lunedì 29 dicembre 2008

Il ministro Alfano è circondato da guardie del corpo, anzi da agenti penitenziari


Cari amici,
Vi giro un articolo molto interessante del sole 24 ore che mi ha girato un amico di Novara che è un agente di polizia penitenziaria, nonchè dirigente sindacale dell'Osapp che è la seconda sigla sindacale del settore.
L'articolo mette in ridicolo il ministro della Grazia e di poca Giustizia, Angelino Alfano, perchè avrebbe distaccato 30 unità dai carceri del Nord per trasferirli al sud, a Palermo esattamente, per permettere loro di effettuare la sua scorta personale.
Questo gesto ha fatto alterare i sindacati del settore perchè viene meno una forza significativa nei penitenziari che sono in emergenza per mancanza di personale.
I sindacati sono sul piede di guerra anche per le modalità con il quale è stata gestita la costituzione di questa unità, senza consultare i rappresentanti sindacali e senza comunicare i criteri di scelta e di designazione.
Questa, a mio modesto, parere è una vergogna ed un altro atto di umiliazione dei nostri governanti contro delle persone e contro le nostre istituzioni perchè vengono utilizzati i nostri risparmi solo per fare gli interessi personali e non quelli pubblici dei cittadini.
Inoltre viene anche umiliata una categoria che fa ogni giorno enorme sforzo per garantire un servizio essenziale per la nostra comunità. Nonostante la enorme carenza personale si vedono trasferire delle unità senza motivi particolare connessi con l'esigenze dell'Amministrazione Penitenziaria e senza avere la possibilità di discutere i metodi di organizzazione e di selezione dei prescelti. Non esista alcuna garanzia per queste guardie.
Questo dimostra come si vuole gestire la giustizia e con quale superficialità si affronterà il problema delle carceri.
Il nostro Ministro Angelino Alfano continua a lasciare i nostri eroi senza una scorta adeguata, come Pino Masciari e tanti magistrati, mentre dall'altra parte non si fa scrupoli per trovare delle guardie del corpo per sè mentre abbandona chi lotta in prima linea contro la criminalità organizzata e chi svolge un'attività importante per la collettività.
Oltre allo stravolgimento della giustizia che arriverà con la tanta agognata riforma del settore, spero che non si arriverà anche all'apertura delle carceri per tanti altri delinquenti in modo che non ci sarà più bisogno di altri agenti di polizia penitenziaria. Il buon indulto in un modo o in un altro si ripeterà.
In questo modo si prenderanno due piccioni con una fava. Spero che non si arrivi a questo per risolvere i problema dell'assoluta emergenza di mancanza di personale nelle carceri del Nord Italia.
Vorrei concludere però una battuta per il nostro caro Angelino Alfano. Non è che il ministro Alfano dato che è circondato da personaggi già condannati in via definitiva, invece di coprirsi di vere guardie del corpo, si cerca di proteggere con quel personale qualificato alla cura ed alla custodia dei carcerati? Non è che paura di entrare nella nicchia di persone molto poco raccomandabili? Non che forse dato che non ha avuto ancora problemi processuali ha ben pensato di non essere da meno e quindi voglia degli agenti di quel tipo? Con questo spero di far divertire i nostri amici che mi hanno scritto.
Per adesso la scelta è distruttiva, demoralizzante e nello stesso tempo ridicola.

Rebecchi Lorenzo
3470900421

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