Sono rimasto estremamente allibito, indignato, e aggiungo schifato, come cittadino e come piccolo rappresentante istituzionale, per la storia del povero bimbo di Padova che sicuramente conoscete meglio di me e di cui se ne è parlato tanto in questi ultimi giorni.
Quello che mi fa più ribrezzo è che un magistrato possa arrivare a
decidere di assegnare un bambino in una comunità per una "pseudo"
sindrome affettiva parentale, senza ascoltare le esigenze ed i
sentimenti del bambino di 10 anni, per farlo incontrare con il padre,
senza rendersi conto che la comunità e gli assistenti sociali possono
esser visti dal piccolo, rispettivamente, come un carcere e dei
carcerieri.
Se queste sono le leggi, vanno modificate e bisogna impedire che in
futuro un bambino possa finire in comunità, se non per casi gravissimi e
qualora non ci siano altri programmi alternativi.
Non vi nascondo che sono rimasto senza parole e con il magone per
l'orrendo video che noi italiani abbiamo dovuto vedere. Quelle immagini
sono terribili.
La politica di fronte a questo scempio non può e non deve tacere. Ho già
contattato delle associazioni locali perchè voglio mettere a
disposizione il mio tempo perchè sia fatta giustizia! Ripeto: GIUSTIZIA!
Non escludo delle iniziative eclatanti nel nostro territorio! Ora basta!
Non può uno stato di diritto permettere una prassi simile.
Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV
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