giovedì 27 novembre 2008
Uffici comunali aperti il sabato
Qualche mese fa in comune si è parlato della gestione e del funzionamento del personale.
Una delle battaglie che si dovrebbe condurre, secondo me, sarebbe quella di migliorare l'efficienza dei servizi e di ridistruire al meglio il personale.
A Galliate mi pare che si stia vivendo una situazione leggermente pesante negli uffici tra i dipendenti, dopo quello che è emerso dopo l'ultimo consiglio comunale.
A parte queste vicessitudine che non voglio nemmeno trattare, una mia proposta sarebbe quella di aprire gli uffici comunali al pubblico il sabato, come l'anagrafe e non solo. Questo esperimento ha già avuto spendidi risultati in altri comuni.
In questa maniera viene data la possibilità agli utenti di usufruire dei serivizi comunali al meglio, dato che i cittadini sono impegnati sul lavoro dal lunedì al venerdì. Il numero dei residenti sta aumentando e quindi l'accessione ai servizi deve diventare sempre più facile.
Questa sarebbe una ghiotta occasione per dare una prova al paese di voler dare maggior attenzione ai problemi dei cittadini e per far sentire l'amministrazione più sensibile alle esigenze della città.
Il passo comunque non deve essere unilaterale, ma la decisione andrebbe adottata a mio modesto parere con l'avallo dei sindacati che possono fare le loro valutazione nell'interesse sia dei lavoratori che della Pubblica Amministrazione.
Da una parte, va riconosciuto lo sforzo ai dipendenti comunali con un adeguato aumento contrattuale per lo svolgimento delle attività nel giorno di sabato e, dall'altro, si può coprire il fabbisogno del sabato riducendo le ore di lavoro durante la settimana, senza che questo comporti un incremento esagerato costi .
Questo credo che sia uno sforzo che si possa fare benissimo.
Comunque rimango fermo dell'opinione che ogni riorganizzazione degli uffici vada fatta senza prevedere delle nuove forme di dirigenza perchè questo permettere un aumento veritiginoso dei costi. Questi sforzi economici non credo che siano meritevoli per la dimensione del lavoro, ma anche perchè non porterebbe un guadagno alla qualità e quantità dei servizi comunali. Inoltre potrebbero verificarsi dei fenomeni di clientelismo che sono inaccettabili per il solo fine di avere dei privilegi nelle nomine. Tutto ciò andrebbe a discapito della qualità del servizio e col rishio di turbare la serenità dell'ambiente di lavoro.
Rebecchi Lorenzo
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