lunedì 5 settembre 2011

Recesso da Avviso Pubblico, un'offesa alla cultura della legalità



Nell'ultimo consiglio comunale non ho esitato a dire la verità e quello che penso nei confronti di questa Amministrazione comunale che per soli 750 euro circa all'anno ha voluto recedere dall'associazione di "Avviso Pubblico", legata a Libera di Don Ciotti, che ha, tra i suoi punti fermi, la battaglia alla "colonizzazione" delle mafie nelle enti pubblici.
Basta leggere lo statuto di questa associazione per conoscere il menù ricco di iniziative e progetti per combattere le organizzazioni criminali che spesso trovano negli uffici pubblici terreno fertile per i propri affari illeciti. Ovviamente all'attuale giunta non interessa nulla di questi programmi. Infatti l'anno scorso la maggioranza, formata da PDL e Lega, aveva già bocciato un mio ordine del giorno c.d. "Galliate Comune Antimafia" che aveva in seno proposte concrete per prevenire il rischio di affari criminosi e la presenza delle cosche nel nostro territorio. Così fu bocciata anche la mia mozione di aderire all'appello di Libera e di Avviso Pubblico al Presidente della Repubblica per chiedere alle Camere di procedere il più rapidamente possibile all'approvazione di norme per combattere la corruzione. Io stesso avevo proposto, ma senza successo, al Consiglio comunale di appoggiare le proposte di "Avviso Pubblico".

Il Comune di Novara presto avvierà, grazie alla collaborazione con Avviso pubblico, dei corsi di formazione e informazione per i dipendenti comunali per prevenire ed impedire l'infiltrazioni mafiose nei propri settori di competenza.

Ho usato parole di fuoco e non ho voluto neanche entrare nel merito delle decisioni perché l'uscita da tale organismo rappresenta un segnale chiaro ai cittadini: quando si parla di cultura della legalità e di guerra alle mafie, i nostri assessori non sanno neanche cosa si discuta. Anzi se possono risparmiare 750 euro ne sono pure felici.
Peccato che saremmo altrettanto felici di poter rinunciare a pagare i loro stipendi, vista la loro enorme incompetenza in certe materie. Ricordo solo che hanno promesso di ridurre del 10% le proprie indennità per obiettivi di carattere sociale alcuni mesi fa, ma non hanno mai messo in atto nulla di tutto ciò. Questa poteva essere l'occasione per finanziare idee di questo genere.
Ed altrettanto felici saremmo di non vedere più in carica i nostri amministratori. Infatti sono sempre più convinto che prima li mandiamo a casa e meglio è per tutti noi.


Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale
Italia dei Valori

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