giovedì 27 gennaio 2011

Pino Masciari presenta il suo libro "Organizzare il coraggio" a Novara

Ciao ragazzi,Mercoledì 2 Febbraio, alle ore 21, presso la sala congressi dell’AIN (Associazioni Industriali Novaresi), in corso Cavallotti n. 25 a Novara, Pino Masciari presenterà il libro scritto con sua moglie Marisa “Organizzare il coraggio” (Add Editore).
Nel libro si narra la storia della famiglia Masciari dagli inizi degli anni novanta a oggi, la storia di un imprenditore che non accetta di piegare la testa, che denuncia e che, per questa sua scelta, pagherà un prezzo molto alto. La storia di Pino Masciari e della sua famiglia è una storia di coraggio e di legalità. Masciari, imprenditore edile calabrese, dopo vari tentativi che non vengono ascoltati, nel 1994 incontra finalmente qualcuno disposto a raccogliere le sue denunce: la ’ndrangheta lo accerchia, lo vessa, gli impedisce di lavorare, ma non c’è solo la malavita, perché se questa pretende il 3 per cento sugli appalti, la politica vuole invece il 6. Masciari racconta tutto, fa nomi e cognomi, porta testimonianze precise, arriva al cuore del sistema. Per questo deve andarsene dalla Calabria ed entrare nel Programma di protezione speciale. Nella notte del 17 ottobre 1997 lascia la sua casa e la sua terra, per sempre.

Nel libro troviamo una vicenda particolare che ci svela aspetti inquietanti della storia universale del nostro paese e di quanto coraggio, costanza e lavoro siano ancora necessari per costruire una democrazia compiuta in Italia. E’ un libro che interroga tutti: le istituzioni, la società civile e, in maniera particolare, il mondo imprenditoriale. Potremmo riassumere, con una domanda: ma la legalità conviene? Per noi sì e sicuramente Pino Masciari sarà capace di spiegarvi i motivi.
Mi sembra doveroso sottolineare che sia straordinario il fatto che siamo riusciti a organizzare un incontro simile con un personaggio, con dietro una storia da eroe, in luogo che rappresenta l'apparato produttivo della nostra provincia. Gli imprenditori sono sicuramente interessati ai rischi che la colonizzazione della criminalità organizzata rappresenta oggi per il nostro terittorio. Inoltre credo che questo possa essere un esempio e nello stesso tempo un passo importante per diffondere le nostre idee e le nostre battaglia nei confronti di una categoria di cittadini che risulta strategica per tutti.
Questo è un motivo per essere orgogliosi e per essere presenti al nostro incontro.
L’evento è organizzato dall’associazione “Uguaglianza e Libertà” e da Libera.
Sarà possibile poi acquistare il libro che sarà in esposizione grazie alla collaborazione con la libreria "Lazzarelli" di Novara.
In allegato trovate la locandina e vi chiediamo gentilmente di diffonderlo il più possibile.
Vi aspettiamo!

Associazione "Uguaglianza e Libertà"
sito: www.uguaglianzaliberta.blogspot.com

Dopo l'infamia di Scilipoti e Razzi, per Italia dei Valori una sola e grande anima



Spesso i documenti politici sottoscritti all'unanimità sanno di artificiale, di precotto,
nascondono una limitata capacità di confronto o, peggio, un'insufficiente produzione
di idee. Ebbene, all'indomani dell'esecutivo nazionale di Tivoli credo che le donne e
gli uomini dell'Italia dei Valori possano andare orgogliosi della risoluzione
approvata da tutti i dirigenti del partito.
Un partito dalle molte, troppe anime, dicevano alcuni guardando all'IDV ed al
dibattito che si era accentuato al nostro interno dopo il tradimento subìto ad opera di
due nostri ex-deputati. Un partito che ha una sola, grande anima, rispondo oggi a
ragion veduta dopo avere seguito ogni singolo minuto delle quindici ore di dibattito.
Un'anima capace, questo sì, di tanti sentimenti.
L'indignazione in un partito come il nostro, che non concepisce il doppiogiochismo,
la svendita della propria dignità, la prostituzione politica, può portare - come è
accaduto - ad assumere posizioni forti. Può anche produrre qualche errore nei modi,
concentrati come siamo tutti noi sulla sostanza piuttosto che sulla forma.
Proprio con la concretezza che ci appartiene, ieri e l'altroieri la grande anima
dell'Italia dei Valori ha affrontato un passaggio tosto ma salutare. Insieme ci siamo
rifatti orgogliosamente alla comune appartenenza, che si nutre della nostra ricchezza
culturale post-ideologica. Abbiamo condiviso strumenti che favoriranno una sempre
maggiore cura nella selezione della classe dirigente. Ci siamo dati regole nuove,
relative sia al rapporto con l'esterno sia alle dinamiche interne. Insomma, siamo
cresciuti ancora un po': un bell'esame di maturità superato con lode.

RISOLUZIONE FINALE

L’Esecutivo Nazionale IDV, dopo ampia e partecipata discussione, approva la
seguente risoluzione politica ed organizzativa:
1. Riafferma il proprio impegno a costruire una coalizione democratica, liberale,
riformista e solidale, in alternativa alla politica clientelare ed inconcludente
del Governo Berlusconi e della sua maggioranza parlamentare;
2. Lavora a costruire la predetta coalizione con le forze politiche affini nel
programma e nelle culture di riferimento;
3. Auspica una rivisitazione del sistema elettorale che garantisca agli elettori la
possibilità di poter scegliere i propri candidati ed i propri eletti;
4. Mantiene le proprie riserve nei confronti del c.d. “terzo polo”, in quanto
ritiene preferibile che gli elettori sappiano, prima del voto, a quale programma
danno la loro preferenza ed a quale squadra di governo danno il loro assenso;
5. Ribadisce la sua piena appartenenza alla famiglia del Partito Europeo dei
Liberal-Democratici e Riformatori, di cui nel prossimo novembre ospiterà il
congresso a Roma.
6. Riconferma l’agenda programmatica già discussa e approvata sia al Congresso
nazionale che all’incontro nazionale di Vasto del 2010.
7. Impegna tutta la propria organizzazione – ad ogni livello – alla buona riuscita
della stagione referendaria che IDV ha promosso e a cui ha dato di recente via
libera la Corte Costituzionale;
8. Invita il partito a sostenere lo sciopero generale del prossimo 28 gennaio,
inteso come contrapposizione generale alle politiche economiche e industriali
dell’attuale Governo;
9. Prende atto del risultato della consultazione dei lavoratori di Mirafiori ed
auspica che Fiat a questo punto tenga fede ai propri impegni a partire da
quello di tenere in Italia non solo l’occupazione ma il controllo proprietario e
le funzioni più qualificanti del settore auto di Fiat – Chrysler ed in particolare
la ricerca. Rilancia l’impegno per sostenere le ragioni dell’intangibile diritto
alla rappresentanza sindacale e il contrasto all’azione di un governo che ha
fino a qui rinunciato a svolgere il suo ruolo di tutela del superiore interesse
pubblico del paese
10. Rileva l’opportunità di proseguire le attività del partito alla tutela dei diritti
dei consumatori, utenti e risparmiatori;
11. Ribadisce l’impegno a valorizzare le varie sensibilità politiche esistenti nel
partito che vanno intese come valore aggiunto in un percorso di
collaborazione che garantisca l’equa rappresentanza nei percorsi decisionali
della vita politica del partito a coloro che si confrontano legittimamente nei
rispettivi percorsi congressuali;
12. Impegna se stesso ad un maggior utilizzo di strumenti di partecipazione quali
la rete e le assemblee pubbliche;
13. Ribadisce la volontà del partito di proporsi nel paese come forza politica postideologica,
capace di far convivere sensibilità diverse, ritenute ricchezza e
valore aggiunto, garantendo il massimo contributo di idee ma al contempo
capace di sintesi..
14. Respinge il correntismo all’interno del partito e riafferma il principio che chi
fa parte integrante ed è militante in altro partito o movimento politico
stabilmente strutturato non può iscriversi a IDV e – se iscritto – la sua
adesione decade automaticamente. La divisione in correnti ci porterebbe alla
perdita della nostra identità e per questo non può essere accettata
15. Afferma con forza e corale convinzione che IDV è un partito sano e composto
da persone per bene che talvolta è stato mortificato da una carenza di lealtà
politica e comportamentale da parte di qualcuno che – tradendo la propria
genuina fiducia – ha arrecato grave nocumento al partito ed alla sua azione
politica.
16. Impegna la propria classe dirigente - al fine di evitare che nel futuro ciò possa
accadere - a migliorare i metodi di selezione delle candidature, coinvolgendo
al massimo le strutture territoriali e gli organismi di valutazione
statutariamente previsti circa l’affidabilità di chi chiede di candidarsi con
IDV;
17. Deplora e condanna il comportamento dei parlamentari a suo tempo eletti in
IDV che hanno espresso la loro fiducia al Governo Berlusconi del 14
dicembre, e riconferma con forza che tutto l’Esecutivo Nazionale e tutto il
partito intendono vivere, con rinnovata passione, l’impegno e la militanza in
un partito che sui valori, sulla coerenza dei comportamenti e sul rigore del
vincolo di mandato verso i propri elettori ha costruito la stessa essenza della
propria esistenza;
18. Incarica l’Ufficio di Presidenza ad individuare metodi che consentano la più
ampia condivisione nella scelta dei candidati e della classe dirigente
19. Ribadisce la necessità che gli iscritti e soprattutto la classe dirigente ad ogni
livello del partito segnalino agli organi preposti eventuali pendenze giudiziarie
o giudicati penali a loro carico, al fine di valutare la compatibilità con la loro
appartenenza al partito. Eventuali omissioni nelle autocertificazioni
costituiscono causa di revoca dell’iscrizione al partito;
20. Per evitare che la politica venga considerata una professione, invita i giovani
iscritti a IDV a conciliare l’impegno politico con il loro corso di studi e con i
percorsi formativi e lavorativi;
21. Incarica l’Ufficio di Presidenza ad approntare metodi per ottimizzare il
tesseramento degli iscritti, riducendo al minimo il rischio di monopoli delle
tessere
22. Rileva l’opportunità che l’Ufficio di Presidenza possa avvalersi all’occorrenza
di specifiche professionalità con funzioni consultive;
23. Invita le strutture nazionali e territoriali del partito a dare voce e spazio (anche
sul piano delle risorse finanziarie) alle iniziative dei Dipartimenti tematici ed
in particolare al “Dipartimento Giovani” ed al “Dipartimento Donne”;
24. Si impegna – al fine di un più approfondito confronto sui contenuti – a riunirsi
con più frequenza e comunque almeno 4 volte l’anno in via ordinaria ed in via
straordinaria ogni volta che la situazione politica lo impone.
25. Impegna altresì tutti i propri iscritti, militanti, eletti ed amministratori a:
- riconoscere la classe dirigente del partito costituitasi a seguito dei vari
congressi territoriali e nazionali effettuati;
- migliorare il dialogo ed il confronto interno al fine di evitare
incomprensioni personali e strumentalizzazioni mediatiche che
danneggiano l’azione politica del partito;
- riservare il dibattito inerente la funzionalità e l’organizzazione del partito
all’interno dei propri organismi e finalizzare il dibattito pubblico ai temi
della politica che interessano la generalità dei cittadini
- portare a compimento i mandati elettivi, salvo motivate eccezioni;
- limitare, salvo motivate eccezioni, i mandati elettivi consecutivi nella
stessa assemblea, a due legislature intere
- assicurare che le commissioni di garanzia siano composte da iscritti che
abbiano dimostrato attitudine all’imparzialità e all’autonomia di giudizio;
- evitare di candidare parenti o affini, salvo che costoro non abbiano
maturato un proprio percorso politico autonomo;
- non scavalcare gli organismi di garanzia del partito affidandosi a sedi
esterne.
- riconoscere il potere-dovere dell’Ufficio di Presidenza ad affrontare in
modo netto e deciso le conflittualità e le inadempienze che possono
compromettere la funzionalità del partito.
- alimentare il confronto reciproco e continuativo, nel rispetto dei ruoli e
delle funzioni, tra gli iscritti, gli eletti, gli amministratori, i dirigenti del
partito e i rispettivi gruppi consiliari che non possono considerarsi corpo
estraneo ed autonomo dagli altri organi decisionali del partito.

Tivoli, li 15 gennaio 2011

L’ESECUTIVO NAZIONALE

domenica 23 gennaio 2011

Pubblico delle grandi occasioni per Nando Dalla Chiesa




Pubblico della grandi occasione ieri a Galliate per la presentazione del libro "La Convergenza" di Nando Dalla Chiesa. Più di 200 persone hanno ascoltato incantate le parole dell'ospite principale sul tema dei rapporti della mafia e la politica. C'erano persone di tutte l'età e di ogni estrazione politica.
Un successo su tutti i fronti. Lo dimostra anche il centinaio di copie vendute del testo che è stato illustrato.
Vuota la prima fila riservata alle autorità. Nessun membro della giunta attuale galliatese e provinciale era presente, nonostante gli inviti. Questo fa riflettere, fa pensare molto e non nascondiamo una nostra piccola delusione. Crediamo che su questi temi, sulla lotta alle mafie non ci devono essere divisioni, nè polemiche, ma solo unione per sconfiggere il prinipale nemico del nostro Stato di diritto e per eliminare il primo problema del paese.
Il professore è stato chiarissimo e molto semplice. Ha ampiamente fatto capire come purtroppo la mafia, una parte della politica  e delle istituzioni, l'informazione, il  mondo degli affari e la stessa società civile hanno spesso comportamenti simili e uguali che vanno nell'unica direzione proprio perchè gli obiettivi sono comuni. Lui stesso ha definito questi scopi "convergenti".
Si tratta, ci spiace dirlo, di una politica di interessi personali e non di interessi pubblici. Ciò fa solo dei favori alla mafia e non alla nostra democrazia, nè tantomeno alla nostra economia.
Molte sono state le domande al professore da pate dei presenti. Ha concluso rispondendo alla domanda su come la stampa è spesso "convergente" con gli interessi della mafia, come il caso della sentenza di assoluzione per prescrizione di Andreotti.
In quella occasione addirittura la stampa ha negato la verità e ha letteralmente inventato la sentenza. E' stato, in altre parole, riscritto il dispositivo da parte dei mass media. E' pazzesco, ma è la cruda realtà!
Concludiamo ringraziando la Parrocchia di Galliate per aver dato a disposizione la sala Manfredda, la libreria Lazzarelli di Novara per la disponibilità dimostrata esponendo i testi del professore e per ultimi, ma non per meno importanza, tutti i membri dell'associazione "Uguaglianza e Libertà" per aver dedicato una parte del loro tempo ad organizzare questo evento straordinario.
Il nostro grande trionfo è soprattuto merito vostro.

L'associazione
"Uguaglianza e Libertà"
www.uguaglianzaliberta.blogspot.com

venerdì 21 gennaio 2011

Tutti pazzi per Nando!




Cari amici,
Ormai siamo agli sgoccioli. E' tutto pronto. Abbiamo curato ogni minimo particolare. Oggi abbiamo sentito il professore ed egli conferma il proprio arrivo. Sarà una serata entusiasmante. Le orecchie saranno incantate. Gli occhi colmi di gioia. Il cuore batterà fortissimo. Non capiterà  mai più che un personaggio simile arrivi nella nostra ben amata città. Ma noi ci riproveremo.
Vi ricordo che l'appuntamento alle 18,00 è presso la Sala Manfredda dell'Oratorio di Galliate in viale Beato Quagliotti n. 1. L'incontro è intitolato "La forza della mafia sta fuori dalla mafia" all'interno del quale si presenterà il suo ultimo capolavoro "La Convergenza".
Ringrazio fin da subito tutti coloro che hanno reso possibile questo manifestazione. Speriamo che vada tutto bene.

Tutti pazzi per Nando!

Uguaglianza e Libertà
www.uguaglianzaliberta.blogspot.com
uguaglianzaeliberta.galliate@gmail.com

giovedì 20 gennaio 2011

Consulta della Cultura: candidati cercasi



L’Amministrazione comunale ha avviato la procedura per la costituzione della Consulta della Cultura, Beni Culturali e Turismo, che avrà il compito di promuovere le attività culturali ed il turismo.
Il Regolamento comunale delle consulte prevede che tre membri di questa Consulta siano scelti fra i residenti maggiorenni che abbiano competenze, anche professionali, relative ai seguenti ambiti: musicale – storico/culturale – artistico;
Pertanto i cittadini interessati a far parte della Consulta e che rientrano nelle categorie sopra specificate, sono invitati a presentare all' Ufficio Protocollo del Comune la propria candidatura, allegando un curriculum vitae, entro il 18 febbraio 2011, specificando l' ambito di competenza.

Vi invito a cliccare qui per avere ulteriori informazioni
http://www.comune.galliate.no.it/News/Consulta-della-Cultura-Beni-Culturali-e-Turismo-il-Comune-ricerca-candidati

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale IDV

domenica 16 gennaio 2011

Pagelle agli assessori ed al Sindaco: un successo imprevisto!



Cari amici,
Da quando è uscito il Corriere di Novara di sabato scorso continuo a ricevere congratulazioni da amici e persone comuni per l'articolo sulle "pagelle agli assessori ed al Sindaco" che troverete cliccando qui: http://italiadeivalori-galliate.blogspot.com/2011/01/pagella-alla-giunta.html.Addirittura più di 100 utenti hanno letto questo pezzo. Mai successo prima che un mio post fosse così seguito.
E' stata un'iniziativa che ha sbaragliato tutto e tutti. Anche il sottoscritto. Addirittura alcuni giornalisti mi hanno chiamato per sapere se potevano pubblicarlo. Poi questa mattina sono venuti a trovarmi dei conoscenti sotto casa per dirmi che è a loro piaciuto tanto.
Le frasi sono state "è fatto benissimo", "hai centrato tutto", "sei stato perfetto". Commenti positivi sono arrivati da chi meno te l'aspetti: persone che non sono nemmeno nostri elettori. Anche dagli alleati sono arrivati i loro apprezzamenti.
Non pensavo ad un successo simile. Immaginavo il trambusto che sarebbe arrivato da parte di chi non avrebbe approvato i miei voti. Come infatti è avvenuto.
Il che mi ha fatto riflettere parecchio. Vuol dire che c'è qualcosa di nuovo nelle persone e nei sentimenti degli elettori che a volte non immagini. C'è un nuovo modo di svolgere attività politica che può affondare il colpo.
Il mio era il semplice giudizio di un consigliere comunale di minoranza che dice la sua nei confronti di chi governa il nostro paese. Ho proprio colpito nel segno!
Ho compreso che la politica è molto di più, molto di ampia e diversa di quello cui crediamo. Lo sapevo già, ma non fino a questo punto. Non si smette mai di imparare. E' veramente incredibile ciò che è successo. C'è un modo di comunicare che può portare a migliorare il nostro lavoro ed i rapporti con la gente. In altre parole, esiste un metodo nuovo di comunicare che può portare alla vittoria. Devo ammettere però che il lavoro è ancora duro, lungo e faticoso.
Scusate ancora il disturbo, ma volevo condividire con i nostri militanti, simpatizzanti ed elettori questa riflessione e, non lo nascondo, questa mia sincera gioia.

Ciò mi da forza per continuare a lottare per le idee in cui credo. Quindi questa tradizione della "pagella" si ripeterà anche l'anno prossimo. Non mancate di leggere i prossimi scrutini del 2012!

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

sabato 15 gennaio 2011

Libertà per Jafar Panahi



Cari amici,
Jafar Panahi rischia sei anni di carcere dopo la condanna del Tribunale di Teheran. Oltre alla galera, il regista Leone d’Oro per Il Cerchio rischia di non poter più lavorare per 20 anni. Né girare film, né scrivere sceneggiature. Panahi potrebbe essere arrestato nei prossimi giorni. E tutto questo per aver iniziato a girare un film sulle proteste del Movimento Verde, ovvero sull'opposizione ad Ahmadinejad scesa nelle strade del Paese nel giugno 2009. Ma il regime non accetta chi la pensa diversamente, chi vuole raccontare al mondo la realtà dell'Iran. E' una storia già vista!
Per questo vi invito a cliccare qui http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/15/una-firma-per-jafar-panahi/86591/ per aderire all'appello de "Il Fatto Quotidiano" per impedire che il registra iraniano vada in carcere.

Sempre dalla parte della libertà di stampa, di informazione e di parola contro ogni regime e dittatore!

Lorenzo Rebecchi
Consigliere comunale
Italia dei Valori

venerdì 14 gennaio 2011

Nasce l'Osservatorio provinciale sulle mafie di Libera



E’ stato presentato alla stampa, questa mattina, l’Osservatori provinciale sulle mafie promosso dal coordinamento novarese di Libera in collaborazione con il CSV di Novara e sostenuto dalla Fondazione BPN per il territorio, dalla Fondazione Cariplo e dalla Provincia di Novara. Si tratta di un progetto che, in linea con la storia e l’identità di Libera, ha due obiettivi principali: osservare i fenomeni riconducibili alle mafie presenti sul territorio, superando il livello della cronaca ma cercando di metterne in evidenza le dinamiche, gli aspetti culturali, sociali ed economici che sono alla base di quanto osservato e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità della rivoluzione culturale necessaria al nostro paese per liberasi dalle mafie. E’ Domenico Rossi, referente di Libera Novara, a spiegare il “perché” dell’osservatorio: «Diventa sempre più evidente come il problema delle mafie non sia né un problema di “brutti, sporchi e cattivi” né un problema di alcune regioni del nostro Paese. Sarebbe bastato guardare alla storia delle infiltrazioni criminali nelle regioni del Nord per capirlo o alla significativa presenza di beni confiscati ai mafiosi (135 in Piemonte e 957 in Lombardia al 1 dicembre 2010). Negli ultimi anni le inchieste della magistratura hanno dimostrato come, ormai, siamo di fronte a una presenza capillare e significativa di organizzazioni che seguono una logica di vera e propria colonizzazione di spazi dell’economia, della politica e delle istituzioni. La stessa provincia di Novara, purtroppo, non risulta immune da tutto questo. Si pensi, solo per fare degli esempi, alla presenza di beni confiscati, alle infiltrazioni nell’Alta Velocità, all’omicidio del fruttivendolo Benvenuto residente a Novara, all’arresto di Rocco Coluccio nell’operazione “Crimine” o all’operazione “Replay” che ha dimostrato come un’organizzazione criminale dirottasse nella discarica di Briona rifiuti tossici dalla provincia di Varese. Ma soprattutto, se si vuole prendere sul serio quanto riportato nell’ultima relazione della DIA, dove si individuano come aree di infiltrazione il sistema degli appalti pubblici, il settore del movimento terra, alcuni segmenti dell’edilizia privata e il “multiforme compartimento che provvede alle cosiddette opere di urbanizzazione”, non possiamo non guardare con una certa attenzione a quanto “succederà” a Novara nei prossimi anni: il nuovo ospedale, i lavori che riguarderanno la zona di Agognate e l’EXPO 2015 di Milano». Gli ambiti di cui si occuperà l’osservatorio sono essenzialmente cinque: beni confiscati, ciclo del contratto pubblico, economie criminali (usura, narcotraffico, riciclaggio, ecc.), tratta degli esseri umani e mafie straniere, movimento terra/cave. Molto importante, inoltre, saranno le attività volte all’aumento di consapevolezza della cittadinanza quali percorsi formativi nelle scuole, incontri pubblici di sensibilizzazione sulle tematiche inerenti il lavoro dell’osservatorio e pubblicazioni di documenti/relazioni. Alla conferenza stampa era presente anche Maria José Fava, referente piemontese di Libera, la quale ha sottolineato come il progetto si inserisca nel solco dell’osservatorio regionale, da anni portato avanti dalla segreteria torinese, e quanto sia importante che l’osservatorio novarese diventi un’opportunità per tutta la rete.
Colgo l'occasione per fare i complimenti al coordinamento Libera di Novara per lo straordinario risultato conseguito. Il sottoscritto darà il suo contributo come cittadino, come consigliere comunale e come vicecoordinatore provinciale dell'Italia dei Valori alla riuscita dell'Osservatorio provinciale sulle mafie.

Libera dalle prigioni, Libera dalla mafie!

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

giovedì 13 gennaio 2011

Consulta Giovani: è ora di candidarsi



L’Amministrazione comunale ha avviato la procedura per la costituzione della Consulta dei Giovani, che avrà il compito di promuovere il confronto e il dibattito tra i giovani.
Il Regolamento comunale delle consulte prevede che cinque membri di questa Consulta siano scelti fra i giovani residenti di età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 30.
Pertanto i cittadini interessati a far parte della Consulta sono invitati a presentare all' Ufficio Protocollo del Comune la propria candidatura, allegando un curriculum vitae, entro il 14 febbraio 2011.
Credo che sia importante partecipare all'attività comunali e conoscere i problemi dei giovani nella nostra città.
Vi invito a cliccare http://www.comune.galliate.no.it/News/Consulta-dei-Giovani-il-Comune-ricerca-candidati qualora fose interessati. Ore le proposte si possono fare! Avanti.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

mercoledì 12 gennaio 2011

Pagelle agli assessori ed al Sindaco: tutti bocciati



Cari galliatesi,
Mi sembra doveroso illustrarvi il mio pensiero politico sull’attività svolta dalla giunta comunale nel 2010 e mi permetto di effettuare un bilancio, come consigliere comunale di opposizione, sulle “grandi imprese” dell’Amministrazione Comunale.
Non voglio dilungarmi su questioni troppo tecniche perché temo di annoiare i lettori e di creare troppa confusione. Al fine di essere chiaro e semplice, darò un voto da 0 a 10 motivando il mio giudizio naturalmente. Quindi cominciamo con:

Bozzola Marco: voto 4,5. Si addormenta e si ricorda della piscina. E’ il principale protagonista della chiusura ingiustificata, nonostante avesse potuto per un periodo transitorio di sei mesi lasciarla alla società che la gestiva in attesa di fare il bando, come la stessa le aveva proposto, e nel frattempo rilanciare e modernizzare la struttura.

Bozzola Laura: voto 5. Non si capiscono quali progetti culturali vuole mandare avanti.

Carnevale Luigi: voto 4,5. Fa fatica a leggere le sue relazioni in consiglio comunale sul bilancio. Spesso non si comprende. Per fortuna che traduce il Sindaco.

Ugazio Flora: voto 5. Si perde in inutili polemiche. Difende sempre il Sindaco, nonostante che sia l’assessore più distante da lui. Lo dimostra la posizione pubblica, letta sui giornali, sul quadro rinvenuto dalla Parrocchia e sull’ordine del giorno sul federalismo, presentato dai consiglieri della Lega, quando è perfino uscita dalla seduta comunale senza assistere alla discussione.

Rigorini: voto 5,5. Il migliore della squadra. Peccato che si presti alla propaganda della realizzazione di una struttura ludico sportiva e di un polo scolastico, nonostante che fino a oggi non esistono né un progetto e né tantomeno dei fondi economici a disposizione.

Verdura Elio Eros: voto 4,5. Tutela a spada tratta il primo cittadino anche se è il suo "nemico" numero uno. Era verde dalla rabbia quando difendeva il sindaco sulla mozione di censura riguardanti il caso delle multe. Addirittura negava l’evidenza.

Pasquali Francesco: n.p. (non pervenuto). Terribile la sua battuta su Toro Annibale che perde la seconda metà del nome citata in Consiglio Comunale.

Ferrari Davide: voto 4. E’ il primo su tutto. E’ bravo a raccontare le frottole. E’ bravo ad aumentare le tasse e le tariffe (caso rifiuti e cimitero). E’ bravo ad ordinare per iscritto agli agenti di polizia municipale di non dare le multe, senza rispettare le minime norme amministrative. Non concede mai gli spazi alle associazioni che non gli piacciono.
Riesce a far utilizzare gratuitamente il maxischermo, che l’Amministrazione comprerà anche se sul mercato si può trovare un prodotto identico ad un prezzo molto più contenuto. Addirittura è stato il primo sindaco a creare tensioni sindacali con i dipendenti comunali. Per la prima volta è stata proclamata l’agitazione sindacale da tutte le sigle che rappresentano i lavoratori. Mai capitato prima nella storia di Galliate! Veramente imbattibile!

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

Incontro - dibattito organizzato dal gruppo "Popoli per la Pace ... Pace per i Popoli"


Cari amici,
vi consiglio di partecipare all'incontro - dibattito dal titolo "Convivere" organizzato dal gruppo "Popoli per la pace ... pace per i popoli", che si terrà presso la Sala Domus Marie, in via Marchesa Bianca di Caravaggio n. 4, a Galliate domenica 16 gennaio alle 21,00. L'obiettivo è quello di riflettere sulle testimonianze ed esperienze del vivere insieme tra diversi che possono costruire un futuro di pace.
Credo che sia un appuntameno interessante da non perdere.

Rebecchi Lorenzo

mercoledì 5 gennaio 2011

Nando Dalla Chiesa a Galliate: "La forza della mafia sta fuori dalla mafia"



Cari amici,
il prof. Nando Dalla Chiesa sarà a Galliate il 22 gennaio alle 18,00, all'incontro pubblico dal titolo "La forza della mafia sta fuori dalla mafia", all'interno del quale si presenterà il suo nuovo straordinario libro "La Convergenza", che si terrà presso la Sala Manfredda dell'Oratorio, viale Beato Quagliotti n. 1, .

L'evento è organizzato dall'associazione galliatese "Uguaglianza e Libertà".

Saranno presenti sul palco accanto al professore Dalla Chiesa, il presidente di "Uguaglianza e Libertà", Dott. Marco Calgaro che parlerà dei motivi della nascita dell'associazione, e Rebecchi Lorenzo che farà i ringraziamenti ed introdurrà l'argomento.

La libreria "Lazzarelli" esporrà per la vendita anche il nuovo libro "La Convergenza" ed altri testi scritti dal Prof. Dalla Chiesa.

"Uguaglianza e Libertà"
www.uguagliazaliberta.blogspot.com

domenica 2 gennaio 2011

Battisti, una storia di impunità che si ripete non solo in Italia



Il Brasile e' da tempo un paese nel quale latitanti italiani - e anche super-latitanti, come Tommaso Buscetta - cercano rifugio, a tale punto che piu' di una decina di anni fa, nel 1999, il Servizio Centrale Operativo della polizia chiese alle autorita' locali di tracciare una ''mappa'' dei numerosi mafiosi che vi risiedevano, oltre ai 16 per i quali gia' allora si era richiesta l'estradizione. Buscetta, noto come ''il boss dei due mondi'' fu arrestato in Brasile il 24 marzo del 1983, e successivamente estradato in Italia, dove - sconvolto dal tradimento di Pippo Calo' - inizio' a collaborare con il giudice antimafia Giovanni Falcone, dopo essere stato separato dalla sua giovanissima moglie brasiliana, Cristina.
Ma Buscetta e' solo il nome piu' noto di una lunga lista, che include anche Antonino Salamone, il boss della famiglia mafiosa di San Giuseppe Iato, che fu arrestato nel 1993, quando aveva 75 anni, nella sua casa di San Paolo. Brasile rifugio di mafiosi e narcotrafficanti, ma anche di terroristi e militanti di gruppi estremisti, di destra e di sinistra, come Cesare Battisti. Ma anche Gaetano Orlando, ex appartenente al neofascista Movimento di Azione Rivoluzionaria (Mar) arrestato a Foz de Iguacu nel maggio dell'83 e successivamente estradato in Italia. Luciano Pessina, ex Brigate Rosse, arrestato nell'agosto del 1996 a Rio, riusci' invece a sfuggire all'estradizione, giacche' il Tribunale Federale Supremo (Tfs) stabili' che due dei delitti per i quali era stato condannato erano prescritti e il terzo doveva essere considerato come un'azione politica, e non un atto terroristico. Lo stesso avvenne tre anni prima con Achille Lollo, ex Potere Operaio, condannato per l'attentato contro la casa di un esponente missino a Roma, nel quale morirono tra le fiamme due figli del politico: il Tsf ritenne che l'intervallo di 11 anni fra una prima sentenza di assoluzione nel 1975 e la condanna nel 1986, in base alle leggi brasiliane, invaliderebbe il secondo processo.
Tutte le risoluzioni riguardanti le estradizioni di italiani latitanti, tanto per fatti di criminalita' comune come per violenza politica, sono pero' state prese autonomamente dal Tsf, contrariamente al caso di Cesare Battisti, in cui e' la presidenza a dire l'ultima parola. Ma i due casi piu' noti di mancata estradizione di latitanti stranieri in Brasile non concernono l'Italia. L''ex dittatore paraguayano Alfredo Stroessner mori' in esilio a Brasilia nel 2006, dopo essere stato condannato nel suo paese per crimini contro l'umanita' nel 1997, e Ronald Biggs, il britannico protagonista della mitica Grande Rapina al Treno (1966) che dopo 35 anni di esilio dorato sulle spiagge di Rio e' tornato volontariamente in Inghilterra nel 2001.
Non possiamo che esprimere profonda indignazione e delusione per la scelta del governo brasiliano.
Meno male che la sinistra di Lula doveva portare più giustizia sociale per il suo paese. Rispetto ai governi conservatori precedenti, non è cambiato nulla. E' la solita minestra. Cambiano facce, cambiano i partiti, ma alla fine rimane tutto come prima.
Una nazione non cambia e non migliora solo con riforme in campo economico, ma anche con leggi che tutelano il corretto esercizio della giurisdizione che tengano conto dell'interesse pubblico. E' prevalso qui l'interesse di parte, la ragione di Stato e non il senso di giustizia. 
Ciò dimostra che sulla strada dell'impunità la politica non si divide, non rispetta i principi di uguaglianza e della certezza della pena, al di là del colore di appartenenza.
Cesare Battisti rimane un assassino e come tale deve pagare con il carcere. Concludo esprimendo totale ed infinita solidarietà ai parenti delle vittime che ancora adesso soffrono per la mancanza dei propri cari. I criminali la fanno franca e gli onesti pagano per tutti.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale IDV