelle Sue
decisioni.
Non riesco a capire come una persona possa essere esiliata dalla sua terra per il pericolo imminente
che corre e dopo qualche mese essere escluso dal programma di protezione che gli garantiva la
sicurezza.
La garanzia di sicurezza: è questo il motivo per cui la Famiglia Masciari è stata sradicata dalla
propria terra nel 1997, quando non vi erano leggi, ma solo l’animo speranzoso e fiducioso di una
famiglia che per scelta si era affidata incondizionatamente nelle mani dello Stato.
Pertanto trovo alquanto scorretto e vergognoso, nei confronti di tutti i cittadini, rispondere alla
richiesta di sicurezza della famiglia Masciari con un freddo comunicato stampa e un’identica
relazione, in cui si evidenzia unicamente il fattore economico, piuttosto che il credibile
reinserimento sociale e lavorativo ed il diritto alla vita garantito da una protezione che consenta di
svolgere qualunque operosità.
Come del resto stabilisce la legge 45/2001 da Lei tanto sbandierata.
Diritti, tra l'altro, sanciti anche dall'Art.4 della nostra Costituzione. E ancor prima la parità di diritti
dell'Art.3.
Questa mia lettera sia l’auspicio che in un immediato futuro le cariche istituzionali promuoveranno
percorsi atti a divulgare nel nostro Paese una vera cultura di giustizia e di legalità: ma non
fermandosi alla commemorazione e al ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata,
bensì affiancando quotidianamente coloro che sono VIVI e che hanno deciso di non piegarsi al
sistema delle mafie, nella dimostrazione pratica di scegliere da che parte stare.
La invito a riflettere sulle richieste dell'imprenditore Giuseppe Masciari e mi auguro che Lei faccia
ciò che è in Suo dovere visto il ruolo che riveste e le responsabilità che Le competono".

20 ottobre, Galliate

Rebecchi Lorenzo

domenica 19 ottobre 2008

Referedum sul Lodo Alfano: 3100 firme in 9 giorni


Anche questa settimana il partito dell'Italia dei Valori ha continuato la sua battaglia per la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge c.d. Lodo Alfano, che prevede la non processabilità delle quattro alte cariche dello Stato, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e Presidente della Camera e del Senato per qualsiasi reato e per tutta la durata del mandato.
Ci sono stati dei gazebo a Galliate, Trecate, Borgomanero, Novara, Arona ed Orta. Si è cercato di coprire tutto il territorio.
Il lavoro sta andando molto bene e i dirigenti locali del partito sono ampiamente soddisfatti. La raccolta sta andando a gonfie vele e sono state raccolto solo questa settimana 1200 e in totale sono arrivati a totale di 3100 firme circa.
Il risultato è molto chiaro e netto. Molte persone vengono di loro spontanea volontà a firmare e non c'è nemmeno bisogno di convincerle o di spiegargli i motivi del perchè scendiamo in piazza.
Appena vedono le nostre bandiere si affrettano a venire al banchetto per firmare.
Questo dimostra che una parte del paese al di là del colore politico non accetta le imposizioni del Governo e non condivide le leggi incostituzionali che la maggioranza di centro destra continua imperterrito a legiferare.
Molti elettori sono delusi e apprezzano il lavoro che Antonio Di Pietro sta mandando avanti in Parlamento. Infatti fino a sabato 18 ottobre erano state raccolte ben 300.000 firme.
La nostra difesa della Costituzione continua in città in città. Per questo invitiamo i nostri cittadini a firmare per il referendum per fermare le Camere ad approvare riforme della giustizia nettamente incostituzionali.

Rebecchi Lorenzo

Carovana antimafia a Novara: tutti insieme contro i ladri del nostro futuro - 20-21 ottobre


In preparazione della Carovana Nazionale Antimafia, promossa da ARCI, Libera e Avviso Pubblico, del 21 marzo 2009 (XIV Giornata della memoria e dell’impegno) e della Biennale democrazia (che si terrà a Torino dal 22 al 26 Aprile 2009), sono previste due giornate di iniziative anche nella provincia di Novara. In particolare il nostro territorio ospiterà Tano Grasso (imprenditore, presidente onorario della federazione antiracket e antiusura italiana, già commissario ordinario per l’antiracket) e Pergolizzi Antonio (coordinatore nazionale dell’osservatorio di Legambiente sulle Ecomafie). Inoltre, grazie alla felice e nuova collaborazione con il circolo di Legambiente di Novara, l’iniziativa ospiterà anche Gherardo Colombo.
Le iniziative saranno molteplici e di diversa natura: incontri aperti al pubblico, assemblee con gli studenti, incontri con gli insegnanti e molto altro.
Riepiloghiamo gli appuntamenti aperti al pubblico:

Lunedi 20:

* Alla sera, ore 21:00-23:00, assemblea pubblica presso il centro sociale di corso Giulio Cesare, 197 di Novara dal titolo “ECONOMIE DI MAFIA: RACKET, USURA E RIFIUTI”. Ospiti: Tano Grasso, Antonio Pergolizzi.

Martedi 21:

* ore 17:30-19:30 incontro pubblico con Gherardo Colombo dal titolo “RISPETTO DELLE REGOLE COME CULTURA SOCIALE”, presso l’aula magna dell’università del Piemonte Orientale.
* Alla sera, ore 21:00-23:00, assemblea pubblica presso il teatro di Trecate (NO) in piazza Cattaneo, 24 dal titolo “MAFIE AL NORD: RIFIUTI, CEMENTO E APPALTI”. Ospiti: Davide Mattiello , Antonio Pergolizzi e Lorenzo Frigerio.

Si tratta di un tentativo di coinvolgere e di sensibilizzare anche la popolazione della nostra provincia sulle questioni del rispetto delle regole, della legalità democratica e della lotta contro le mafie, che riteniamo ingredienti fondamentali per la costruzione di una società civile consapevole e responsabile.
Nella foto vedrete la locandina delle serate.
Resta aggiornato visitando il nostro sito: www.liberanovara.net

Rebecchi Lorenzo

24 ottobre: ora parliamo di ambiente


Cari amici,
Vi scrivo per invitarvi all'incontro aperto al pubblico che l'Italia dei Valori di Galliate ha promosso sull'ambiente per il giorno 24 Ottobre 2008 alle ore 21.00, presso la sede di Viale Cavour n. 64/a Galliate (No).
La finalità dell'incontro sono quelle di:
1) sensibilizzare i partecipanti riguardo alle tematiche;
2) esporre le proposte che IDV intende sostenere in tema sia energetico che ambientale;
3) favorire un dialogo costruttivo con i partecipanti, le associazioni e le istituzioni locali;
Questo incontro rientra tra quella serie di incontri su argomenti specifici che il partito promuoverà sul territorio per analizzare i problemi cittadini, per raccogliere le esigenze della gente e della società civile al fine di trasformarle in proposte concrete.
Per l'occasione parteciperanno all'evento:
1) l'Ass. all' Urbanistica, Ambiente, Attività produttive, Commercio, Agricoltura del comune di Galliate, Ezio Gallina;
2) Il segretario cittadino dell'Italia dei Valori, dott. Lorenzo Rebecchi;
3) L'esperto ambientale per Italia dei Valori, Davide Palma;

Per l'occasione è stato invitato l'on. Renato Cambursano, membro della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, dell'Italia dei Valori.La sua presenza non la posso confermare ma spero che possa essere uno di noi.

Spero di vedervi numerosi.

A presto

Rebecchi Lorenzo

sabato 18 ottobre 2008

17 ottobre: il nostro filmato per i nostri valori


Ciao ragazzi,
vi giro il filmato che abbiamo realizzato a Galliate. Ci daremo da fare per migliorare le immagini del pezzo e di quelli che faremo.
Intanto ringrazio Beppe per l'impegno. Non vi nascondo l'emozione nel vedere i miei amici e nel rivedere questi momenti per me indimenticabili. Questo momento è anche vostro.
Hai ragione Loredana, non eravamo in piazza per Di Pietro, per il referendum o per contrastare Alfano, ma "per tener in piedi quel poco di costituzionalità che abbiamo raggiunto in tanti anni di quasi democrazia"Le tue parole mi hanno commosso e hai riassunto i motivi per i quali siamo scesi in piazza.
Spero di poter lavorare con te per ancora molto tempo.
Un grazie a tutti per queste giornate bellissime.
Rebecchi Lorenzo

venerdì 17 ottobre 2008

Referendum contro il Lodo Alfano: le sottoscrizioni non si fermano


Cari amici,
non posso che essere ampiamente soddisfatto dell'andamento della raccolta firme. Oggi a Galliate abbiamo ottenutto 80 firme e a Borgomanero altre 80 firme.
Mercoledì mattina sono state raccolte altre 115 firme a Trecate durante il mercato.
Se pensiamo che abbiamo già effettuato un intero weekend a Galliate e che allora ottenemmo altre adesioni nello stesso posto, ritengo di poter affermare che è un vero successo.
Abbiamo raggiunto un totale di 2200 firme in tutta la provincia di Novara. Il nostro budget è di 3500 e siamo arrivati a 2/3 del lavoro.
Il risultato è veramente straordinario e lo sforzo della squadra è incredibile.
Non è ancora passata un settimana che siamo già avanti con l'opera.
Questo dimostra come l'argomento è fortemente sentito dalle persone. Infatti appena sentono le nostre ragioni, i cittadini firmano al di là del colore politico.
Questa è una battaglia di principio. L'uguaglianza e la salvaguardia della Costituzione sono patrimoni ed un dovere di tutti. Per tali motivi la gente ci ringrazia per l'impegno che stiamo conducendo e le parole di apprezzamento verso Antonio Di Pietro non si contano più.
Intorno al nostro presidente sta aumentando il consenso e molti elettori capiscono che le nostre iniziative vanno nella direzione corretta.
I nostri cittadini meritano rispettano e non li possiamo abbandonare. Più di prima dobbiamo stare vicino a loro perchè hanno capito che c'è un leader che fa veramente opposizione, che non lascia Berlusconi fare quello che vuole e che pensa veramente agli interessi del Paese.
Noi siamo gli unici che lavorano per la nostra gente. Gli italiani hanno ancora bisogno di noi

Rebecchi Lorenzo

giovedì 16 ottobre 2008

Solidarietà a Roberto Saviano, autore del libro "Gomorra"


E' di questi giorni la notizia dell'attentato a Roberto Saviano che sarebbe stato pianificato dalla camorra entro Natale. Non possiamo che essere intimamente solidali e vicini a Roberto, assistendo alla sua reazione di sconforto e desiderio di vivere e andarsene dall'Italia con la sensibilità di chi ha già visto altri affermare la stessa tempo addietro: era aprile e Pino Masciari chiedeva asilo politico all'estero per la sua famiglia, per salvar loro la vita.
La reazione del mondo politico alla notizia dell'attentato a Saviano è quella di una gamba intorpidita che al colpo del martelletto del dottore scatta con un ritardo, segnale di qualcosa che non va nella salute.
Le due più alte cariche dello Stato, Il Presidente della Repubblica Garante della Costituzione Giorgio Napolitano e il Presidente del Senato Renato Schifani hanno parole di sostegno per Saviano, chiedendo lui di attraversare l'esperienza di una vita di scorta e di rinunce ai propri diritti restando nella propria Italia. Non ascoltando quindi i tanti intellettuali che consigliano a Saviano l'abbandono del suolo natio. Restare in Italia come patrimonio di Legalità.
Auguriamo a Roberto il meglio della protezione a garanzia di un'esistenza degna di esser chiamata tale, ma l'esempio dell'esperienza della famiglia Masciari e di quella degli altri testimoni di giustizia ci hanno disilluso a riguardo.
Speriamo che non lasci l'Italia, ma questa scelta spetta soltanto lui.
Ci chiediamo perchè non c'è ancora stata una presa di posizione corale altrettanto forte e autorevole per coloro che sono minacciati dalle mafie per aver denunciato, fosse nelle aule giudiziarie fosse nelle opere letterarie o giornalistiche.
Auspichiamo che questo altro tremendo fatto di cronaca sia l'inizio di un percorso chiaro, netto e battuto dalle Istituzioni e dalla Società Civile a cancellare le trascuratezze, le inefficienze e le irresponsabilità di uno Stato che fa fatica a proteggere i suoi cittadini, soprattutto quelli che si affidano alla tutela dello Stato.
Chi combatte contro i criminali, combatte anche per i nostri figli.
Non possiamo e non dobbiamo lasciarli soli. Loro sono il nostro futuro e la nostra ricchezza morale, sperando che siano i mafiosi ed i criminali a lasciare il nostro paese perchè siamo stati capaci a rendere loro la vita terribile e soffocante.

Rebecchi Lorenzo

mercoledì 15 ottobre 2008

17 ottobre: Siamo ancora in piazza contro il Lodo Alfano


Cari amici
Scrivo per avvisarvi tutte che questo venerdì mattina 17 ottobre è possibile ancora sottoscrivere il referendum abrogativo della legge c.d. Lodo Alfano in piazza Vittorio Veneto durante il mercato.
Il Lodo Alfano prevede la sospensione del processo per qualsiasi reato a carico delle quattro alte cariche dello Stato, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, Presidente della Camera e del Senato. Questa sospensione è valida per tutto il periodo del mandato.
Questa legge è palesemente anticostituzionale e contrasta con l'articolo 3 della Costituzione che sancisce il principio di uguaglianza. Siamo tutti uguali alle legge e nessuno sta al di sopra di essa.
Per questo invitiamo tutta la società civile e le realtà galliatesi a venire a firmare.
Continueremo ad effettuare altri banchetti per vincere la nostra battaglia e vi terrò aggiornati sui prossimi luoghi di raccolta firme.

Rebecchi Lorenzo

Salvataggio Alitalia: basta barare


La cordata per Alitalia sta tagliando la corda. Tutta colpa della crisi internazionale. I 16 salvatori della compagnia di bandiera sono a corto di liquido. Il capofila Roberto Colaninno aveva promesso di versare 150 milioni di euro in CAI, la nuova società. Non i suoi, come consuetudine dai tempi della scalata a Telecom Italia. I soldi contava di prenderli in prestito, come ogni imprenditore italiano che si rispetti. La scelta è stata oculata. La banca che doveva assistere CAI era infatti la Lehman Brothers. Questi portano sfortuna. Appena lo hanno saputo a New York la Lehman è fallita dopo essere sopravvissuta anche al 1929 e si è scatenato il panico nelle Borse mondiali. Colaninno sta cercando altri finanziatori, aspettiamo il prossimo nome per toccarci.
La nuova Alitalia doveva partire, secondo l'amministratore delegato Corrado Passera di Banca Intesa, il primo novembre. Se partirà l'anno prossimo sarà un miracolo. Ancora adesso non si sa chi dei magnifici 16 si presenterà all'assemblea del 28 ottobre. Potrebbero uscire Aponte, l'Ilva di Emilio Riva e Fossati, ma anche il fondo Clessidra, e pure la Marcegaglia voleva mollare tutto, come ha riportato il Corriere della Sera. Il partner straniero non si sa ancora chi è, quale peso avrà. L'unica cosa chiara è che l'Alitalia è già fallita, che Air One, con cui dovrebbe fondersi, ha una barca di debiti e Banca Intesa, sponsor dell'operazione, è tra le maggiori creditrici di tutte e due.
Io sono indignato da come è stata gestita Alitalia. Si prende una società fallita per colpa della politica e dei sindacati. La si divide in due parti. Una con tutti i debiti a carico dei contribuenti che viene chiamata: "bad company". E una senza debiti, detta "good company", che si offre a prezzo di realizzo a imprenditori senza soldi (Colaninno), concessionari dello Stato (Benetton) o interessati a EXPO 2015 (Tronchetti). Gente che la potrà rivendere dopo un certo tempo con il dovuto guadagno a una compagnia straniera che entra da subito nel capitale. Un esempio per ogni italiano. Si impacchettano le rate del mutuo, i debiti con i fornitori, le perdite in Borsa e la suocera in una bad company e la si passa allo Stato. Casa, crediti, stipendio, interessi si conferiscono invece a una good company e si riparte come nuovi.
Facile fare queste operazioni, basta barare. Così sono capaci tutti. Colaninno e Berlusconi compreso.

Rebecchi Lorenzo

martedì 14 ottobre 2008

Sen. Di Girolamo Nicola: una vergogna senza limiti


A Palazzo Madama, da sei mesi, siede un senatore che possiamo definirlo abusivo, si chiama Nicola Di Girolamo. E’ stato eletto tra gli italiani all’estero nella lista Pdl collegio Europa, ma non poteva neppure candidarsi, perché s’è inventato una residenza in Belgio mentre risiedeva in Italia. A giugno il Gip di Roma ha disposto per lui gli arresti domiciliari per 9 reati (attentato ai diritti politici del cittadino, falsa dichiarazione d’identità, falso ideologico, abuso d’ufficio) e ha chiesto il nullaosta alla giunta per le autorizzazioni. Ma il nostro eroe seguita imperterrito a circolare fra l’aula del Senato e la commissione Esteri.
C’era pure il 24 settembre, quando i compari di casta l’han salvato con un plebiscito, ben nascosti dietro il voto segreto: 204 no all’arresto (Pdl, Lega, Pd, Udc), soltanto 43 sì (IdV). Impossibile sapere se ha votato anche lui per sè, o se ha avuto il buon gusto di astenersi.
Ora, com’è noto, c’è un solo motivo che può consentire al Parlamento di derogare al principio di eguaglianza, bloccando l’ordinanza di un giudice: il fumus persecutionis, quando le accuse si rivelano inconsistenti al punto da far sospettare un complotto politico. Ma tutti gli intervenuti in giunta e in aula, compresi i compagni di partito, l’hanno escluso, complimentandosi anzi con i giudici per l’ottimo lavoro. Costituzione alla mano, avrebbero dovuto fermarsi lì: spetta al gip stabilire le esigenze cautelari, non ai colleghi dell’arrestando. Questi invece si sono sostituiti al giudice, sentenziando che il pericolo d’inquinamento delle prove non esiste. E pazienza se il Gip cita un bel po’ di testimoni avvicinati da emissari del senatore perché mentissero ai magistrati. Per il relatore Francesco Sanna (Pd) e il leghista Sandro Mazzatorta, l’arresto comprometterebbe “il plenum del Senato”, che scenderebbe da 315 a 314 inquilini.
Quindi i nostri degni rappresentanti non hanno nemmeno rispettato la Costituzione che impedisce l'arresto quando sussiste un intento persecutorio. L'hanno persino escluso e poi i suoi reati, aggiunge Sanna, “non hanno gravità paragonabile a quelli per i quali, negli unici quattro precedenti nella storia repubblicana, il Parlamento ha approvato misure cautelari nei confronti di propri membri”. Che giustificazione squallida. E' stata una grave violazione della Carta Costituzionale.
In effetti gli unici quattro parlamentari arrestati in 60 anni di storia repubblicana erano accusati di “omicidio plurimo, l’insurrezione armata contro lo Stato ed il sequestro di persona”. E Di Girolamo non ha ammazzato nessuno: rischia solo 10 anni. Il dipietrista Luigi Li Gotti prova a spiegare: l’arresto è proprio “a difesa del plenum e della legittimità di quanti han diritto a farne parte”; i pm devono ancora sentire diversi testimoni, che potrebbero essere a loro volta subornati; e ogni volta che Di Girolamo entra in Senato reitera il reato di attentato ai diritti del suo partito e degli elettori presi per i fondelli. Ma anche i senatori del Pdl appaiono felici di esser stati buggerati. E poi, come osserva spiritoso Luigi Lusi (Pd), “le prove sono talmente evidenti che non c’è bisogno di arrestarlo”. Giampiero D’Alia (Udc) si associa. Ecco: se le prove sono poche, non si arresta. Se sono tante, invece, non si arresta lo stesso.
Le vergogna nel Parlamento e per il nostro paese non ha limiti.

Rebecchi Lorenzo
3470900421

domenica 12 ottobre 2008

Giornata della Legalità: al di sopra di ogni aspettativa


Il giorno 11 ottobre anche il partito dell'Italia dei Valori novarese ha voluto partecipare alla Giornata della Legalità, indetta dal proprio leader, Antonio Di Pietro, per ripristinare la legalità istituzionale nei confronti di una legge che ha violato in pieno la carta Costituzionale con il c.d. Lodo Alfano, che garantisce l' improcessabilità per qualsiasi reato per le quattro alte cariche dello Stato per tutta la durata del loro mandato. Per questo siamo scesi in piazza per raccogliere le firme contro questa legge che sfregia la Costituzione, dimenticando il principio di uguaglianza sancito nell'art. 3.
Non nascondiamo la nostra enorme soddisfazione perchè la Giornata della Legalità è stato un vero successo a tutti i livelli. Gli sforzi e l'impegno hanno portato ad ottimi risultati. Il lavoro è stato ben gestito e risultato è più che positivo. I sacrifici hanno portato a grandi risultati.
Infatti sono state raccolto circa 1900 firme tra sabato e domenica 11 e 12 ottobre, tra le quali 280 solo a Galliate e addirittura 250 firme ad Arona in solo pomeriggio.
A livello nazionale Antonio Di Pietro ha annunciato che sono già state raccolte ben 250.000 firme. Questo è per un segnale chiaro di quanta contrarietà esista nei cittadina nei confronti del provvedimento normativo che garantisce l'impunità al Presidente del Consiglio.
Ci sono stati anche dei momenti di coda come potete osservare dalle nostre foto e molte persone ci hanno ringraziato per la dedizione a questa lotta per la salvaguardia della Costituzione. Molti hanno espresso molti pareri a favore al lavoro che sta mandando avanti il nostro presidente Antonio Di Pietro. Questo ci conforta e ci rincuora perchè ciò dimostra la bontà della nostra iniziativa e l'utilità per il nostro paese.
Ringraziamo tutte le persone che hanno dato l'anima per questo progetto, coloro che ci hanno creduto fin dall'inizio ed infine tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per realizzare al meglio la manifestazione. Le nostre battaglie non sono ancora arrivate al termine. Siamo dell'opinione che dobbiamo ancora darci molto da fare perchè siamo ormai in piena emergenza democratica e quando il paese si trova in una situazione simile, il fronte non lo si abbandona. Questo è quello che ci ha insegnato il nostro caro e benemerito Antonio Di Pietro.
Noi continueremo nelle nostre battaglie a favore della legalità su tutti i campi.
Noi non ci fermeremo.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
Italia dei Valori - Galliate

Giornata della legalità: un vero successo


Cari amici,
Sono molto soddisfatto nel confidarvi che la Giornata della Legalità è stato un vero successo a tutti i livelli. Gli sforzi e l'impegno hanno portato ad ottimi risultati. Il lavoro è stato abbastanza ben gestito e risultato è più che soddisfacente. I sacrifici hanno portato a grandi risultati.
Sono state raccolto circa 1400 firme, tra le quali 150 solo a Galliate. Il budget per la nostra provincia è di circa 3500. Siamo quasi arrivati alla metà.
A livello nazionale Antonio Di Pietro ha annunciato che sono già state raccolte ben 250.000 firme e forse con domani arriviamo già a 500.000; così chiudiamo già la partita.
Ci sono stati anche dei momenti di coda come potete osservare e molte persone ci hanno ringraziato per la dedizione a questa lotta per la salvaguardia della Costituzione. Molti hanno espresso molti pareri a favore al lavoro che sta mandando avanti il nostro presidente Antonio Di Pietro.
Ringrazio tutte le persone che hanno dato l'anima per questo progetto, ringrazio coloro che ci hanno creduto fin dall'inizio e ringrazio ancora tutti coloro che hanno dato il proprio contributo. Le nostre battaglie non sono ancora arrivate al termine. Dobbiamo ancora darci molto da fare perchè siamo ormai in piena emergenza democratica e quando il paese si trova in una situazione simile, il fronte non lo si abbandona. Questo è quello che ci ha insegnato il nostro caro e benemerito Antonio Di Pietro.
L'unica nota stonata della giornata è stato, a mio modesto parere, non so voi cosa ne pensate, l'assenza di una buona parte degli alleati del Pd in una manifestazione aperta a tutti. Infatti la nostra iniziativa è rivolta a difendere un principio sacrosanto come il principio d' uguaglianza, elemento cardine del nostro ordinamento costituzionale.
Un ringraziamento particolare va fatto a tutti gli amici che mi hanno dato un grosso aiuto nel realizzare questa giornata a Galliate.
Grazie a Ettore, Loredana, Lorella, Paola, Daniele, Beppe e Martina. Senza di voi non ce l'avrei mai fatta. Lo ammetto.
Grazie ancora. Grazie di cuore.

Con affetto

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
Idv Galliate
347-0900421

venerdì 10 ottobre 2008

Lodo Alfano: via alla raccolta firme


Il Parlamento sta scadendo di credibilità istituzionale perché non prende le decisioni che deve prendere per ragioni partitocratiche. In particolare in materia di Giustizia, dove molti dei suoi esponenti hanno l'interesse che non funzioni, perché altrimenti qualcuno di loro potrebbe avere dei provvedimenti che lo porterebbe da una sede diversa da quella parlamentare.
Ecco perché ritengo che dobbiamo tutelare lo Stato di diritto, perché altrimenti si rischia di fare delle Leggi che non interessano i cittadini.

Domani, 11 ottobre, comincerà ufficialmente la raccolta delle firme contro il Lodo Alfano. Vi aspettiamo numerosi a Piazza Navona e nelle 3500 piazze d'Italia: cerca dove firmare nella tua città.

Riporto di seguito il testo del servizio del nostro inviato alla conferenza stampa di martedi 7 ottobre.

"Il lodo Alfano non è un lodo ma una legge approvata dal governo Berlusconi che rende impunibili e impuniti 4 cittadini italiani di fronte alla legge, fra cui Silvio Berlusconi, unico imputato a beneficiarne.
La legge Alfano attende anche il pronunciamento della Consulta che dovrà ad esaminare 2 richieste che arrivano da 2 procedimenti in cui è imputato Silvio Berlusconi.
L'Italia dei valori indice una raccolta firme nelle piazze italiane per chiedere un referendum abrogativo di quella legge. L'iniziativa, condivisa da Sinistra democratica, rifondazione comunista, comunisti italiani e da alcuni esponenti del Partito democratico inizierà sabato 11 ottobre in 3 mila e 500 piazze italiane, con epicentro a Piazza Navona e si continuerà fino a fine anno.
L'8 gennaio prossimo è previsto il deposito delle firme in Cassazione.
L'Iniziativa è stata presentata nella sala stampa di Montecitorio all a presenza di Antonio Di Pietro, Carlo Leoni, Arturo Parisi, Manuela Palermi e Paolo Ferrero.

D. Martinelli: Come mai questa questa decisione di aderire alla raccolta firme per l'abrogazione del lodo Alfano?
C. Leoni: Perché è una battaglia di giustizia e per l'uguaglianza. Il lodo Alfano stabilisce un privilegio non giusto, inaccettabile, di impunità per alcune cariche dello Stato. Il messaggio che lancia è devastante perché gli italiani, come i cittadini di ogni Paese civile, vorrebbero nelle alte cariche dello Stato delle persone di indiscutibile onestà, invece il lodo Alfano dice che ci possono andare anche delinquenti a fare i presidenti delle Camere o della Repubblica, l'importante è che non vadano sotto processo quindi è un messaggio devastante per la legalità che va assolutamente contrastato.
M. Palermi: Ma è naturale perché è un'iniziativa giusta, morale e di sinistra. Io francamente non riesco a capire quelli che sembrano non essere convinti di questa cosa, ma quando ci sono delle persone che si considerano al di sopra delle altre, e quindi non devono rispondere alla giustizia, si compie un atto di ineguaglianza. Io come comunista sono per l'uguaglianza degli essere umani, quindi non potrei far altro che impegnarmi perché questo referendum abbia successo.

D. Martinelli: Il Partito Democratico ha recentemente detto che è stufo di predicare antiberlusconismo, è stato detto: "basta antiberlusconismo!" quindi di fatto il pd rappresenta una sinistra no?
M. Palermi: Guardi cosa rappresenta mi è abbastanza difficile capirlo il partito democratico. Cosa significa antiberlusconismo? Basta con le leggi ad personam, basta con i salari troppo bassi, basta con un sistema di ineguaglianze, basta questo. Poi se è Berlusconi che lo fa allora faremo antiberlusconismo.

A. Parisi: Io condivido e abbiamo condiviso in Parlamento, all'interno e all'esterno del Partito democratico la battaglia che Italia dei Valori ha svolto in Parlamento ma dobbiamo ripetere all'unìsono nelle aule parlamentari col Partito democratico. Quello che è diventato oggetto di discussione è la modalità con cui possa e debba essere portata avanti questa battaglia al di fuori del Parlamento. E' una discussione sui modi che evoca e in qualche modo mette in evidenza anche diversi accenti ma si tratta di accenti e non di radicale alternativa di linee.

D. Martinelli: A suo avviso siamo ancora in Democrazia o non più?
A. Parisi: Beh, la stagione di emergenza che si sta aprendo a causa della crisi finanziaria, mette a rischio ulteriormente la Democrazia quando il governo è nelle mani di esponenti e di forze politiche che già si apprestavano ad interpretare all'insegna dell'emergenza la loro azione ordinaria.

D. Martinelli: Quindi sarà anche Lei in piazza?
A. Parisi: No, io sarò con gli altri democratici alla manifestazione del 25 ottobre a raccogliere assieme alla protesta e alla proposta delle firme contro il lodo Alfano.

P. Ferrero: E quindi, per quanto ci riguarda, il lodo Alfano oltre che essere un elemento materiale e concreto da rimuovere è anche un simbolo di un modo di legiferare sulla questione della giustizia, in cui si usano i malesseri sociali che ci sono in realtà per fare i comodi propri! Questo è il punto che viene fuori.

D. Martinelli: Onorevole Di Pietro in conferenza stampa è stato detto che questa è un'operazione puramente politica. Rimane il fatto che se la Consulta dovesse pronunciarsi e dichiarare incostituzionale il lodo Alfano, chiedo: non sarebbe un rischio impiegare molte energia per una cosa che forse la Consulta farà prima?
A. Di Pietro: Noi raccogliamo le firme perché riteniamo immorale e non etica questa legge. Se la Corte costituzionale dovesse anche dichiararla illegittima, una ragione in più per informare i cittadini e per dare la parola ai cittadini. La raccolta delle firme non serve poi solo per fare il referendum. Serve anche per dialogare con i cittadini rispetto al modo di governare e al modo di fare le Leggi di questo Parlamento. In alternativa non ne avremmo parlato e i cittadini, quel milione di firme che raccoglieremo e tutti gli altri che ci vedranno raccogliere le firme, non avrebbero saputo ciò che sta avvenendo nelle stanze del potere. Quindi stiamo facendo politica, non stiamo facendo soltanto un atto amministrativo.
Il presidente della Repubblica ha legittimamente firmato il lodo Alfano perché in cuor suo ha ritenuto di doverlo fare. Ma se esiste la Corte costituzionale, che appunto, esiste al di là della valutazione sommaria che poi deve dare in ordine di legittimità al capo dello Stato, c'è una valutazione concreta sugli effetti che produce sulla Costituzione.
E siccome c'è la Corte costituzionale siccome, dei giudici hanno individuato delle possibili violazioni della Carta costituzionale, io credo che noi dobbiamo lasciare libera l'autorità giudiziaria di poter decidere, ma ripeto, anche se fosse legittima è una cosa giusta? Oggi come oggi il legislatore può fare una legge che dice: tutti quelli coi capelli rossi hanno la pensione prima. E' una legge! Immorale, stupida ma è una legge costituzionale.
Allora io dico che anche le leggi che sono costituzionalmente legittime ma sono stupide e immorali, vanno contrastate.
Il Parlamento, in questo momento, sta scadendo di credibilità istituzionale perché non prende le decisioni che deve prendere per ragioni partitocratiche. In particolare il Parlamento, in materia di giustizia, ha in sé molti suoi esponenti che sono in conflitto d'interessi e hanno interesse che la giustizia non funzioni, perché altrimenti una settantina di loro potrebbe avere dei provvedimenti che li porterebbe da una parte diversa dal Parlamento, seduti. Ecco perché io ritengo che noi dobbiamo tutelare lo Stato di diritto, perché altrimenti, qui dentro, si rischia di fare delle Leggi che non interessano i cittadini ma solo alcuni di noi.
Eravamo sul tavolo con esponenti politici di tutti i partiti che costituivano l'Ulivo. Quindi non è un partito più a sinistra di prima. Il problema molto semplice è che in uno stato bipolare bisogna stare in coalizione politica. Se le coalizioni politiche hanno anche un idem sentire tanto meglio. Quindi mi auguro che oltre a Parisi ci possa essere anche Veltroni."

Antonio Di Pietro

mercoledì 8 ottobre 2008

Interrogazione parlamentare di Antonio Di Pietro sul caso Pino Masciari


Venerdì 10 ottobre 2008, metteremo sul blog la diretta video della seduta parlamentare nella quale l'On. Antonio Di Pietro farà un'interrogazione d'urgenza per chiedere risposte al Governo riguardo Pino Masciari e i fatti dei quali siamo testimoni tutti in questi giorni.
Appena a conoscenza pubblicheremo l'orario esatto sul sito www.pinomasciari.org.

L'intervento sarà visibile sui seguenti siti:
http://www.pinomasciari.org
http://www.italiadeivalori.it/
http://www.antoniodipietro.it/
http://www.raiparlamento.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067075,00.html

Segnatevelo sull'agenda e seguiamo tutti questo altro importante momento per Pino, dopo l'interrogazione già presentata dall'On. Lumia.
Sono orgoglioso perchè siamo l'unico partito che si occupa di Pino Masciari, della sua famiglia, colpevoli solo di aver fatto il proprio dovere e di aver denunciato il sistema corrotto, mafioso e omertoso calabrese.
Antonio Di Pietro è stato l'unico leader politico che in campagna elettorale aveva sostenuto Pino Masciari nonostante l'isolamento economico, sociale e giuridico in cui si era ritrovato.
E' una battaglia per la Giustizia e la Legalità. E' per il bene di tutti. E' una lotta per la gente onesta che combatte i criminali.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
3470900421

martedì 7 ottobre 2008

Perchè siamo in piazza il giorno 11 ottobre


Cari amici,
Vi giro il comunicato stampa del partito che io stesso ho mandato ai giornali elencando i motivi della nostra presenza nelle piazze novaresi e il luoghi e le date esatte dove saremo presenti per raccogliere il maggior numero di firme.
"Italia dei Valori di Novara comunica che sabato 11 Ottobre avrà inizio la raccolta di firme per coloro che intendono sottoscrivere la richiesta di Referendum per l’abrogazione del lodo Alfano che sancisce la non processabilità delle quattro più alte cariche dello Stato, il Presidente del Consiglio, il Presidente del Senato, il Presidente della Camera e il Presidente della Repubblica.
Riteniamo che il Lodo Alfano sia uno sfregio ed un'umiliazione per la nostra Costituzione, infatti il principio di uguaglianza è un valore cardine della nostra costituzione e non è accettabile che Silvio Berlusconi si garantisca l'impunità e che lo faccia “in corso d’opera”
La campagna di raccolta firme, avente come lo slogan “Firma e Fermali”, avrà il via ufficiale da Antonio Di Pietro sempre l’11 ottobre con una manifestazione a Roma in piazza Navona mentre, contemporaneamente, su TUTTO territorio nazionale saranno collocati Gazebo funzionali alla raccolta firme.
Facciamo un appello le forze politiche, alle associazioni territoriali, alla società civile e ai liberi cittadini di aderire collaborando a questa iniziativa contro l'arroganza e la prepotenza del potere che utilizza il parlamento a fini personali.
Per Info consultare il sito www.italiadeivalorinovara.it e www.italiadeivalori.it
"Appoggiano l'iniziativa i NovaresiAttivi - I Grilloidi (presenti in piazza delle Erbe dalle 9 alle 19) e il Partito dei Comunisti Italiani.
Ringraziamo fin d'ora i consiglieri comunali e provinciali che, indipendentemente dall'appartenenza politica, daranno la loro disponibilità per l'autenticazione delle firme.
L'appoggio concreto, verso l'idea di uguaglianza davanti alla legge e contro l'iniquo Lodo Alfano, vuole rappresentare l'esempio positivo di collaborazione e di dialogo tra i partiti politici e tra istituzioni e cittadini."

Il calendario IDV della prima settimana è il seguente:

1. Sabato 11 Ottobre

-Mattino al mercato coperto via Marconi e Piazza Mons. Brustia (quartiere S. Agabio) a Novara, oltre che a Galliate in piazza Vittorio Veneto (di fronte al Castello Sforzesco);
-Pomeriggio in piazzza Duomo e piazza Mons. Brustia (quartiere S Agabio) a Novara, oltre che a Galliate in piazza Vittorio Veneto;

2. Domenica 12 Ottobre

-Tutto il giorno a Galliate in piazza Vittorio Veneto;
- Pomeriggio ad Arona in largo Garibaldi;

3. Lunedì 13 Ottobre

- Mattino al mercato di Oleggio di fronte al teatro;

4. Mercoledì 15 Ottobre

- Mattino al mercato di Trecate in via Mazzini angolo via Murello;

5. Venerdì 17 Ottobre

- Mattino al mercato di Borgomanero in Piazza Martiri
- Mattino al mercato di Galliate in Piazza Vittorio Veneto (di fronte al Castello Sforzesco)

Cordiali saluti"

Rebecchi Lorenzo
Addetto Stampa Idv Novara

lunedì 6 ottobre 2008

Giornata della legalità: per l'11 ottobre è tutto pronto


Cari amici,
molte cose sono state fatte ed adesso si sta avvicinando la campagna di apertura per la raccolta firme per abrogare il Lodo Alfano.
Abbiamo adempiuto a tutti gli adempimenti previsti e non vedo l'ora di cominciare sperando che vada tutto bene.
Apriremo le danze sabato mattina 11 ottobre alle 8,00 in Piazza Vittorio Veneto e rimarremo lì fino alla 20,00 e lo stesso di ripeterà domenica 12 ottobre.
Saremo presenti poi venerdì mattina al mercato dalle 8,00 alle 13,00 per il giorno 17ottobre. Ripeteremo l'evento per altre date fino al metà dicembre.
Ringrazio sinceramente per l'impegno e la volontà di coloro che vogliono contribuire a difendere la Costituzione. I privilegi e l'impunità non devono trovare terreno fertile nel nostro sistema giuridico.
Dobbiamo impedire ogni forma celata di sfregio verso la Carta Costituzionale.
Mi fa molto piacere vedere la collaborazione di molti giovani e l'attivismo di coloro che nonostante la pensione ha ancora tanta voglia di fare. Mi dà ancora molta gioia vedere che questa battaglia sia una lotta trasversale dove altre formazione politiche vogliono dare il proprio apporto e nello stesso tempo fa molto piacere vedere il sostengo di associazioni apolitiche del territorio che credono in questa manifestazione che non ha colore ideologico, ma è solo un questione di principio che tutti devono condividere.
Non possono che ringraziare tutti miei collaboratori perchè senza di loro non ce l'avrei fatta.
Grazie veramente di cuore da parte mia e da parte del partito che ho l'onore di rappresentare.

Rebecchi Lorenzo

domenica 5 ottobre 2008

Rinunciare al simbolo? Non potete chiedermelo


Ho lavorato duramente perchè si facessero avanti le nostre istanze e le nostre idee.
Sono ancora dell'opinione che il paese non abbia bisogno di ricette particolari di destra o di sinistra, ma credo che un innalzamento del rispetto della legalità possa essere invece lo strumento di sviluppo dell'Italia.
Ognuno può fare politicamente le scelte ideologiche ma senza l'adesione alle regole del nostro ordinamento, il sistema Italia è destinato a fallire.
Se non ci fosse più mafia, più corruzione più processi celeri, più certezza della pena, meno lobby di potere, meno faccendieri, meno evasione fiscale, meno finanzieri senza scrupoli e quant'altro, sono sicuro che ci sarebbe più risorse per i giovani, per i poveri, per la sanità, per le pensioni, per le scuole, per le università, per i lavoratori, per la giustizia, per i disoccupati, per la cultura e per le aziende.
Sono quelle norme che soddisfano i bisogni ed i diritti della popolazione e con meno risorse destinate agli sprechi, alle inefficienze o nelle mani sbagliate, come il finanziamento pubblico ai partiti ed ai giornali, sicuramente saremmo più ricchi ed avremmo più opportunità per chi veramente lo merita.
Invece continuiamo a buttare le nostre ricchezze e a lasciar scappare le nostre professionalità. Inoltre rischiamo di perdere tutte quelle grandi conquiste e quei ottimi servizi che abbiamo faticosamente guadagnato per avere una vita migliore, a favore di coloro che invece si inventano favolose promesse di crescita, mentre senza accorgerci siamo sempre più poveri e più indebitati.
Per questo combatto e per questo continuerò a lavorare per difendere i principi di uguaglianza, di sicurezza, di giustizia.
Io non abbandonerò il fronte, io continuerò a combattere per Antonio Di Pietro e per il simbolo che contiene un'enorme patrimoni culturale e politico.
Su Galliate al mio partito non ci rinuncio costi quel che costi.
Voglio continuare ad avere l'onore di rappresentare fin che posso questo straordinario soggetto che non è e non sarà mai solo un fenomeno politico.
Noi siamo un'altra cosa

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
347/0900421

giovedì 2 ottobre 2008

11 ottobre: Giornata della Legalità anche a Galliate


Cari amici,
i nostri sforzi hanno portato ad ottimi risultati ed è con molto soddisfazione che ora posso affermare che ci sarà anche a Galliate la Giornata della Legalità.
Era estremamente importante che quel giorno fossimo presenti nella nostra città perchè dobbiamo impegnarci e raccogliere più firme possibili. E' la dimostrazione che ci stiamo sempre più radicando sul territorio ed è la riprova che le persone stanno credendo nel nostro progetto.
Ritengo che il Lodo Alfano sia uno sfregio ed un'umiliazione per la nostra Costituzione.
Il principio di uguaglianza è un valore cardine del nostro ordinamento giuridico. E' impensabile che per impedire un processo al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, si garantisca l'impunità, senza validi motivi.
La carta costituzionale è il frutto di immense fatiche e sacrifici umani e per questo non possiamo permettere che adesso venga garantito un privilegio simile.
Sono morte molte persone per renderci uguali di fronte alla legge e per garantire gli stessi diritti a tutti senza alcuna forme di distinzione e discriminazione.
Sono morti dei cittadini per avere quello che oggi definiamo democrazia e libertà.
Anche per questo noi anche a galliate faremo la nostra parte.
Anche per questo questa battaglia è aperta chiunque voglia dare partecipare ed a dare il proprio contributo.

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino
Idv Gallaite
347/0900421

Riunione Italia dei Valori per venerdì 3 ottobre


Ciao ragazzi,
Vi ricordo che venerdì 3 ottobre ci sarà una riunione dell'Italia dei Valori di Galliate in via Cavour n. 64\a alle ore 21 presso la sede del partito.

L'ordine del giorno è seguente:

1. Organizzazione referendum per abrogare il Lodo Alfano;
2. Esiti dall'incontro con i delegati del centro sinistra galliatese per l'elezioni amministrative;
3. Iniziative territoriali;
4. Varie ed eventuali.

Sono stati invitati infatti gli amici di Beppe Grillo galliatesi perchè è stata già avviata una collaborazione per lavorare sul territorio e perchè hanno deciso di darci una mano.

Vi aspetto numerosi per sapere le grandi novità sulla raccolta firme e sull'incontro che c'è stato tra le forze del centro sinistra galliatese.

Un abbraccio

Rebecchi Lorenzo
Segretario cittadino IDV Galliate
347/0900421