giovedì 19 marzo 2009

Scioperi per la crisi a Novara


Il 13 marzo a Novara si è fatta una bella pagina di storia della classe lavoratrice, si è svolto lo sciopero con manifestazione e corteo, di tre grosse realtà industriali della provincia, la Telecom la De Agostani e la Utet.
Il corteo è partito da piazza Matteotti ed ha raggiunto piazza Cavour e, armato di fischietti e slogan ha sfilato per le vie del centro convergendo ancora su piazza Matteotti.
Tre delegazioni delle rispettive aziende, miste fra sindacalisti e lavoratori, hanno poi avuto un incontro con il il Consiglio Provinciale e il Prefetto, per esporre i diversi e articolati problemi che ormai da mesi assediano i lavoratori.
In particolare è volontà di Telecom cancellare l’occupazione nelle province italiane, iniziando con la chiusura di 22 centri di lavoro 187 a livello nazionale, uno di questi è Novara, i cui lavoratori andrebbero trasferiti a Milano; partire con la cassa integrazione per gli addetti del 1254; e una riduzione di personale di 4350 unità che si vanno ad aggiungere ai 5000 già licenziati a fine 2008 .
I sindacati inoltre ricordano che Telecom ha deciso di distribuire 1,04 miliardi di euro di dividendi agli azionisti, mentre invece la cosa migliore sarebbe stata il reinvestimento in azienda.
Per De Agostini e Utet la situazione è ben più critica, il 9 febbraio l’azienda ha aperto la procedura di mobilità per 237 esuberi tra Milano Roma e Torino, riducendo così ai minimi importanti comparti nel settore dell’editoria, a Novara gli esuberi sono 147.
A chi detiene compiti dirigenziali in questo paese, si chiede ora di passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti, perché la provincia di Novara non può più permettersi di continuare a perdere industria e posti di lavoro, come se nulla fosse stato.

Maurizio Martino

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