giovedì 5 marzo 2009

Andiamo davanti alle scuole, alle Università ed alle fabbriche


Cari amici,
Ho sempre sostenuto che la strategia territoriale è molto importante perché con le risorse e gli strumenti giusti è possibile dare visibilità ed immagine al nostro simbolo, alle nostre battaglie e nello stesso tempo è possibile raggiungere certi livelli di crescita.
L'obiettivo è quello di far sentire le nostre ragioni, sperando di far aumentare i voti al nostro partito.
E' molto utile e fondamentale realizzare un progetto di presenza territoriale per determinati motivi nelle piazze, ma forse possiamo fare di più. Dovremmo andare, secondo me, laddove la gente non si sente più rappresentata dalla politica per cui non si sente motivata ad andare a votare. Potremmo continuare lo sviluppo locale del partito magari con iniziative più mirate e precise dove è possibile trovare quella categoria di persone.
Per questo faccio la proposta di andare davanti alle scuole, alle fabbriche ed alle Università, cioè in tutti quei posti dove è possibile recuperare il consenso e le speranze degli elettori delusi ed amareggiati. Li ci sono le nuove realtà e le nuove esigenze di oggi. La piazza può non bastare. Questa idea riguarderebbe naturalmente le grandi città.
Questo è il messaggio che il ministro Di Pietro ha lanciato durante un'intervista televisiva con Lilli Gruber la settimana scorsa e che condivido.
Dobbiamo avere la forza di metterci in gioco di fronte a tutte le categorie che non si sentono e non vogliono farsi rappresentare da una classe politica disonesta ed incompetente.
Possiamo recuperare il consenso in quei luoghi una volta schierati ideologicamente ed in cui la politica entrava e raccoglieva proselitismi. Oggi però la gente non si riconosce più in quegli schemi.
Nelle scuole ci sono i giovani che vogliono realizzarsi un futuro e che si rendono che non ci sono molte possibilità fuori dalle loro aule. Nelle Università ci sono altri ragazzi che si stanno avvicinando al drammatico mondo del precariato con basse possibilità di crescita professionale e di mettere su famiglia. Infine nelle fabbriche ci sono i lavoratori che guadagnano 1000 euro al mese, che fanno fatica a sbarcare il lunario e che sono più a rischio.
E' lì che ci giochiamo il nostro futuro. E' li che potremmo recuperare il terreno e mostrare i nostri programmi. E' li che dovremmo provare che senza giustizia non può esserci un futuro e che senza il rispetto delle regole non può formarsi uno sviluppo economico compatibile per le loro esigenze degli elettori. Questi sarebbero i luoghi adatti dove dovremmo cercare i voti.
Noi abbiamo gli argomenti validi e una leadership altrettanto preparata e forte per convincere le persone, di qualunque provenienza sociale, che stiamo dalla parte giusta. Oggi queste categorie non si riconoscono ideologicamente in un partito di sinistra o di destra o, peggio, non condividono chi siede ai vertici di quei partiti.
Con queste iniziative possiamo raccogliere il malcontento ed i consigli utili di quelle fasce di popolazione che non credono più nei valori della politica e che non vogliono andare a votare perché sono completamente sfiduciate.
Con i nostri temi potremmo renderli consapevoli che le loro prospettive hanno ancora qualche chance di vittoria e, nello stesso tempo, potremmo anche far capire chiaramente che siamo l'unica speranza per la gente onesta e lavoratrice.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421

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