martedì 25 novembre 2008

Biblioteca a orario continuato


Ciao ragazzi,
vi scrivo perché vorrei divulgare una proposta che ho condiviso con molti amici universitari che ho conosciuto in questa settimana in una riunione che abbiamo organizzato. Da lì è emerso che a Galliate non ci sono delle strutture convenienti per i nostri studenti che spesso devono andare nelle grandi città universitarie per potersi concentrare e per studiare meglio.
Molti di loro hanno bisogno di ambienti tranquilli, silenziosi e calmi per approfondire i loro esami. Non chiedono un college, ma almeno un locale attrezzato e adeguato.
Spesso a casa può non essere il posto giusto, perché l'isolamento è totale e le distrazioni sono all'ordine del giorno, per cui il fatto di stare con amici che fanno lo stesso mestiere c'è la possibilità di coinvolgersi a vicenda. Tutto questo può tornare utile e non solo, perché può essere d'esempio. Non dimentichiamo che alcuni giovani non riescono a studiare a casa perché c'è il caso opposto, cioè c'è un gran rumore creato dai parenti con la televisione o con la musica.
Questo è un problema che anche io ho vissuto da ragazzo e la mia proposta è stata chiara e spero semplice.
Sarebbe opportuno riuscire ad allungare gli orari della biblioteca comunale come avviene nelle grandi biblioteche universitarie, praticamente fino a sera. Nel titolo ho parlato di orario continuato ma era solo una battuta; volevo solo far passare il messaggio. Adesso penso che la biblioteca comunale è quasi deserta perché uno studente non incentivato a frequentarla visto che chiude presto.
Non si chiede l'orario continuato ovviamente, ma Galliate sta diventando sempre più grande così come i suoi studenti. Essi hanno diritto ad avere delle strutture in cui possono studiare e affrontare serenamente gli studi. Non si può pretendere che solo a casa possono effettuare i propri studi. Non li si può obbligare ad andare tutti i giorni a Novara o a Milano per prepararsi bene. Questo meccanismo invece permetterebbe di fare amici e di socializzare in modo migliore con le persone che fanno la stessa attività. Inoltre credo che proprio i miglioramenti dei rapporti sociali con i propri "simili" possono contribuire a far aumentare i profitti perché lo studente è stimolato ed evita l'isolamento. Il confronto da sicurezza e serenità. Invece la distanza, a mio modesto parere, peggiora la persona.
La mia semplice proposta ha trovato un ampio consenso e vista l'ottima posizione della nostra biblioteca comunale può incentivare il ritrovo ma anche l'apprezzamento di tanti studenti.
Credo che il progetto sia facilmente realizzabile senza eccessivi costi anche se il numero del personale va assolutamente essere rivisto.
Da qui nasce un'altra proposta che è quella di coprire le ore serali coinvolgendo i giovani. Lo obiettivo è quello di far gestire la biblioteca, con un accordo con l'amministrazione comunale, le ultime ore proprio dai ragazzi e dall'altra parte il Comune dà un'equa retribuzione.
Questi ragazzi hanno il diritto di avere un posto per realizzare le loro ambizioni per avere la dovuta concentrazione.
Non li possiamo abbandonare e questo non lo dobbiamo dimenticare.
Le loro esigenza vanno assolutamente ascoltate.

Rebecchi Lorenzo
347/0900421

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