I fatti ci danno ragione. Sono mesi che esprimiamo la nostra
valutazione sul lavoro dell’Amministrazione, che promuoviamo le nostre proposte,
ma purtroppo siamo costantemente attaccati pubblicamente da parte dei nostri
avversari, che non disdegnano anche di deriderci.
Alla fine però i conti non tornano e chissà come mai. Vuol
dire che c'è qualcosa di corretto nelle nostre affermazioni?
Avevamo detto che la scelta di chiudere via Mazzini avrebbe
peggiorato forse la situazione e i giornali hanno rilevato che non è tutto rosa
e fiori. Non neghiamo che esista il problema, ma nello stesso tempo non hanno
ascoltato i nostri suggerimenti. Non oso immaginare cosa possa succedere
venerdì mattina 26 ottobre quando inizierà l’Euromercato, giornata in cui il
mercato non si farà in piazza Vittorio Veneto, ma in via Leonardo da Vinci.
Credo che se l’Amministrazione non intraprenderà delle opportune modifiche, ci
sarà il caos più totale.
Avevamo sollevato anche delle critiche sulla scelta di
risolvere il contratto con il precedente gestore del Centro Sportivo di via
Leopardi, ora il nuovo assegnatario subisce le forti critiche dalle
famiglie perché non cura a dovere la struttura. Peccato, perchè che noi l'avevamo
detto già da alcune settimane.
Poi ancora oggi c’è l’annoso problema del
bocciodromo, che non si sa se aprirà, e le associazioni bocciofile non
hanno
ancora oggi la certezza di giocare il proprio campionato. Pesante cosa
direbbero le altre società sportive, se rimangono prive dello stadio o
del palazzetto
dello sport per svolgere la propria disciplina. Questo l'abbiamo
ripetuto in tutte le sedi, sia consiglio comunale che nella Consulta
dello Sport.
Inoltre abbiamo sempre sostenuto che non esista una politica
sociale della giunta e adesso leggiamo anche le lamentele della Caritas e della
Parrocchia, che si sentono sole nella loro quotidiana battaglia alla povertà.
Siamo
dell’opinione che la priorità dell’Istituzioni, in questo momento delicatissimo,
sia il sostegno “a chi non ce la fa” e non il contrario. Spero che ora si
ascoltino almeno le proposte che arrivano da queste associazioni locali per
aiutare le famiglie in difficoltà, come quella di rinunciare alle luminarie in
cambio dei buoni spesa da sfruttare presso i commercianti galliatesi, fatta dalla
Parrocchia già il 25 agosto del 2011.
Caro sindaco, ascolti le esigenze del territorio. La città si governa, non si comanda.
Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV