sabato 29 novembre 2008

Dialogo con le nostre associazioni galliatesi


Cari amici,
Il nostro partito ha messo tra i primi punti del proprio programma la volontà di ripartire dalla base per rilanciare un modello della politica in cui vi sia più partecipazione dei cittadini e non solo deleghe al leader politico ed istituzionale. L'obiettivo è che vi sia la possibilità dei cittadini di costruire un rapporto dal basso verso l'alto.
Non siamo il partito delle segreterie, nè tanto meno il partito delle tessere. Di questi movimenti ne abbiamo tanti mentre noi vorremmo distinguerci per essere il partito che dialoga con la propria base e che dialoga con il territorio.
Quindi è la gente che deve costruire il partito e la sua attività politica.
E' questo che ci deve differenziare dalla classica logica politica.
Infatti adesso ci stiamo muovendo in questa direzione e stiamo cominciando a prendere i contatti con le associazioni locali e adesso abbiamo fatto formale richiesta di incontro.
Molte hanno accettato l'invito e lunedì ho già il primo appuntamento.
Loro trattano diversi argomenti e hanno scopi ben precisi. Loro svolgono quell'insostituibile e prezioso lavoro che danno ricchezza culturale, sociale, civile e morale al nostro territorio. Loro hanno i contatti con i nostri cittadini e conoscono meglio di noi i problemi del paese di una certa determinata materia.
Esse possono segnalarci le difficoltà e possono nello stesso tempo darci delle proposte che devono diventare nostre che devono entrare nel nostro programma.
Per tali motivi il dialogo costruttivo con loro è estremamente importante e non da sottovalutare.
Possiamo aumentare il nostro seguito qualora riusciamo a dimostrare capacità e qualità positive. Possiamo aumentare la nostra base e il nostro lavoro diventa più efficace e produttivo.
E' un primo passo per far vincere i nostri ideali.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421

Galliate Tv, la vostra Galliate Tv


Cari amici,
Come già sapete dal nostro blog, dal nostro sito, dai giornali locali, è nata la Galliate Tv. Non è altro che un canale on line che abbiamo fondato per entrare nelle vostre case per dirvi cosa succede, cosa pensiamo e soprattutto cosa vogliamo per voi.
Non sarà solo la Tv del nostro partito, ma la Tv dei galliatesi che potranno sviluppare e contribuire segnalando problemi, difficoltà e proposte.
Scriveteci e ma soprattutto mandateci i vostri filmati perchè noi li manderemo in onda purchè non rechino offese o fatti che costituiscono reato di cui non ci sia prova.
Questa televisione la crerete voi e voi darete polso con le vostre iniziative. Noi faremo la nostra parte per diffondere le nostre idee ed i nostri progetti, ma spero che anchi voi facciate il resto.
Stiamo costruendo un palinsesto e trasmettere interviste, inchieste, progetti per il territorio e denuncie che arrivano dai cittadini.
Sarà la televisione delle associazioni, delle istituzioni, della società civile, dei giovani, anziani, lavoratori, casalinghe, professionisti, imprenditori, studenti.
In altre parole è nata la vostra Televisione.
Dateci retta non buttate al vento questa grande opportunità.

Rebecchi Lorenzo
3470900421

venerdì 28 novembre 2008

Informazione deviata perchè la verità fa male


Migliaia di islandesi hanno dimostrato per le strade di Reykjavik reclamando le dimissioni del primo ministro Geir Haarde e del governatore della Banca Centrale David Oddsson, ritenuti colpevoli del disastro finanziario del Paese. Le manifestazioni avvengono da giorni, con scontri con la polizia. La folla ha eletto come capo un noto cantante-trovatore (trobadour) islandese, Hordur Torfason; Torfason ha annunciato che le dimostrazioni continueranno finchè il governo non se ne andrà.
«Non hanno la nostra fiducia e non sono più legittimati» Torfason così ha detto mentre le folle si radunavano davanti al parlamento islandese, l'Althing.
Vi ha apposto un cartello: «Islanda in Vendita, 2,1 miliardi di dollari».
Quello che il Paese riceve come prestito d'emergenza dal Fondo Monetario. Tutti i prezzi sono aumentati di colpo del 30%, i disoccupati aumentano di giorno in giorno.
In Svizzera so state raccolte centomila firme per un referendum popolare contro i banchieri per bloccare le liquidazioni d'oro dei dirigenti e perché i loro stipendi siano sotto controllo pubblico, i bonus che intascano dovranno essere in rapporto ai risultati raggiunti.
L'uomo che ha raccolto le firme per il referendum è un piccolo e prospero imprenditore fino ad oggi sconosciuto, Thomas Minder. «Tutta la porcata dei sub-prime è un'invenzione americana, eppure una banca svizzera ci è cascata», ha detto indignato.
Preso di mira Ospel - dimissionario - il capo supremo della UBS (una della maggiori banche svizzere), perché riveli quanto s'era pagato col suo ultimo bonus, che dicono principesco (si parla di 15 milioni di dollari); lui s'è rifiutato; uno degli azionisti, o meglio dei manifestanti, è salito sul palco e gli ha gridato: «Ricaccia il bonus». Ospel quindi ha tirato fuori dalla tasca due autentici würstel elvetici e glieli ha fatto ciondolare sotto il naso: «Non ti voglio affamare, ti ho portato qualcosa da mangiare».
La stampa italiano non dice nulla in merito. E' una vergogna perchè questi sono esempi di cultura e di civiltà.
L'informazione deviata e di parte non lo fa perchè non vogliono far sapere quante belle cose si potrebbero fare contro i nostri governanti.
Gli islandesi sono arrabbiatissimi, hanno perso in un colpo solo tutte le certezze che fino a qualche mese fa davano per scontate, soldi, lavoro e futuro svaniti nel nulla.
Da settimane ormai migliaia di manifestanti dimostrano per le strade di Reykjavik reclamando le dimissioni del primo ministro Geir Haarde e del governatore della Banca Centrale David Oddsson, ritenuti i colpevoli e responsabili del fallimento del paese.
Sono ormai alcune settimane che la protesta continua ogni giorno fino ad assediare il palazzo dove il Presidente si affaccia durante la giornata nazionale, gli islandesi hanno capito ed stanno agendo, chiedendo che il governo se ne vada, per ora con le buone.
Adesso domandatevi il perché i Tg nazionali non ci dicono un nulla sull’Islanda, ma al contrario ci fanno sapere tutto delle letterine delle ballerine e dei loro amori con i calciatori. Continuano a deviare gli argomenti seri e i problemi reali del paese e del mondo solo per fare pubblicità e gli interessi dei loro luogotenti e dei loro padroni.
La verità fa male. E i nostri cari politici lo sanno molto bene.

Rebecchi Lorenzo

giovedì 27 novembre 2008

Uffici comunali aperti il sabato


Qualche mese fa in comune si è parlato della gestione e del funzionamento del personale.
Una delle battaglie che si dovrebbe condurre, secondo me, sarebbe quella di migliorare l'efficienza dei servizi e di ridistruire al meglio il personale.
A Galliate mi pare che si stia vivendo una situazione leggermente pesante negli uffici tra i dipendenti, dopo quello che è emerso dopo l'ultimo consiglio comunale.
A parte queste vicessitudine che non voglio nemmeno trattare, una mia proposta sarebbe quella di aprire gli uffici comunali al pubblico il sabato, come l'anagrafe e non solo. Questo esperimento ha già avuto spendidi risultati in altri comuni.
In questa maniera viene data la possibilità agli utenti di usufruire dei serivizi comunali al meglio, dato che i cittadini sono impegnati sul lavoro dal lunedì al venerdì. Il numero dei residenti sta aumentando e quindi l'accessione ai servizi deve diventare sempre più facile.
Questa sarebbe una ghiotta occasione per dare una prova al paese di voler dare maggior attenzione ai problemi dei cittadini e per far sentire l'amministrazione più sensibile alle esigenze della città.
Il passo comunque non deve essere unilaterale, ma la decisione andrebbe adottata a mio modesto parere con l'avallo dei sindacati che possono fare le loro valutazione nell'interesse sia dei lavoratori che della Pubblica Amministrazione.
Da una parte, va riconosciuto lo sforzo ai dipendenti comunali con un adeguato aumento contrattuale per lo svolgimento delle attività nel giorno di sabato e, dall'altro, si può coprire il fabbisogno del sabato riducendo le ore di lavoro durante la settimana, senza che questo comporti un incremento esagerato costi .
Questo credo che sia uno sforzo che si possa fare benissimo.
Comunque rimango fermo dell'opinione che ogni riorganizzazione degli uffici vada fatta senza prevedere delle nuove forme di dirigenza perchè questo permettere un aumento veritiginoso dei costi. Questi sforzi economici non credo che siano meritevoli per la dimensione del lavoro, ma anche perchè non porterebbe un guadagno alla qualità e quantità dei servizi comunali. Inoltre potrebbero verificarsi dei fenomeni di clientelismo che sono inaccettabili per il solo fine di avere dei privilegi nelle nomine. Tutto ciò andrebbe a discapito della qualità del servizio e col rishio di turbare la serenità dell'ambiente di lavoro.

Rebecchi Lorenzo

Alleanze e candidature serie e credibile


In questi giorni stiamo intrattenendo rapporti con il centro sinistra per costruire un'alleanza forte e credibile, con un programma altrettanto forte, credile e soprattutto condiviso.
Noi condividiamo il percorso politico con il Partito Democratico che riteniamo il nostro principale alleato. Mai con il centro destra perchè lo riteniamo reo di sfruttare le istituzioni per fini privati e non nell'interesse del cittadino.
Noi non condividiamo il progetto dell'attuale maggioranza di governo e per questo non avranno mai l'onore di averci al loro fianco. Noi non possiamo tollerare la loro filosofia politica e per questo non faremo alcun dialogo.
Per questo daremo il nostro contributo per un progetto e per un accordo con l'area progressista. Non accetteremo mai candidati di un certo tipo e non potremo mai compromettere i nostri principi anche con il centrosinistra.
Quindi patti chiari e amicizia lunga. Altrimenti possiamo andarcene da soli. Nel filmato non lo dico, ma si capisce. Qui lo confermo.
L'amministrazione del centro sinistra ha commesso degli errori e non possiamo permetterci di fare altri sbagli. Ho detto pubblicamente. La funzione dell'Italia dei valori sarà quella di unire e non di dividere, ma a certe condizioni.
La nostra missione è quella di garantire la trasparenza nell'attività locale e porteremo dei contributi per migliorare Galliate.
Cercheremo anche di allargare la coalizione a quelle forze o liste civiche che condividono lo spirito del centro sinistra, il progetto, il programma ed abbiano dei candidati di qualità e quantità che diano il loro valore aggiunto per la vittoria finale, in cui io continuo a credere e per il quale lavorerò incessantemente.

Rebecchi Lorenzo
3470900421

Costruiamo un programma per la città


Cari amici,
vi comunico che il nostro partito sta lavorando sodo per realizzare un programma per la città. Stiamo facendo riunioni e incontri; stiamo ritagliando articoli di giornali. Ci stiamo informando. Prendiamo contatti con le realtà territoriale e prendiamo iniziative locali.
Andremo nelle piazze per organizzare gazzebo e per ringraziare i cittadini per i risultati straordinari del referendum sul Lodo Alfano.
Abbiamo aperto un sito internet e un blog. Potrete trovare i nostri riferimenti. I giornali locali parlano di noi e delle nosre iniziative. Siamo molto visibili.
Oggi c'è stata un'intervista su Altaitalia Tv per la petizione di via Buonarroti.
La gente ci apprezza e ci ascolta. Nello stesso tempo ascoltiamo le loro esigenze e le loro proposte.
Vogliamo costruire un partito partendo dalla base e lo stesso faremo nel realizzare un programma. Abbiamo aperto una Tv via web per diffondere le nostre idee e per raggiungere le famiglie mediante internet.
Per questo vi invito a mandarci i vostri filmati per dare i vostri consigli e per dire la vostra.
E' arrivata l'ora che la voce dei cittadini sia anche la nostra. E' ora che la politica dialoghi con la gente.
Noi questo lo stiamo già facendo. Noi vogliamo dare il nostro contributo affinchè la paese partecipi alla vita politica ed istituzionale.
Niente più deleghe, ma più partecipazione nelle scelte nell'attività politica con i nostri cittadini.
Noi stiamo dalla parte della gente. Solo così possiamo crescere.

Rebecchi Lorenzo
347-0900421

mercoledì 26 novembre 2008

La battaglia per il Parlamento pulito non è morta


L'otto settembre 2007, nella giornata ribattezzata V-day, ho firmato a favore della proposta di legge popolare avviata da Beppe Grillo. Sono orgoglioso di essere stato uno di quei cittadini, insieme ad Antonio Di Pietro, unico Ministro dell'allora governo Prodi, che ha partecipato a questo momento di democrazia diretta.
Oggi, la proposta di legge popolare "Parlamento pulito" è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali, dove l'Italia dei Valori è rappresentata dal senatore Felice Belisario e dal senatore Pancho Pardi. Loro si faranno carico di seguire l'iter di questa proposta all'interno della Commissione e di riferire ai cittadini gli sviluppi della vicenda.

Pubblico gli intervento Sen. Felice Belisario e del Sen. Pancho Pardi:

Sen. Belisario: "Insieme al collega Pardi, sono componente della Commissione Affari Costituzionali, dove sono giacenti tre proposte di legge di iniziativa popolare proposte da Beppe Grillo: sulla incandidabilità dei cittadini condannati con sentenza penale passata in giudicato, perché è ingiusto che i pregiudicati siedano in Parlamento e si occupino di Giustizia, la possibilità dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti, attraverso le preferenze, e i limiti ai mandanti parlamentari.
Sono tre iniziative che l'Italia dei Valori ha condiviso fin dal principio, innanzitutto sottoscrivendo queste proposte, con un Ministro in carica. Pensate, un Ministro della Repubblica che ha partecipato in piazza e ha sottoscritto perché ci credeva davvero, cosi come la classe dirigente dell'Italia dei Valori con in testa i Parlamentari.
Non lo abbiamo fatto per una questione di comunicazione mediatica. Ne sono prova le nostre proposte di legge, pendenti anche esse in Parlamento. E' una battaglia dell'Italia dei Valori, fin dal primo momento, impedire che pregiudicati finissero in Parlamento, perché non si può “servire Dio il mattino e il diavolo la sera”. Chi ha violato la legge non può pensare di fare le leggi per gli altri cittadini.
Abbiamo detto anche, nella polemica delle ultime settimane, che sia assolutamente ingiusto privare i cittadini della possibilità di scegliere i parlamentari europei con il voto di lista, cioè lasciando alle segreterie di partito, o meglio, ai soli segretari, o meglio, ai soli padroni, come Berlusconi, individuare chi dovrà sedere nei banchi del Parlamento europeo.
Anche nei limiti dei mandati l'Italia dei Valori ha fatto una battaglia. Non è possibile, ed è veramente assurdo, assistere a persone che siedono in Parlamento da trenta o quaranta anni. Cosa devono dare di più al Paese di quanto non abbiano già dato, o forse già preso, dalle istituzioni?
Io e il collega Pardi ci faremo garanti perché queste proposte di legge vadano avanti, come se fossero proposte di legge dell'Italia dei Valori in Parlamento, visto che Grillo non c'è.
A tutti coloro i quali hanno firmato e depositato questa iniziativa, a partire da Grillo, vogliamo rendere conto, vogliamo rendere ragione, vogliamo che seguano passo per passo quello che faremo nelle commissioni.
Riteniamo che fuori dal Parlamento ci sia la Terza Camera, quella dei cittadini, di coloro che vogliono interloquire, che vogliono modificare, che vogliono discutere, che vogliono cambiare il Paese. Noi che siamo all'interno, che siamo i dipendenti dei cittadini, dobbiamo portare nelle aule parlamentari le loro volontà.
E' un impegno. Cercheremo di convincere anche questa difficile maggioranza, quella che fa le leggi ad personam per salvare il capo. Questo è l'impegno dell'Italia dei Valori, questo è l'impegno che ha assunto Antonio Di Pietro fondando questo partito, questo è l'impegno che il senatore Pardi ed io avremmo in Commissione."

Sen. Pancho Pardi: "La proposta di legge popolare avanzata da Beppe Grillo e dai Meetup, per limitare a due legislature possibili per i parlamentari, impedire la candidabilità dei condannati, e riaprire la possibilità la scelta dei cittadini delle candidature a loro preferite, è stata messa in calendario al Senato e passerà attraverso la Commissione Affari Costituzionali, all'interno della quale Felice Belisario ed io rappresentiamo l'Italia dei Valori.
Gli ostacoli che questa legge può trovare sono di natura molteplice. Il divieto della candidatura dei condannati è smentito già dalla prassi legiferante della maggioranza che ha teorizzato che su questo piano non ci devono essere limiti, tanto che hanno inventato il lodo Alfano per proteggere Berlusconi dai suoi processi. Questo è un argomento su cui la maggioranza non avrà alcuna tenerezza.
L'argomento che a noi sembra fondamentale, cioè il limite a due legislature, si presta ad una forte opposizione da parte della maggioranza.
Sulla questione della scelta delle candidature la contrarietà determinata della maggioranza, e in parte anche dell'opposizione, sta nel fatto che le gerarchie di partito vogliono tenere in mano la possibilità di decidere chi saranno i candidati. E siccome la legge Calderoli, conosciuta come “legge porcata”, che tutti hanno condannato a parole, mette in mano ad una stretta cerchia di persone questo potere di decidere chi sarà candidato ed eletto, è molto difficile che le gerarchie di partito rinuncino a questo tipo di potestà.
Noi, in questa Commissione, siamo impegnati a garantire la più formale trasparenza del cammino di questa legge, cosi come devono camminare tutte le proposte di legge in Commissione e poi in Aula, e siamo impegnati ad avvertire i promotori, Grillo e i suoi movimenti, dei passi successivi che questa legge compirà."

Rebecchi Lorenzo

25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne


Il 25 novembre è un giorno speciale. Triste ma speciale. E' il momento di voltare pagina, di cancellare la vergogna di mogli, fidanzate, ragazze picchiate, umiliate, annullate nella loro dignità. Parte da qui, da questo giorno, una grande battaglia di civiltà. Non è possibile che in un Paese come il nostro SETTE MILIONI di donne, come ci ha rivelato un drammatico studio dell'Istat, abbiano subito violenza fisica o sessuale almeno una volta nella vita. Non è possibile che DUE MILIONI siano state vittime di violenza domestica e che CENTO di loro ogni anno vengano ammazzate dal marito o dal convivente, come ultimo atto di un'escalation di prepotenza e aggressività. Non è possibile che ben il 93% delle vittime preferisca tacere il sopruso subito per paura e mancanza d'aiuto. Non è possibile che tutto questo avvenga nell'indifferenza collettiva.
Stuprate, umiliate, picchiate a sangue. Il 25 novembre è la GIORNATA INTERNAZIONALE contro questo dramma. E' l'occasione per lanciare una battaglia di civiltà che cancelli questa vergogna. Anche un piccolo gesto è importante, come comprare e indossare il ciondolo che trovate con DONNA MODERNA, al costo di 3.90 euro in più. Finanzierà i centri antiviolenza di PANGEA. E serve fare porposte concrete, come quella del nostro appello. In centinaia hanno già aderito, FATELO ANCHE VOI!
Cliccando sul sito www.donnamoderna.com/noallaviolenza.htlm dì anche tu no alla violenza contro le donne. La tua firma ha grande valore: più saremo, maggiore sarà la forza dell'appello.
Inoltre il sito promosso da Pangea www.sportelloantiviolenza.org troverai maggiori informazioni e consigli legali, psicologici e sanitari sulla violenza in genere.

MOSTRA IL SEGNO DEL TO SDEGNO!!!

Rebecchi Lorenzo

martedì 25 novembre 2008

Biblioteca a orario continuato


Ciao ragazzi,
vi scrivo perché vorrei divulgare una proposta che ho condiviso con molti amici universitari che ho conosciuto in questa settimana in una riunione che abbiamo organizzato. Da lì è emerso che a Galliate non ci sono delle strutture convenienti per i nostri studenti che spesso devono andare nelle grandi città universitarie per potersi concentrare e per studiare meglio.
Molti di loro hanno bisogno di ambienti tranquilli, silenziosi e calmi per approfondire i loro esami. Non chiedono un college, ma almeno un locale attrezzato e adeguato.
Spesso a casa può non essere il posto giusto, perché l'isolamento è totale e le distrazioni sono all'ordine del giorno, per cui il fatto di stare con amici che fanno lo stesso mestiere c'è la possibilità di coinvolgersi a vicenda. Tutto questo può tornare utile e non solo, perché può essere d'esempio. Non dimentichiamo che alcuni giovani non riescono a studiare a casa perché c'è il caso opposto, cioè c'è un gran rumore creato dai parenti con la televisione o con la musica.
Questo è un problema che anche io ho vissuto da ragazzo e la mia proposta è stata chiara e spero semplice.
Sarebbe opportuno riuscire ad allungare gli orari della biblioteca comunale come avviene nelle grandi biblioteche universitarie, praticamente fino a sera. Nel titolo ho parlato di orario continuato ma era solo una battuta; volevo solo far passare il messaggio. Adesso penso che la biblioteca comunale è quasi deserta perché uno studente non incentivato a frequentarla visto che chiude presto.
Non si chiede l'orario continuato ovviamente, ma Galliate sta diventando sempre più grande così come i suoi studenti. Essi hanno diritto ad avere delle strutture in cui possono studiare e affrontare serenamente gli studi. Non si può pretendere che solo a casa possono effettuare i propri studi. Non li si può obbligare ad andare tutti i giorni a Novara o a Milano per prepararsi bene. Questo meccanismo invece permetterebbe di fare amici e di socializzare in modo migliore con le persone che fanno la stessa attività. Inoltre credo che proprio i miglioramenti dei rapporti sociali con i propri "simili" possono contribuire a far aumentare i profitti perché lo studente è stimolato ed evita l'isolamento. Il confronto da sicurezza e serenità. Invece la distanza, a mio modesto parere, peggiora la persona.
La mia semplice proposta ha trovato un ampio consenso e vista l'ottima posizione della nostra biblioteca comunale può incentivare il ritrovo ma anche l'apprezzamento di tanti studenti.
Credo che il progetto sia facilmente realizzabile senza eccessivi costi anche se il numero del personale va assolutamente essere rivisto.
Da qui nasce un'altra proposta che è quella di coprire le ore serali coinvolgendo i giovani. Lo obiettivo è quello di far gestire la biblioteca, con un accordo con l'amministrazione comunale, le ultime ore proprio dai ragazzi e dall'altra parte il Comune dà un'equa retribuzione.
Questi ragazzi hanno il diritto di avere un posto per realizzare le loro ambizioni per avere la dovuta concentrazione.
Non li possiamo abbandonare e questo non lo dobbiamo dimenticare.
Le loro esigenza vanno assolutamente ascoltate.

Rebecchi Lorenzo
347/0900421

Galliate, un Paese Dipinto


In alcuni borghi del Nord - Ovest le facciate delle case non sono semplicemente muri, ma affreschi. Ci sono paesi dove le pareti esterne delle case sono state messe a disposizione di pittori e scultori che hanno trasformato il borgo in un museo a cielo aperto, visitabile 24 ore su 24. di solito i "paesi dipinti" sono centri piccoli, che raccontano sui muri la propria storia e le proprie tradizioni o ricordano un grande personaggio del luogo. La maggior parte delle località è riunita nell'Associazione Italiana Paesi Dipinti (ASSIPAD), nata a Varese, che si propone di mantenerle in collegamento e di organizzarne la promozione. Infatti, l'idea di trasformare i muri delle case in quadri ha avuto anche un ritorno significativo per il turismo. Molti borghi sconosciuti sono diventati gioielli apprezzati dai visitatori.
In Piemonte e in Liguria sono numerose le gallerie a cielo aperto. Tra questi c'è Legro sul Lago d'Orta, i 40 murales dipinti sulle facciate delle case sono tutti dedicati al cinema, in onore dei registi che qui hanno girato film (come Dino Risi ed Ermanno Olmi). Fino agli anni 70, troupe del cinema e della televisione venivano qui a girare le scene, ma poi Legro è stata dimenticata. Per favorire un ritorno, spiega Fabrizio Morea, l'allora sindaco di Orta San Giulio, cinque anni fa è nata l'idea del paese dipinto. Oltre al nuovo interesse dimostrato da cinema e tv, c'è stato un altro effetto positivo. E' rinato l'amore degli abitanti per la frazione, racconta il sindaco perché chi ha una casa con il murale si sente quasi obbligato a curarla di più.
Di esempi di come questi ce ne sono molti con diverse sfaccettature. In alcuni casi riesumano la storia del paese, del borgo oppure ricalcano un evento storico od a un monumento, dall'altro riescono a ridare risalto alla cittadina ed attirare molte persone in paese.
Lo scopo di questa mia proposta è quella di attirare più persone a visitare la nostra località al fine di farla di diventare un polo di attrazione interessante e utile anche ai cittadini che non sono galliatesi.
Sui giornali di recente si è parlato di ristrutturare il castello o di rilanciare il turismo in paese.
Invece la mia idea è quella di rilanciare l'immagine turistica di Galliate per essere un centro di visitazione in tutta la provincia di Novara e dell'ovest milanese con iniziative di carattere artistico e culturale.
Credo che inserire Galliate tra i paesi dipinti, possa migliorare la conoscenza dei suoi cittadini sulla storia del paese ma anche di avere maggior cura.
Ristrutturare il Castello porta delle spese enormi e il Parco del Ticino è un tema molto trascurato e poco affrontato. Questo due temi vanno affrontati e discussi, ma si può, penso, percorrere un'altra strada.
Si potrebbe creare degli affreschi che ricordini gli eventi storici che hanno visto Galliate protagonista in positivo o in negativo e ciò può essere un modo per attivare i giovani e i meno giovani e rilanciare le attività produttive ed economiche del paese. I luoghi sono tanti e si possono discutere con l'associazione che prima nominato (http://www.paesidipin.... ) per realizzare un progetto che dia ancora più risalto al centro storico, al Castello ed a tutto il paese.

Rebecchi Lorenzo

Sicurezza sulle nostre strade


I residenti di Via Buonarrotti hanno raccolto recentemente le firme non per sporgere le proprie lamentele, ma hanno anche promosso una serie di strumenti per rendere migliore la situazione. Molti si lamentano per l'alta velocità con cui passano le auto e per i frastuoni che in estate sono insopportabili dato che si lascia le finestre aperte. Inoltre la via in oggetto non ha i marciapiedi, per cui temono molto per la propria salute perchè appena si accingono dalla loro abitazione sulla carreggiata non hanno la minima protezione dagli automobilisti indisciplinati. I consigli dei cittadini devono diventare anche nostri. Le loro istanze vanno ascoltate. Qundi i suggerimenti che avanziamo consistono precisamente in questi tre punti:

1. costruzione dei marciapiedi, ove possibile, per proteggere i pedoni;

2. collocazione dei dossi che incentivino gli automobilisti a rallentare la velocità;

3. installazione delle telecamere di sorveglianza per punire coloro che trasgrediscono il codice della strada qualora superino i limiti di velocità.

Le firme sono già state consegnate al sindaco del comune, Arturo Boccara, che ha promesso che esaminerà la questione e i residenti di via Buonarrotti aspettano fiduciosi notizie positive.
Noi nel frattempo su questo passo vogliamo estendere le medesime proposte per via Ticino, via Montegrappa e via Trieste.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421

lunedì 24 novembre 2008

Adesso abbiamo un canale televisivo on line "Galliate Tv"


Cari amici,
il lavoro su Galliate sta andando avanti con molta cura ed impegno. Adesso sono felice di comunicarvi che abbiamo una nostra, seppur piccola, "televisione". Abbiamo aperto infatti una Tv via web e l'abbiamo chiamata "Galliate Tv". Alcuni di voi se ne saranno già accorti.
Infatti manderemo con una certa periodicità in onda dei filmati e dei video che riguarderanno Galliate e non.
Verrà realizzata in via sperimentale e speriamo che il nostro progetto si allarghi a tutto il territorio provinciale. Ringrazio Giuseppe Guarlotti per il suo prezioso lavoro.
Il nostro canale lo potete trovare sul sito internet e sul blog di IdV Galliate (www.italiadeivalori-galliate.com e www.italiadeivalori-galliate.blogspot.com).
Manderemo in onda non solo i nostri filmati ma anche quelli di Antonio Di Pietro e dei nostri parlamentari, in modo da comunicare quali sono le nostre battaglie a livello nazionale a tutti coloro che si connettono con noi.
Dobbiamo sfruttare ogni strumento che ci dà la tecnologia per diffondere le nostre idee ed i nostri obiettivi. Ci stiamo impegnando ad utilizzare questi mezzi per allargare la base e il nostro consenso. Continueremo ad ogni costo essere presenti sul territorio con iniziative e progetti di lunga durata. Lavoreremo per entrare nelle case e nelle famiglie dei nostri cari concittadini con proposte costruttive ed utili.
La Tv via web può essere uno strumento per raggiungere il nostro traguardo. Questo è uno dei nostri compiti che dobbiamo svolgere per intraprendere quel necessario cammino per raggiungere la nostra luce.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421

Riunione IdV Galliate venerdì 28 novembre ore 21,00


Cari amici,
Vi invito alla riunione di venerdì 28 novembre alle ore 21,00 presso
la sede dell'Italia dei Valori - Di Pietro, sezione locale di Galliate, in viale Cavour n. 64/a a Galliate.

L'ordine del giorno sarà il seguente:

1. calendario dei gazebo per prevista per la chiusura della campagna referendaria prevista per il giorno 11 dicembre;
2. organizzazione dell'incontro con il senatore Bugnano previsto per il 13 dicembre a Galliate;
3. iniziative territoriali;
4. varie ed eventuali.

Per l'occasione sono invitati come sempre gli amici grillomani galliatesi per sentire le loro idee e per collaborare sul campo visti i tanti punti in comune. Il medesimo discorso vale per i non galliatesi, qualora vogliano dare un loro sostegno alle nostre battaglie del partito per vincere sul nostro territorio cittadino.
Vi aspetto numerosi.

Rebecchi Lorenzo
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Il sindaco di Novara ha scoperto l'acqua calda


Massimo Giordano, sindaco di Novara, ha confermato l'altro giorno al Corriere di Novara di non voler approvare il bilancio preventivo del 2009 del Comune di Novara come forma di protesta per l'abolizione dell'Ici e sul blocco delle tariffe decisa dal Governo Berlusconi.
Egli ha chiaramente detto che il bilancio rischia di rimanere in rosso per questa entrata mancante per cui tutti i servizi sociali essenziali dovranno per forza essere ridimensionati creando non pochi problemi per i novaresi.
Il primo cittadino ha detto semplicemente quello che sapevano tutti. L'Ici era l'unica imposta con il quale il comune poteva finanziare le proprie attività. Questo l'avevamo detto già a suo tempo in campagna elettorale e adesso ci tocca sentire che proprio gli amici del centro destra non avranno i soldi pagare per i servizi sociali.
In campagna elettorale è facile promettere di togliere le tasse. Il problema è il dopo, cioè fare i conti con la realtà.
Le chiacchiere sono utili al bar, ma in sede istituzionale le lacrime e le scuse non servono.
Adesso per fortuna che non ha addossato le colpe al vecchi governo Prodi, come fanno tutti gli appartenenti all'attuale maggioranza quando non sanno che pesci prendere. Anzi Giordano se le presa con l'esecutivo centrale perchè non ha ancora messo le mani sulla riforma del federalismo fiscale.
Invece di recriminare contro una mossa elettorale e dannosa per il paese, vorrebbero far credere che il federalismo fiscale sia la medicina per tutti i mali.
Credo che al momento dell'abolizione dell'Ici ci dovevano effettuare una riforma a 360 gradi per sanare il vuoto. Invece gli amici leghisti hanno preferito vendere la giustizia, cioè l'impunità, per avere il federalismo fiscale. Parole di Bossi. Hanno praticamente concordato la garanzia assoluta per Berlusconi di non avere più problemi giudiziari per avere quella tanta auspicata autonomia impositiva e finanziaria, per gestirsi da soli i propri soldi che arrivano dal Nord.
Peccato che i nostri soldi per adesso sono andati a pagare ben altro che possa soddisfare gli interessi dei padani. Dobbiamo registrare che prima dell'estate la Lega ha approvato 300 milioni di Euro ad un’azienda pubblica decotta come Alitalia, altri 500 milioni di Euro a Napoli per i rifiuti ed ora 500 milioni di Euro a Roma per i suoi debiti. Lo stesso avverrà per la città di Catania. Non si capisce tuttavia perché per Roma si possa fare e non si possa fare per Venezia o per Torino o per Milano. Lasciamo stare e non entriamo nei dettagli.
Proprie alcune di quelle scelte erano oggetti di attacchi da parte di Massimo Giordano. Non vorrei che invece dietro questa presa di posizione non ci sia invece una scusa per nascondere le reali motivazioni dei buchi di bilancio del Comune di Novara. Non è che forse questo è un solo pretesto per sviare le vere giustificazioni del perchè il bilancio del 2009 sarà per forza in rosso?
Adesso, invece di protestare adesso contro il vostro Governo, abbiate la compiacenza di chiedere scusa ai cittadini che avete ingannato e dite che i vostri avversari avevano chiaramente ragione.
Ma le scuse più importanti fatale a coloro che purtroppo dovranno fare a meno di quei preziosi servizi sociali che servono per arrivare a fine mese e che sono essenziali per la nostra comunità.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
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Il Natale di Libera


Anche quest'anno Libera promuove il progetto "Il Natale 2008" offrendo prodotti di qualità provenienti dalle terre confiscate alla mafia in una elegante confezione natalizia.
Pasta, vino, legumi, olio, farina, passata di pomodoro, miele, pesto di peperoncino ed altro ancora; un mix di prodotti che vengono dalle terre confiscate alle mafie e gestite dalle cooperative sociali impegnate nel progetto Libera Terra.
A queste produzioni di qualità nella legalità, Libera dedica la campagna di promozione e vendita del "Pacco natalizio", proponendo quindi un'altra opportunità per aderire ai principi di cooperazione e legalità che animano i progetti. Attraverso ogni Pacco natalizio venduto si sosterrà un modo diverso di fare economia, un modo concreto per sostenere le cooperative che ogni giorno lavorano nei terreni che un tempo appartenevano alla criminalità organizzata.

Le confezioni dal costo di 30 e 45 euro avranno la seguente composizione:

Scatola trenta euro

Pasta spaghetti
Pasta anelletti
Vino bianco
Passata di pomodori
Pesto di peperoncino
Melanzane sott'olio
Taralli
Ceci lessi

Scatola quarantacinque euro

Pasta spaghetti
Pasta anelletti
Vino bianco
Taralli
Ceci lessi
Passata di pomodoro
Olio
Pesto di peperoncino
Pomodori secchi sott'olio
Ceci lessi
DVD

E' possibile prenotare inviando una mail a lia.laterra@sermais.it entro e non oltre il 26 novembre.
I panieri verrano ritirati il 6 dicembre dalla sede di Torino, per il ritiro verrano date istruzioni nella mail di conferma alle prenotazioni.

Coordinamento provinciale di Novara dell'associazione Libera. Associazioni, nomi e numero contro le mafie

www.liberanovara.net
www.liberapiemonte.it
www.libera.it
novara@libera.it

domenica 23 novembre 2008

Il signor Brunetta predica bene ma razzola male


Cari amici,
mi ricordo quel bellissimo proverbio che è ideale per il nostro Gran Ministro Brunetta: "Chi predica, razzola male".
Il protagonista della soap opera ridicola tutta italiana che vuole colpire i fannulloni sta facendo l'ennesima figuraccia, dopo la sua pubblica dichiarazione di essere un uomo di sinistra. A fornire un pessimo esempio c'è proprio lui, uno che somma due stipendi, quello da parlamentare e quello da ministro, ma il deputato non lo fa perché in Aula non ci viene mai.
Dalla lettura dei dati sulle presenze, si evince, secondo alcuni nostri parlamentari dell'Italia dei Valori, che Brunetta è stato effettivamente presente in Aula in occasione di circa 18 votazioni su 100. Il nostro attivissimo deputato, Francesco Barbato che ha tirato fuori il giochetto di Brunetta, è stato presente nell'83,23% delle votazioni, e non si è mai nascosto dietro l'escamotage della "missione", che ti fa risultare presente al voto in Aula anche se fisicamente non lo sei. Brunetta prende due stipendi, ma uno dei due lavori, per i quali è retribuito, di fatto non lo fa. Inoltre afferma di essere in missione per giustificare l'assenza.
L´unica cosa seria e utile per le casse del nostro paese è quella di dimettersi da parlamentare. Ogni senatore o deputato che ha anche incarichi di governo costa allo Stato oltre 255.000 euro all´anno, e spesso il lavoro da parlamentare non lo fa proprio. Il caro Brunetta, che fa la lotta ai fannulloni, dovrebbe colpire se stesso.
Questo prova quello che io dico da tempo; i veri fannulloni sono i nostri membri della casta che non fanno nulla e costano venti volte di più di quei scansafatiche che esistono nella Pubblica Amministrazione.
Rilanciamo la nostra proposta, promossa già dal senatore Bellisario, di installare i tornelli quando si entra nelle aule e nelle commissioni parlamentari per provare la presenza dei nostri ultraproduttivi parlamentari. Il ministro Brunetta faccia un decreto anche contro di loro se hai coraggio ed è coerente.
Ma la stessa circolare, che fece per i nostri dipendenti pubblici, non può farla per i suoi cari colleghi perchè lui sarebbe il primo che dovrebbe saltare e dall'altra parte rimarrebbero pochi deputati e ministri amici con uno stipendio integro. Lui deve purtroppo rendere conto a quelle persone. Per questi motivi rimarranno sempre degli intoccabili.

Rebecchi Lorenzo
ww.italiadeivalori-galliate.com
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venerdì 21 novembre 2008

E' nato il sito dell'Italia dei Valori Di Pietro di Galliate


Ciao ragazzi,
abbiamo appena aperto da poco un sito ufficiale dell'Italia dei Valori di Galliate (www.italiadeivalori-galliate.com).
Verranno esposte tutte le nostre attività, iniziative, proposte e le foto del nostro gruppo durante le nostre imprese straordinarie.
Troverete i riferimenti dei responsabili del partito a livello locale.
L'obiettivo è quello di costruire per i nostri interlocutori, per i nostri cittadini e per i nostri elettori una piattaforma per avere tutte le informazioni che servono per capire in che direzione andiamo, per conoscere meglio chi siamo e cosa vogliamo.
Sono sempre più convinto che dobbiamo utilizzare gli strumenti tecnologici per diffondere le nostre idee, per promuovere le nostre battaglie in modo da allargare la nostra base e il nostro consenso.
Questi mezzi ci danno la possibilità di raggiungere la periferia, di costruire un dialogo con l'elettore, per conoscere i problemi territoriali, per ascoltare le loro proposte al fine di trasformarle in proposte.
Questo è un altro obiettivo della nascita del sito del partito.
Dobbiamo, in altre parole, essere presenti territorialmente e vicini alla gente. Dobbiamo entrare nelle case delle famiglie con internet con progetti e idee costruttive. Dobbiamo diffondere il più possibile internet perchè è l'unico luogo dove esiste la vera democrazia e dove vige la libertà di informazione.
Qui è possibile informare i cittadini ed esiste l'opportunità di essere informati. Internet permette di avere un'informazione alternativa a quella deviata e ci dà la possibilità di avere le notizie corrette.
Guarda caso Beppe Grillo ha costruito un intero movimento sfruttando al meglio il computer e chi viaggia nella tecnologia ultra moderna sono i nostri primi elettori.
Chi sa cosa avviene veramente in Italia e chi è ben informato, non può che votare l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro perchè noi non raccontiamo frottole.
Noi fondiamo il nostro programma su dati veritieri e non su fatti falsi.
Noi stiamo dalla parte della verità e della giustizia. Non siamo e saremo sempre un'altra cosa.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
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A Galliate 615 firme per dire NO al Lodo Alfano


Cari amici,
sono felice di comunicarvi che a Galliate abbiamo raccolto ben 615 firme su un totale di 4500 firme in tutta la provincia di Novara. Siamo la città dove ne sono state raccolte maggiormente dopo Novara naturalmente.
Sono molto contento del risultato e sono molto orgoglioso del gruppo di persone che hanno dedicato del loro tempo prezioso per un battaglia di civiltà, di democrazia, di libertà e di uguaglianza. Senza di loro non ce l'avrei mai fatta.
La gente ci apprezza ed è contenta del lavoro che conduce Antonio Di Pietro in Parlamento. Viene senza che dobbiamo spiegarle i motivi della nostra battaglia.
Questo ci rincuora e ci riempe di gioia. Siamo sulla giusta strada. Stiamo crescendo perchè il paese ha capito che stiamo facendo semplicemente il nostro lavoro. Facciamo quello che si dovrebbe fare in un paese civile. E' consapevole che difendiamo i diritti dei nostri cittadini.
Questo dimostra che esiste una parte del paese che è contraria alla logica del compromesso morale, che non vuole che i poteri forti ed occulti stiano al centro degli interessi della nazione, che non vuole essere suddita e che non vuole che un gruppo di persone utilizzi le istituzioni per fini privati e per risolvere i problemi personali.
Noi siamo l'unica forza politica credibile per il nostro popolo.
Noi siamo un'altra cosa. Per questo noi continueremo e non ci fermeremo di fronte alle offese ed all'umiliazioni che ci muovono coloro che stanno depredando le nostre risorse pubbliche e le nostre istituzioni.

Rebecchi Lorenzo
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martedì 18 novembre 2008

Riunione 22 novembre alle 16,30 dell'Italia dei Valori Di Pietro


Cari amici,
Vi invito alla riunione di sabato 22 novembre alle ore 16,30 presso la sede dell'Italia dei Valori - Di Pietro in viale Cavour n. 64/a di Galliate.

L'ordine del giorno sarà il seguente:

1. calendario dei gazebo;
2. organizzazione incontro con il senatore Patrizia Bugnano per il 13 dicembre e della cena che seguirà;
3. programma e incontri;
4. iniziative territoriali;
5. varie ed eventuali.

Nel frattempo ricordo a tutti i simpatizzanti di segnalarmi ogni problema che c'è a Galliate e di scrivermi delle proposte che vorreste sviluppare come punto del nostro programma cittadino.
Nell'ultima riunione abbiamo concordato di dare dei compiti, a chi vuole, di sviluppare dei temi che presenteremo a livello cittadino e di pubblicare le nostre proposte sul facebook o sul blog.
Alessandra mi ha fatto un bel progetto per Via Amore. Alberto vuole dare il suo contributo sulla scuola, asili e raccolta differenziata. Giuseppe vuole dare il apporto ai temi ambientali. Vincenzo analizzerà invece gli articoli dei quotidiani locali per sapere i problemi e per fare delle proposta. Sempre il nostro caro Beppe sta aprendo degli straordinarie opportunità di comunicazione. Ci organizzeremo per andare in consiglio comunale per filmare le sedute e per conoscere i problemi.
Per l'occasione sono invitati come sempre gli amici grillomani per sentire le loro idee e per collaborare sul campo visti i tanti punti in comune. Il medesimo discorso vale per i non galliatesi, qualora vogliano dare un loro sostegno alle battaglie del partito.

Vi aspetto numerosi.

Rebecchi Lorenzo

Un vero record: 4.500 firme raccolte in tutta la provincia


Anche nella scorsa settimana si sono raccolte le firme per il referendum abrogativo contro il Lodo Alfano. Il movimento dipietrista era presene in alcuni paesi della provincia, come Novara, Galliate, Arona.
Il coordinamento dell'Italia dei Valori della provincia di Novara è molto soddisfatto degli esiti della raccolta. Sono state raccolte ben 4500 firme circa. E' un bilancio straordinario per essere il primo mese di lavoro. Molte persone vengono di propria spontanea volontà e non c'è nemmeno bisogno di fare propaganda politica. Non serve spiegare il motivo perchè raccogliamo le firme. Questo ci dà enorme gioia perchè vuol dire che l'iniziativa ha colto nel segno. Molti cittadini hanno recepito il messaggio di Antonio Di Pietro e la sua volontà di combattere per la trasparenza contro ogni forma di illegalità e di utilizzo delle istituzioni per fini privati. Siamo la seconda provincia del Piemonte per il numero di raccolta firme dietro solo alla provincia di Torino. Vorremo infine rassicurare ai nostri novaresi che il quorum delle 500.000 è stato abbondantemente superato e che ci stiamo avvicinando al milione.
Il partito dell'Italia dei Valori Di Pietro non si ferma e continua la propria raccolta firme in queste date ed in questi luoghi fino alla fine del mese:
- Lunedì 17 novembre dalle 8,30 alle 13 ci sarà un gazebo ad Oleggio durante il mercato;
- Giovedì 20 novembre dalle 8,00 alle 16 in Piazza Rossari davanti all'Ospedale San Rocco di Galliate;
- Venerdì 21 novembre dalle 8,00 alle 13,00 in piazza Vittorio Veneto a Galliate;
- Sabato 22 novembre dalle 8,00 alle 13,00 in viale Dante Alighieri durante il mercato a Novara;
- Sabato 22 novembre dalle 15,00 alle 19,00 in corso Repubblica di fronte alla banca Unicredit ad Arona;
- Domenica 23 novembre dalle 15,00 alle 19,00 all'Angolo delle Ore a Novara;
- Domenica 23 novembre dalle 15,00 alle 19,00 in Corso Repubblica di fronte alla Banca Unicredit di Arona;
- Martedì 25 novembre dalle 8,00 alle 13,00 durante il mercato a Cerano;
- Sabato 29 novembre dalle 15,00 alle 20 durante il mercato in via Miglio a Bellinzago;

Chi fosse interessato alle nostre iniziative o voglia darci una mano per raccogliere le firme mi può contattare in qualsiasi momento.
Il nostro operato continua per dare a tutti la possibilità di aderire all'iniziativa e per esprimere il proprio dissenso verso una legge ampiamente incostituzionale e vergognosa.

Rebecchi Lorenzo
347-0900421

lunedì 17 novembre 2008

Addio attestato di certificazione energetica?


Ciao ragazzi,
vi mando questo link informativo (http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=13227&iDCat=27) perchè vi vorrei illustrare un fatto molto importante, penso noto solo a tecnici del settore che mi è stato segnalato da un amico e che mi sembra corretto farvi presente.
Il governo Prodi aveva imposto un obbligo con i decreti relativi al risparmio energetico, imponendo che, man mano (prima gli edifici con dimensione superiore a 1000 mq e poi via via tutti gli altri), tutte le abitazioni che dovevano essere vendute o affittate possedessero l’attestato di certificazione energetica e che tale atto fosse riportato nella documentazione contrattuale di vendita o di affitto. Questo permetterebbe al fruitore (chi acquista o chi affitta) di sapere a priori cosa andrà a spendere a livello energetico acquistando o affittando tale edificio. La certificazione permette quindi, al di là delle caratteristiche dell’edificio, di conoscere il livello di costo per il mantenimento dello stesso. Il governo Berlusconi ha avuto la brillante idea di eliminare, con la legge 133/2008, tale obbligo e adesso, come avviene per altri migliaia di provvedimenti del berlusca, l’unione europea vuole vederci chiaro, anche perchè l’Italia aveva imposto questo obbligo per uniformarsi ad una norma europea ( direttiva 91/2002) che in questo modo sarebbe disattesa. Ovviamente l'attuale maggioranza l’ha pensata bene, cioè non ha impedito l’obbligo di redigere il certificato, ha solo impedito che fosse obbligatorio allegarlo ai contratti: conseguenza di ciò è che se prima uno voleva vendere la sua abitazione, andava dal notaio che gli diceva che non si poteva fare niente se non aveva il certificato, adesso gli dice: “devi fare il certificato ma noi possiamo procedere alla vendita comunque”. Quindi nessuno farà i certificati e chi acquista o chi affitta, come sempre, non sarà tutelato. Inoltre il problema è ben più grave poichè in questo modo non è possibile monitorare il livello di dispersione energetica degli edifici esistenti e quindi non è possibile prevedere anche le lavorazioni necessarie a migliorare le caratteristiche degli edifici stessi.
Siamo di fronte ad una bella figuraccia di dimensione "europea".

Rebecchi Lorenzo

Date e luoghi della raccolta firme per il referendum abrogativo della legge c.d. Lodo Alfano


Ciao ragazzi,
vi mando l'elenco aggiornato di tutti i gazebo e degli appuntamenti del partito fino a fine mese in provincia di Novara:

- Lunedì 17 novembre dalle 8,30 alle 13 ci sarà un gazebo ad Oleggio durante il mercato;

- Giovedì 20 novembre dalle 8,00 alle 16 in Piazza Rossari davanti all'Ospedale San Rocco di Galliate;

- Venerdì 21 novembre dalle 8,00 alle 13,00 in piazza Vittorio Veneto a Galliate;

- Sabato 22 novembre dalle 8,00 alle 13,00 in viale Dante Alighieri durante il mercato a Novara;

- Sabato 22 novembre dalle 15,00 alle 19,00 in corso Repubblica di fronte alla banca Unicredit ad Arona;

- Domenica 23 novembre dalle 15,00 alle 19,00 all'Angolo delle Ore a Novara;

- Domenica 23 novembre dalle 15,00 alle 19,00 in Corso Repubblica di fronte alla Banca Unicredit di Arona;

- Martedì 25 novembre dalle 8,00 alle 13,00 durante il mercato a Cerano;

- Sabato 29 novembre dalle 15,00 alle 20 durante il mercato in via Miglio a Bellinzago;

- Domenica 13 dicembre alle 17,00, vi confermo che il sen. Bugnano verrà a trovarci a Galliate in viale Cavour n. 64/a presso la sede del partito.
Verrà per ringraziarci per il lavoro svolto per i referendum per abrogare il Lodo Alfano, per farci gli auguri di Natale e ci relazionerà sul delicato momento politico, per illustrarci cosa vuole e cosa farà il partito al livello nazionale e locale.

Chi vuole darci la disponibilità per darci un aiuto in queste giornate è il benvenuto e mi contatti via e-mail o al mio numero di cellulare.

Rebecchi Lorenzo
lorenzo_rebecchi@yahoo.it
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domenica 16 novembre 2008

Enorme soddisfazione per il dibattito sui giovani


Cari amici,
come sapete ieri c'è stato un dibattito sui giovani intitolato: "Giovani: tra presente e futuro". Sono stati invitati rappresentanti giovanili del centro sinistra e del centro destra. La discussione voleva approfondire le tematiche che al momento interessano le nuove generazioni. Dall'altra parte si voleva anche illustrare quali sono invece le preoccupazioni che le attanagliano. L'obiettivo è quello di riuscire a dialogare tra i tanti giovani, nonostante le forti divisioni tra le nostre dirigenze. E' anche ora però che noi cominciamo a prenderci i nostri spazi. Dobbiamo avere il coraggio di cominciare a sfondare i paletti che ci mettono dall'alto e dobbiamo dimostrare che anche noi abbiamo le nostre capacità.
Sono stato molto soddisfatto. C'erano venti persone. Se pensiamo che molti nostri simpatizzanti erano impegnati a Novara ed Arona per la campagna referendaria, ciò dimostra che siamo sulla giusta strada e che il risultato è stato ottimo.
Abbiamo filmato l'incontro; c'è stato un forte interesse e ci sono stati anche momenti di discussione. Metterò a vostra disposizione il video su questo blog.
Il problema che però è emerso in modo impressionante è il precariato. Esso costituisce una grave piaga della nostra società. E' una nuova forma di schiavitù psicologica e di sfruttamento che mi preoccupa tantissimo.
L'ho vissuta sulla mia pelle e so cosa vuol dire. Mi diranno che noi ai nostri tempi avevamo problemi peggiori. Allora iniziate a provare voi questa situazione con moglie e figli a carico. Dopo ne riparliamo.

Rebecchi Lorenzo

venerdì 14 novembre 2008

Il senatore Patrizia Bugnano sarà a Galliate il 13 dicembre


Cari amici,
oggi ho avuto la conferma dall'amica, senatore Patrizia Bugnano dell'Italia dei Valori Di Pietro, del suo arrivo qui a Galliate per il 13 dicembre alle 16,30 nella nostra sede in via Cavour n. 64/a.
E' un fatto importante. Dimostra la sua straordinaria disponibilità verso i cittadini. La nostra dirigenza è altamente qualificata e competente. Vuole essere più vicina al territorio. Ascoltare la gente e dialogare con la periferia.
Vuole raccogliere il malcontento verso l'azione di governo e trasformare le istanze dei cittadini in proposte da presentare a nelle sedi istituzionali.
Il senatore Patrizia Bugnano sarà Galliate per fare i ringraziamenti per lo straordinario risultato della raccolta firme in provincia di Novara. Esprimerà il punto di vista del partito sulle grandi tematiche generali. Toccherà tutti gli argomenti che sono i nostri cavalli di battaglia e poi farà il punto della situazione sia livello nazionale che quello locale. Mi ha chiesto anche di illustrare i suoi progetti di legge già presentati al Senato. Non mancheranno infine gli auguri di buon Natale ai galliatesi ed ai militanti.
Poi verrà data la parola al pubblico per fare delle domande specifiche.
Si discuterà della strategia da attuare per far vincere i nostri ideali. Quindi si elencheranno tutti gli obiettivi che si prefiggerà il partito per poter trionfare alle prossime elezione amministrative.
Il partito deve essere presente il più possibile sul territorio e questo è l'occasione giusta.
Il nostro obiettivo è quello di entrare in Consiglio Comunale a Galliate per rappresentare i nostri cittadini. Credetemi: rappresentare i nostri elettori a nome dell'Italia dei Valori Di Pietro è una straordinaria opportunità ed un grande onore.
Non dimentichiamolo.

Rebecchi Lorenzo

140 firme per chiedere più sicurezza in via Buonarroti


Molti galliatesi hanno aderito alla petizione avente lo scopo di migliorare la sicurezza, di tutelare l’incolumità fisica, di difendere la quiete e la tranquillità pubblica nella via Buonarroti.
Con questa iniziativa hanno semplicemente chiesto alla Amministrazione cittadina di prendere le iniziative in merito e di propria competenza per proteggere i cittadini dai disturbi e dai rischi alla propria vita. Infatti ormai la via Buonarroti è una carreggiata di forte passaggio dopo le recenti costruzioni. Le firme sono state molte numerose e gli organizzatori hanno raccolto 140 adesioni. Tra i promotori dell'iniziativa c'è anche il sottoscritto che ha dato un proprio contributo alla riuscita dell'operazione. Credo che sia un ottimo risultato. Molti che hanno sottoscritto sanno che c'è l'ausilio dell'Italia dei Valori.
I residenti hanno raccolto le firme non solo per sporgere le proprie lamentele, ma hanno anche promosso una serie di strumenti per rendere migliore la situazione. Molti si lamentano per l'alta velocità con cui passano le auto e per i frastuoni che in estate sono insopportabili dato che si lascia le finestre aperte. Inoltre la via in oggetto non ha i marciapiedi, per cui temono molto per la propria salute perchè appena si accingono dalla loro abitazione sulla carreggiata non hanno la minima protezione dagli automobilisti indisciplinati. I suggerimenti che avanzano al primo cittadino consistono precisamente in questi tre punti:
costruzione dei marciapiedi, ove possibile, per proteggere i pedoni;
collocazione dei dossi che incentivino gli automobilisti a rallentare la velocità;
installazione delle telecamere di sorveglianza per punire coloro che trasgrediscono il codice della strada qualora superino i limiti di velocità.
Le firme sono già state consegnate al sindaco del comune, Arturo Boccara, che ha promesso che esaminerà la questione e i residenti di via Buonarroti aspettano fiduciosi notizie positive.

Rebecchi Lorenzo

Appuntamenti ed incontri dell'Italia dei Valori Di Pietro


Ciao ragazzi,
vi mando l'elenco di tutti i gazebo e degli appuntamenti del partito fino a fine mese in provincia di Novara.

- Sabato 15 novembre alle 16,30 ci sarà il dibattito "Giovani tra presente e futuro" a Galliate presso la sede dell'Italia dei Valori in via Cavour n. 64/a, con la partecipazione dei rappresentanti dei movimenti giovanili del centro sinistra e per noi ci sarà Ciro Annunziata e Rebecchi Lorenzo come moderatore.

- Sabato 15 novembre dalle 8,00 alle 20,00 ci sarà il gazebo davanti all'Angolo delle Ore a Novara.

- Domenica 16 novembre ci sarà il gazebo a Galliate in viale Beato Quagliotti dalle 8 alle 13.

- Domenica 16 novembre dalle 8 alle 20 circa ci sarà il gazebo davanti all'Angolo delle Ore a Novara;

- Lunedì 17 novembre dalle 8,30 alle 13 ci sarà un gazebo ad Oleggio durante il mercato.

- Giovedì 20 novembre dalle 8,00 alle 16 in Piazza Rossari davanti all'Ospedale San Rocco di Galliate.

- Venerdì 21 novembre dalle 8,00 alle 13,00 in piazza Vittorio Veneto a Galliate

- Giovedì 27 novembre dalle 8,00 alle 13,00 durante il mercato a Cerano.

- Sabato 29 novembre dalle 15,00 alle 20 durante il mercato in via Vescovo Bovio a Bellinzago.

- Domenica 13 dicembre alle 17,00, vi darò la conferma, il sen. Bugnano verrà a trovarci a Galliate in viale Cavour n. 64/a presso la sede del partito.
Verrà per ringraziarci per il lavoro svolto per i referendum per abrogare il Lodo Alfano, per farci gli auguri di Natale e ci relazionerà sul delicato momento politico, per illustrarci cosa vuole e cosa farà il partito al livello nazionale e locale.

Chi vuole darci la disponibilità per darci un aiuto in queste giornate è il benvenuto e mi contatti via e-mail o al mio numero di cellulare.

Rebecchi Lorenzo
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giovedì 13 novembre 2008

Le bugie del progetto di legge contro la prostituzione del Ministro Carfagna


Non è vero che per effetto del Decreto Carfagna il racket si sta spostando all'estero e se, davvero, comunque si stesse spostando dall'Italia verso in altri paesi europei, vorrebbe comunque dire che non si è risolto un bel niente: da sempre il traffico usa l'Europa intera per far arrivare e mettere in circolazione le proprie vittime, spostandole da un paese all'altro a seconda di quel che le contingenze impongono; la maggior parte delle ragazze che si trovano in Italia, sono passate attraverso Londra, la Francia, la Spagna e altri paesi sono diventati, via via, zona di arrivo o di smistamento o di riciclaggio. Spostare le vittime da una zona all'altra, da una città all'altra o da uno stato all'altro non risolve l'emergenza umanitaria che le riguarda le prostitute ricattate ed obbligate a questo mestiere.
Non è affatto vero che l'articolo 18 della legge che protegge le prostitute ha dato buoni frutti: chi si è applicato ad attuarlo ha fatto il possibile, ma quella era un'arma spuntata e se dopo tanti anni di applicazione, la situazione non è migliorata, tutti dovrebbero avvedersi che bisognava e bisogna modificarlo.
Per effetto del decreto Carfagna le vittime sono sempre più vittime, sfruttate in luoghi chiusi nei quali nessuno (operatori, volontari, forze dell'ordine, preti) può più raggiungerle per assicurar loro interventi di riduzione del danno o vie di uscite.
Non è vero che, comunque, prostituirsi o esser sfruttate in luoghi chiusi sia meglio che esserlo in luoghi aperti: le violenze si consumano ovunque, ma dai luoghi chiusi nessuna può fuggire e le violenze più terribili, quelle che comprendono anche l'omicidio, nascono proprio dove non c'è via di fuga.
Le donne italiane denunciano che tra le mura domestiche si consumano efferate violenze; come mai nessuno le denuncia, come mai si pensa addirittura che invece sarebbero oggetto di denuncia le violenze subite da donne sfruttate e clandestine nei luoghi chiusi, se nessuno denuncia neppure le violenze contro le donne italiane?.
Nel frattempo, per timore di essere arrestate le ragazze clandestine fuggono alla vista della Polizia e finiscono travolte da auto in corsa che neppure si fermano a prestare soccorso; botte e omicidi nascono per effetto di un clima di impunità dovuto al silenzio dei media. Si scende in piazza per una discriminazione o una violenza e una offesa razzista, ma si tace sui sempre più numerosi omicidi di ragazze trafficate più di dieci solo da Pasqua a Ferragosto, tre a Bari in strada in poche settimane, due a Napoli in pochi giorni.
Le ex vittime avranno sempre una possibilità di avvicinare le loro più sfortunate sorelle ancora trafficate, ma i pericoli da affrontare sono troppi.
Si prevedono delle multe per i clienti senza però risolvere il problema.
E' indispensabile attuare iniziative che favoriscano l'intervento di ex vittime o, comunque, di operatrici pari o, comunque, di connazionali delle ragazze trafficate; ed è indispensabile anche attuare immediatamente progetti che riguardino i clienti che spesso assistono la prostituta ad uscire dalla tratta.
A Cremona è finito il processo contro i trafficanti: condanne esemplari, ma la maggior parte dei condannati ha ottenuto gli arresti domiciliari. Non si dica allora che contro i trafficanti la legge c'è ed è dura. Con quale coraggio le ragazze dovrebbero denunciare i trafficanti e le maman che restano ben presto liberi?
Non è vero, infine, che il Decreto Carfagna abbia comunque evidenziato l'urgenza di affrontare il problema, poiché invece, ha innescato il vergognoso tentativo di dimostrare che si combattono le prostitute in strada per salvare le schiave: tratta e prostituzione sono due cose diverse, connesse per certi versi, ma diverse.
Inoltre lezioni di moralità dalla Carfagna si questo fronte non ne prendiamo.
Proprio lei che del suo corpo ne ha fatto una questione di denaro, mentre queste ragazze vanno per strada perchè obbligate e sotto ricatto.
La Carfagna pensi ai veri problemi delle donne. Quindi risolva il suo di problema. Lei è già un problema.

Rebecchi Lorenzo

mercoledì 12 novembre 2008

E' nato su facebook il gruppo di Italia dei Valori Novara e Provincia


Cari amici,
Sono molto contento di comunicarvi che adesso saremo su Facebook come gruppo provinciale Idv. Dapprima abbiamo fondato il gruppo del partito Idv galliatese. Ora abbiamo avuto l'autorizzazione dalla segreteria provinciale per aprirne un altro come Idv provincia di Novara.
Facebook sta dilagando in particolare tra i giovani.
Siamo il primo partito a livello provinciale che ha aperto un gruppo su questo sito.
Sono molto soddisfatto. Sono dell'idea che dobbiamo sfruttare tutti gli strumenti tecnologici per dialogare, per comunicare, per sviluppare il partito territorialmente, per stabilire una strategia e per diffondere maggiormente le nostre idee.
Con questo sistema possiamo trovare nuove leve, conoscere i nostri elettori, discutere di programmi, di obiettivi ma possiamo raccogliere anche le proposte dei nostri sostenitori. Non dimenticate che internet è l'unico vero luogo dove c'è libertà e democrazia. Con l'informazione deviata e parziale che ci occulta o che contorce la realtà, internet diventa un mezzo prezioso per fare attività politica, per tenere rapporti con i cittadini e per far conoscere i nostri progetti e le nostre idee per salvare l'Italia
Può essere un modo per tenere un rapporto con ci sta vicino a noi e con chi vuole partecipare attivamente alle nostre iniziative.
Gli amministratori saranno Lorenzo Gussoni, Renzo Tognetti e io. Renzo avrà il diritto e dovere di controllare cosa scriviamo e chiedere l'eliminazione di quello che è strategicamente errato o che va contro i nostri principi.
Tra poco arriverà il nostro invito ad iscriversi al nostro nuovissimo gruppo su Facebook. Accettate se volete oppure ignorate.

Rebecchi Lorenzo
3470900421

140 firme per chiedere più sicurezza in via Buonarroti


Molti galliatesi hanno aderito alla petizione avente lo scopo di migliorare la sicurezza, di tutelare l’incolumità fisica, di difendere la quiete e la tranquillità pubblica nella via Buonarroti.
Con questa iniziativa hanno semplicemente chiesto alla Amministrazione cittadina di prendere le iniziative in merito e di propria competenza per proteggere i cittadini dai disturbi e dai rischi alla propria vita. Infatti ormai la via Buonarroti è una carreggiata di forte passaggio dopo le recenti costruzioni. Le firme sono state molte numerose e gli organizzatori hanno raccolto 140 adesioni. Tra i promotori dell'iniziativa c'è Rebecchi Lorenzo, segretario cittadino dell'Italia dei Valori che ha dato un proprio contributo alla riuscita dell'operazione.
I residenti hanno raccolto le firme non solo per sporgere le proprie lamentele, ma hanno anche promosso una serie di strumenti per rendere migliore la situazione. Molti si lamentano per l'alta velocità con cui passano le auto e per i frastuoni che in estate sono insopportabili dato che si lascia le finestre aperte. Inoltre la via in oggetto non ha i marciapiedi, per cui temono molto per la propria salute perchè appena si accingono dalla loro abitazione sulla carreggiata non hanno la minima protezione dagli automobilisti indisciplinati. I suggerimenti che avanzano al primo cittadino consistono precisamente in questi tre punti:
costruzione dei marciapiedi, ove possibile, per proteggere i pedoni;
collocazione dei dossi che incentivino gli automobilisti a rallentare la velocità;
installazione delle telecamere di sorveglianza per punire coloro che trasgrediscono il codice della strada qualora superino i limiti di velocità.
Le firme sono già state consegnate al sindaco del comune, Arturo Boccara, che ha promesso che esaminerà la questione e i residenti di via Buonarroti aspettano fiduciosi notizie positive.
Noi proporremo di estendere le medesime proposte anche per via Montegrappa, via Varallino e via Trieste.

Rebecchi Lorenzo
segretario cittadino Idv Galliate
3470900421

lunedì 10 novembre 2008

Galliate, sabato 15 novembre ore 15,00: riunione dell'Italia dei Valori Di Pietro


Cari amici,
Vi invito alla riunione di sabato 15 novembre alle ore 15,00 presso la sede dell'Italia dei Valori - Di Pietro in viale Cavour n. 64/a di Galliate.

L'ordine del giorno sarà il seguente:

1. calendario dei gazebo;
2. analisi della trasferta a Torino per incontrare Di Pietro del giorno 8 di novembre;
3. programma e incontri;
4. iniziative territoriali;
5. varie ed eventuali.

Nel frattempo ricordo a tutti i simpatizzanti di segnalarmi ogni problema che c'è a Galliate e di scrivermi delle proposte che vorreste sviluppare come punto del nostro programma cittadino.
Nell'ultima riunione abbiamo concordato di dare dei compiti, a chi vuole, di sviluppare dei temi che presenteremo a livello cittadino e di pubblicare le nostre proposte sul facebook o sul blog.
Alberto Balossini vuole dare il suo contributo sulla scuola, asili e raccolta differenziata. Giuseppe Guarlotti vuole dare il apporto ai temi ambientali. Lo stesso lo chiederei a Lorella. Ci organizzeremo per andare in consiglio comunale per filmare le sedute e per conoscere i problemi. Continueremo ad organizzarci meglio per organizzare altri incontri evitando gli errori dell'ultima volta.
Vi ricordo che dopo la nostra riunione ci sarà alle 16,30 un dibattito dal titolo "Giovani tra presente e futuro" e sono stati invitati dei giovani di diverse forze politiche.
Tenterò di organizzare un incontro con il sen. Bugnano, con Pino Masciari e con Pino Arlacchi ed altri in materia di mutui e sicurezza sul lavoro.
Vi comunico che non abbiamo avuto alcun permesso dalla Bennet. Pubblicherò sul blog e su facebook le prossime date dei gazebo che le approveremo la prossima settimana.
Per l'occasione sono invitati come sempre gli amici grillomani per sentire le loro idee e per collaborare sul campo visti i tanti punti in comune.

Vi aspetto numerosi.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.blogspot.com
347-0900421

Sono sempre più convinto che siamo sulla giusta strada



Cari amici,
Sabato sono stato a Torino per ascoltare Marco Travaglio e Antonio Di Pietro. Con me c'erano molti amici di Galliate e Novara. E' stata una giornata emozionante. Mi ha fatto molto piacere vedervi. C'era molta gente in Piazza Vittorio Veneto.
Lascio questa bella città con la convinzione che siamo sempre sulla strada giusta.
Travaglio ha dimostrato una cosa molto semplice: di essere un giornalista vero, libero e che fa chiaramente suo dovere. Ha parlato di fatti e soltanto di fatti. Ha detto come stanno le cose in materia di giustizia ed ha illustrato lo stato dell'informazione.
Secondo lui, i periodi migliori sono quelli in cui ci sono stati i conflitti tra politica e giustizia, perchè vuol dire che ci sono magistrati che fanno il loro dovere, che scoprono i trucchi e i furbetti.
Gli unici momenti della storia d'Italia in cui non c'erano politici che infangavano l'onore dei magistrati erano solo quando non esisteva la mafia, o meglio non si voleva dire che esisteva. Infatti la classe dirigente era totalmente impunita e non veniva mai toccata, ciò accadeva negli anni '50 e 60.
L'azione penale è obbligatoria e va esercitata indipendentemente da chi abbiamo di fronte. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, al di là della carica che copriamo.
Ha parlato delle magagne in materia di giustizia come la riforma dell'art. 513 del codice penale che grazie a quella legge abbiamo lasciato colpevoli liberi di andare in giro a dire che non hanno mai rubato, mentre c'erano delle testimonianze che provavano gravi fatti di reato contro la pubblica amministrazione.
Come se non bastasse quella legge dichiarata incostituzionale è stata riportata nelle aule parlamentari per farla passare come legge costituzionale per riformare l'art. 111 della Costituzione. Fu approvata sia a destra che a sinistra, senza alcuna distinzione. Tra i tanti autori che si vantano di questo successo ci fu l'avv. Frigo, appena nominato giudice della Corte Costituzionale. Questa riforma ha portato altri rischi al punto che Travaglio l'ha definita come criminogena, perchè poteva agevolare altri reati ed altre forme di corruzione. Chi non andava a testimoniare poteva ricattare i politici perchè non erano obbligati a parlare e ripetere le vecchie accuse. Potevano chiedere qualunque cosa per concedere un'assoluzione scontata al caro politico, anche caro vecchio amico di tanti affari.
Antonio Di Pietro ha parlato poi di come una vera democrazia dovrebbe avere almeno tre requisiti fondamentali: un parlamento indipendente, libero ed espressione del popolo e non dei partiti, un'informazione libera ed una giustizia efficiente.
Oggi sappiamo che sono le segreterie dei partiti che scelgono chi deve essere nominato in Parlamento. L'eliminazione della preferenza è quello che impedisce agli elettori di scegliere chi sia il proprio rappresentante per le proprie qualità e per sue capacità.
Inoltre sono in atto delle procedure di emanazione delle leggi ai limiti della legalità costituzionale che impediscono al Parlamento un'attenta analisi ed una vera discussione. Leggi delega senza criteri e limiti per il governo; decreti legge senza urgenza e riforma dei regolamenti parlamentari che non dà possibilità di vagliare e di far scegliere ai deputati e senatori cosa chiedere per migliorare la proposta legislativa.
L'informazione è occupata dai partiti nella Rai, adesso però è sotto il controllo dei partiti di maggioranza e del Presidente del Consiglio. Quella commerciale è di proprietà del sig. Berlusconi o comunque sempre a lui riconducibile o in mano ai suoi prestanome. Le notizie che ne vengono fuori sono controllate e bloccate dai dirigenti della Rai nominati dai partiti e dai sottomessi di Berlusconi. In questo modo non escono le notizie "scomode". Si cerca solo di far vedere che l'Italia governata da Berlusconi è vicino all'Europa, vicino ai bisogno del paese, che la sicurezza funzione, che i rifiuti a Napoli sono spariti, che le tasse saranno abbassate ecc. Mentre non si parla di certe condizioni in cui vive il paese e non si parla dei problemi che attanaglio i cittadini.
Tutto questo impedisce all'elettore di avere le informazioni corrette per farsi un'idea e per effettuare una scelta consapevole nella cabina elettorale.
Infine la giustizia. Se fosse efficiente potremmo anche essere contenti perchè sapremmo che chi fa il furbo la paga sempre. Invece è tutto il contrario. Si continua ad emanare riforme che la fermano e che la bloccano. La continua riduzione delle spese in materia che non fanno altro che rendere la vita impossibile nei Tribunali che sono senza stampante, senza fotocopiatrice, senza benzina per permettere gli spostamenti dei giudici.
C'è solo spazio per parlare del norme che servono per garantire l'impunità della classe dirigente. Non c'è spazio per rendere i processi più rapidi e per dare gli strumenti alla magistratura per accertare la verità del fatti.
Chi denuncia i criminali vive un vita infernale e chi combatte la mafia vive praticamente internato, come capita rispettivamente a Pino Masciari ed ai magistrati in prima linea come Palermo.
Il paese sta vivendo un periodo di paralisi totale ma che non viene mai citato in Parlamento, nei telegiornali e in più abbiamo una giustizia sempre non all'altezza del proprio compito.
Continua l'antipolitica di chi usa le istituzioni per farsi i fatti propri. Continuano ad essere protagonisti i "predatori delle istituzioni".
La prescrizione diventa la regola e l'impunità è una normalità.
Come dice Di Pietro c'è però una parte del paese che non accetta il sopruso, l'ingiustizia, la prevaricazione, che non vuole essere suddito, che vuole essere protagonista per il bene del paese, che non vuole lasciare una mafia a dettare le condizioni di vita dei nostri cittadini e che non vuole che si mantengano i privilegi per la Casta.
C'è molta gente che vuole avere le stesse possibilità di sta al governo e che non starà mai al gioco del compromesso morale.
C'è ancora qualcuno che vuole sentire quel fresco profumo di libertà.
Per questo continueremo a raccogliere le firme e per questo sono sempre più convinto che siamo sulla giusta strada.
Per favorire venite con noi. Il fatto di sottoscrivere il referendum del Lodo Alfano potrebbe essere il primo passo per intraprendere il cammino verso la nostra luce.

Rebecchi Lorenzo

sabato 8 novembre 2008

Salviamo i diritti all'integrazione e allo studio dei cittadini diversamente abili


"On. Presidente della Repubblica,
Onorevoli Presidenti di Camera e Senato,
Ministro dell'Istruzione, on. Gelmini,

chiediamo

LA REINTEGRAZIONE DEI DIRITTI ALLO STUDIO, ALLA DIGNITA' DELLA PERSONA, ALL'INTEGRAZIONE, AD UNA AUTENTICA OTTIMIZZAZIONE DELLE POTENZIALITA' RESIDUE DEGLI ALUNNI E STUDENTI DISABILI DI TUTTA ITALIA.

Infatti, a causa di una normativa farraginosa, astrusa, ma soprattutto incostituzionale, in quanto difforme da principi sanciti dalla Costituzione, bambini e ragazzi diversamente abili, con certificazione di handicap in situazione di gravità ex art. 3, 3° comma legge 104/1992, nell'anno scolastico 2008/2009 sono rimasti - al contrario dello scorso anno - privi di insegnante di sostegno con rapporto 1:1 ; infatti le ore di sostegno sono state incredibilmente ridotte a poche ore settimanali.

Tutto ciò provoca ingenti problemi, disagi ed emarginazione agli studenti disabili, nonché disorganizzazione e confusione nella gestione delle classi.
Certo questa non è una scuola moderna e civile, né una scuola che promuove il diritto all'istruzione ed il diritto di uguaglianza di tutti gli studenti!!!
I genitori di questi ragazzi portatori di handicap sono disperati e tutti noi cittadini non riusciamo a comprendere come ciò sia potuto accadere.

È veramente triste ed amaro constatare che proprio nel 2008, in cui si celebra il 60° anniversario della nostra Costituzione e della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, nelle scuole italiane si segnali la violazione di un concreto diritto allo studio, all'integrazione, alla riabilitazione dei disabili, alla valorizzazione di quelle loro capacità residue, che se non trattate adeguatamente, corrono il rischio di causare serie ed irreversibili involuzioni.

Tutto è partito dalla legge n.244 dicembre 2007, (meglio nota come finanziaria per il 2008) e confermata dalla finanziaria 2009, che, nell'applicare un mero criterio numerico (1 insegnante di sostegno per ogni 2 disabili a prescindere dalla loro gravità) vuole e, di fatto, uniforma tale rapporto ½ su tutto il territorio nazionale dimenticando la specificità ed il bisogno formativo legato alla certificazione di ciascun alunno diversamente abile; tutto ciò comporta che in tante regioni, ove il rapporto è diverso da quello previsto nella finanziaria 2008, si è avuta una notevole contrazione di organico di sostegno, con gravissime conseguenze.

Ma i diritti fondamentali della personalità, di uguaglianza e solidarietà sociale, sanciti dalla nostra Costituzione, non li può sopprimere nessuna legge ordinaria. Il diritto allo studio dei disabili non si può ridurre ad una arida e squallida formula matematica che non tiene conto delle vere e concrete esigenze degli studenti portatori di handicap gravi.

È proprio per questo che viene lanciato un appello a codeste Onorevoli Autorità, affinché si provveda con urgenza, in maniera fattiva, a ridare dignità agli studenti diversamente abili, che al momento si trovano espropriati dall'esercizio di diritti fondamentali, inviolabili ed imprescindibili, costituzionalmente garantiti".

Per aderire scrivi a sos@osservatoriosullalegalita.org
indicando nell'oggetto
ADESIONE AD APPELLO RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI
e firmando la mail con nome, cognome, professione, provincia.

Rebecchi Lorenzo

mercoledì 5 novembre 2008

Il ritorno del Venerabile Licio, anzi dell'Invulnerabile Silvio



Qualche giorno fa aavete visto che su Oden Tv c'è stato un programma sul Venerabile, leader della loggia massonica P2 (propaganda due).
E' incredibile che un personaggio simile gli sia stato dedicato addirittura un programma.
E' sconcertante che un pluripregiudicato con più di una sentenza di condanna definitiva possa andare in televisione e dire quello che avete sentito tutti.
L'inverosimile si è raggiunto quando ha parlato di rischio di terrorismo e di Berlusconi.
Il rischio di terrorismo delle Brigate Rosse sussiste in quanto la gente sta diventando più povera e più arrabbiata. ha scoperto l'America, ha scoperto che l'insicurezza e la criminalità trova il suo primo seme di vita proprio nella povertà e nella disoccupazione. Adesso vorrebbe magari utilizzare sistemi forti per costringere ad accettare questa situazione o vogliamo dare più opportunità alla nostra gente? Non è sufficiente la misera vita che facciamo tutti giorni tra aumento di bollette, mutui e burocrazia?
Il punto peggiore è arrivato quando ha espresso le sue lodi e la sua stima verso Berlusconi.
E' chiaro ormai che il progetto di Rinascita democratica adesso ha cambiato forma ma non la sostanza.
Prima di chiamava si studiava e ci si preparava nelle aule delle loggie massoniche in privato, il nome della loggia era P2 e il capo indiscusso era Licio Gelli, ma adesso è tutto alla luce del sole.
Perchè le stesse cose si fanno nelle sedi di partito o nelle sedi istituzionali, si chiama Partito delle Libertà e il leader è Silvio Berlusconi.
In altre parole il progetto è ancora in piedi.
Se ci fate caso gli stessi concetti ed i medesimi preparativi di allora si stanno attuando adesso.
Pensateci. L'obiettivo della P2 era il blocco e il controllo dei mass media, il controllo dell'alta finanza e dell'industria nazionale, il controllo dell'operato della magistratura e l'inserimento di tutti gli uomini più fidati nei posti chiavi della pubblica amministrazione per il controllo del potere per fini prettamente privati e non istituzionali. Svuotare il Parlamento di conpiti e contenuti, sottomeettendolo al potere del governo che deve ligio al programma d "Rinascita democratica".
Il tutto condito da una propaganda ferrea e incessante, da una disinformazione totale per ingannare gli elettori e quindi per controllare i voti. Non si vuole instaurare una dittatura di tipo militare, ma creare uno stato democratico autoritario e svuotare di contenuti la Costituzione e non rendere effettive le libertà. In poche parole si voleva lasciare carta straccia la Costituzione e dare una parvenza di democrazia anche se chi governava dovevano essere gli stessi uomini o partiti e far credere ai cittadini che c'era una vera libertà di scelta annebbiando la mente della gente con un'informazione totalmente distorta e deviata.

E' praticamente quello che vuole e che sta facendo Silvio Berlusconi con la sua dittatura "dolce".
Vuole fermare la magistratura, bloccare l'informazione, gestire le banche, divorare l'industria pubblica e controllare quella privata di interesse nazionale tutto per soddisfare l'esigenze personali, familiari, di amicizie pericolose e per dare spazio e tranquillità alle organizzazioni criminali.

Tutto era preventivato e forse era già tutto calcolato. La dittatura dolce è veramente solo agli inizi. Il peggio deve ancora arrivare. Noi non lo possiamo permettere. Per questo esiste l'Italia dei Valori. Infatti Di Pietro aveva già parlato di ritorno della P2 e di un altro dato di fatto: ormai è in atto una dittatura dolce.

Rebecchi Lorenzo