martedì 22 febbraio 2011

Risposta al vicesindaco sig. Elio Eros Verdura



Nei giorni scorsi, il Corriere di Novara si è occupato della mia persona, ma, mi dispiace dirlo, qualcuno ha costruito, su un fatto vero, delle notizie false, nonché tendenziose.
Notizie simili sono state riportate anche da altre testate giornalistiche, ma di scarso peso, perciò intendo avvalermi esclusivamente del suo giornale per chiarire la mia posizione.
Non è, comunque, escluso che, in seguito possano esserci ulteriori sviluppi in merito.
Veniamo al dunque!
Sono stato accusato dal vicesindaco del Comune di Galliate, sig. Elio Eros Verdura, di: incongruenza; beneficiare di permessi retribuiti, bigiando così il mio posto di lavoro; rintuzzarmi lo stipendio (il termine esatto sarebbe rimpinguarmi) con il denaro dei contribuenti; rovistare nella spazzatura ed altre nefandezze.
Ebbene, l’unico fatto vero è che usufruisco di permessi lavorativi in occasione dei consigli comunali, il resto dell’articolo è, invece, pura spazzatura, prodotta da chi non ha altri appigli per attaccarmi.
L’opportunità di usufruire di un permesso di lavoro il giorno del Consiglio Comunale è previsto dalla normativa, come giustamente menzionato nell’articolo, per dare l’opportunità ad un consigliere che lavora, di documentarsi, di accedere agli atti e studiarli per poter intervenire con efficacia in Consiglio.
Capisco che i miei avversari politici preferirebbero che mi dedicassi esclusivamente al lavoro e non avessi il tempo di documentarmi e svolgere il compito istituzionale di vigilare sull’operato dell’amministrazione, ma ho troppo rispetto dei cittadini che mi hanno dato fiducia col proprio voto per fare un mero atto di presenza in Consiglio comunale.
Capisco, inoltre, l’acredine del vicesindaco, probabilmente per l’insufficienza in pagella che gli ho attribuito; riscaldare a lungo la sedia nel suo ufficio in Comune non è certamente sintomo di capacità amministrativa.
In merito ai rimborsi, circa settanta Euro a seduta, mi auguro che il vicesindaco sia a conoscenza che non entrano nel mio portafoglio, ma sono richiesti dall’azienda per cui lavoro; sarebbe ben triste simile ignoranza.
Sarebbe facile continuare a rintuzzare le argomentazioni becere e virulenti con cui sono stato attaccato, ma non voglio infierire ulteriormente su persone politicamente e culturalmente inermi.
La mia azione politica continuerà ad essere decisa ed incisiva e non mi farò certo intimidire da simili insinuazioni tendenziose.

Con preghiera di pubblicazione integrale       

Distinti saluti

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale IDV

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