venerdì 28 novembre 2008
Informazione deviata perchè la verità fa male
Migliaia di islandesi hanno dimostrato per le strade di Reykjavik reclamando le dimissioni del primo ministro Geir Haarde e del governatore della Banca Centrale David Oddsson, ritenuti colpevoli del disastro finanziario del Paese. Le manifestazioni avvengono da giorni, con scontri con la polizia. La folla ha eletto come capo un noto cantante-trovatore (trobadour) islandese, Hordur Torfason; Torfason ha annunciato che le dimostrazioni continueranno finchè il governo non se ne andrà.
«Non hanno la nostra fiducia e non sono più legittimati» Torfason così ha detto mentre le folle si radunavano davanti al parlamento islandese, l'Althing.
Vi ha apposto un cartello: «Islanda in Vendita, 2,1 miliardi di dollari».
Quello che il Paese riceve come prestito d'emergenza dal Fondo Monetario. Tutti i prezzi sono aumentati di colpo del 30%, i disoccupati aumentano di giorno in giorno.
In Svizzera so state raccolte centomila firme per un referendum popolare contro i banchieri per bloccare le liquidazioni d'oro dei dirigenti e perché i loro stipendi siano sotto controllo pubblico, i bonus che intascano dovranno essere in rapporto ai risultati raggiunti.
L'uomo che ha raccolto le firme per il referendum è un piccolo e prospero imprenditore fino ad oggi sconosciuto, Thomas Minder. «Tutta la porcata dei sub-prime è un'invenzione americana, eppure una banca svizzera ci è cascata», ha detto indignato.
Preso di mira Ospel - dimissionario - il capo supremo della UBS (una della maggiori banche svizzere), perché riveli quanto s'era pagato col suo ultimo bonus, che dicono principesco (si parla di 15 milioni di dollari); lui s'è rifiutato; uno degli azionisti, o meglio dei manifestanti, è salito sul palco e gli ha gridato: «Ricaccia il bonus». Ospel quindi ha tirato fuori dalla tasca due autentici würstel elvetici e glieli ha fatto ciondolare sotto il naso: «Non ti voglio affamare, ti ho portato qualcosa da mangiare».
La stampa italiano non dice nulla in merito. E' una vergogna perchè questi sono esempi di cultura e di civiltà.
L'informazione deviata e di parte non lo fa perchè non vogliono far sapere quante belle cose si potrebbero fare contro i nostri governanti.
Gli islandesi sono arrabbiatissimi, hanno perso in un colpo solo tutte le certezze che fino a qualche mese fa davano per scontate, soldi, lavoro e futuro svaniti nel nulla.
Da settimane ormai migliaia di manifestanti dimostrano per le strade di Reykjavik reclamando le dimissioni del primo ministro Geir Haarde e del governatore della Banca Centrale David Oddsson, ritenuti i colpevoli e responsabili del fallimento del paese.
Sono ormai alcune settimane che la protesta continua ogni giorno fino ad assediare il palazzo dove il Presidente si affaccia durante la giornata nazionale, gli islandesi hanno capito ed stanno agendo, chiedendo che il governo se ne vada, per ora con le buone.
Adesso domandatevi il perché i Tg nazionali non ci dicono un nulla sull’Islanda, ma al contrario ci fanno sapere tutto delle letterine delle ballerine e dei loro amori con i calciatori. Continuano a deviare gli argomenti seri e i problemi reali del paese e del mondo solo per fare pubblicità e gli interessi dei loro luogotenti e dei loro padroni.
La verità fa male. E i nostri cari politici lo sanno molto bene.
Rebecchi Lorenzo
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