Gentile Presidente Prodi,
siamo purtroppo di fronte ad una nuova serie di morti sul lavoro.
Sappiamo bene che il Governo sta lavorando alacremente per strutturare un nuovo quadro normativo, capace di affrontare in modo più incisivo il problema degli incidenti sui luoghi di lavoro.
Intanto, però, continua la sequenza di morti bianche, e noi amministratori siamo convinti con Lei che sia necessario affiancare all’azione del Governo un’iniziativa che garantisca l’effettivo rispetto delle norme, infatti la maggior parte degli infortuni si verificano sempre in violazione di legge già esistente.
È dunque necessario potenziare i controlli.
L’ultimo concorso indetto nel 2003 ha portato all’assunzione di 795 nuovi ispettori, con una distribuzione territoriale che ha visto le Regioni del Sud fortemente penalizzate, con soltanto il 10% di posti assegnati e tra l’altro in Campania, dove a gennaio si è svolta la Conferenza Nazionale sulla Sicurezza, non ha avuto nessun ispettore.
Sappiamo quanto occorrano alle nostre terre maggiori controlli, quanto sia necessaria la presenza degli ispettori sul territorio al fine di edificare una diversa cultura del lavoro, che parta dal rispetto delle norme per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Individuiamo come opportuna, ad esempio, la riapertura dei termini nel concorso, partendo dalla necessità di riequilibrare la distribuzione geografica che nel 2003 ha visto penalizzato il Mezzogiorno.
1000 nuovi ispettori del lavoro. È questa la richiesta che Le rivolgono i sette assessori regionali con delega al lavoro che hanno aderito all'iniziativa.
Una petizione on-line su questa proposta ha già raccolto oltre 1500 firme nelle prime 48 ore.
Crediamo infatti che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro investa, in termini di responsabilità dirette e no, un’ampia pluralità di soggetti, e che per questo motivo sia necessario affrontarlo affiancando all’azione dello Stato la crescita della consapevolezza sociale attraverso il coinvolgimento e l’ascolto delle istanze espresse dalla base popolare che a migliaia si stanno esprimendo sottoscrivendo la petizione. E se l'approvazione del nuovo testo unico sulla sicurezza del lavoro è un’urgenza assoluta, è ora necessaria anche una mobilitazione della coscienza generale del Paese, alla quale siamo impegnati a contribuire.
Alessandra Tibaldi (Lazio), Maddalena Salerno (Sardegna), Marco Barbieri (Puglia), Carlo Chiurazzi (Basilicata) , Nino De Gaetano (Calabria) , Santi Formica (Sicilia) , Corrado Gabriele (Campania).
SE CONDIVIDE IL PROGETTO, FIRMATE LA PETIZIONE: http://www.obbligoinformativo.it/petizione.php
giovedì 9 agosto 2007
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