lunedì 8 marzo 2010

Decreto salva-liste: la fine dello Stato di diritto


Cari amici,

siamo all'epilogo finale della democrazia e dello stato di diritto. Ma la cosa più impressionante è che tra gli artefici c'è il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che dovrebbe essere il garante della Costituzione, invece è tra i principali protagonisti della fine della legalità costituzionale.


Prima le leggi ad personam, dal “Lodo Alfano” al “legittimo impedimento”, dal decreto “intercettazioni” al “processo breve”, dopo le leggi ad azienda, decreti a favore di Mediaset e a danno dei suoi concorrenti, dopo le leggi ad urbem, quelle degli amici naturalmente e cioè Roma, Catania, Palermo, Brescia, ora siamo al colpo finale: la legge ad partito, come sottolinea l'on. Borghesi dell'Italia dei Valori.

Il decreto legge approvato ieri va ben oltre il regime. Qui si cambiano le regole elettorali quando le procedure sono già avviate. Dopo tale decreto non esiste più alcun limite alla legittimazione dell’illegalità. Non c'è limite all'arroganza del potere. Ogni istituzione è al servizio del capriccio di turno. Ed allora davvero questa è l'ultima chiamata per il popolo italiano. Se la gente non comprende quanto ormai siano profonde le ferite che Berlusconi ed i suoi amici hanno inferto alla democrazia italiana ed accetta senza colpo ferire questa situazione, allora è solo questione di pochissimo tempo ed il regime sarà compiuto e l’Italia sarà da classificare non più tra i Paesi democratici ma tra le dittature.
Ormai non c'è freno alla sanatoria di ogni illegalità. Abbiamo una classe di privilegiati che può fare tutto e che ha a disposizione ogni cosa, la legge compresa, per salvarsi la pelle, mentre dall'altra parte continua ad esserci un settore della società civile che avrà sempre meno garanzie e meno diritti e che dovranno per forza rispettare le regole, altrimenti subiscono sanzioni altissime. Loro possono fare tutto e noi paghiamo i loro errori ed i loro sperperi. Basta con le ingiustizie!

Pensate se per un giorno non dovessimo pagare l'Iva, i contributi previdenziali o se non dovessimo pagare una multa, cosa ci succede. Invece la Casta ormai può fare qualunque cosa, tanto non le capita nessuna disgrazia ed alcuna punizione. Anzi può farsi un decreto quando vuole e quando le conviene.

Con questo decreto salva liste è stata consacrata la fine dello Stato di diritto, ma forse lo era già anche prima e ce ne siamo accorti molto tardi.


Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale Italia dei Valori
Candidato all'elezioni regionali per l'Italia dei Valori
www.vota-rebecchi.it
3470900421

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