sabato 2 maggio 2009
Reazioni dell'on. Nastri alle parole di Di Pietro espresse a Novara: diamo semplicemente fastidio
Cari amici,
molti di voi mi hanno scritto dopo aver letto le dichiarazioni sulla Stampa, L'Azione e sul Corriere di Novara dell'on. Nastri contro Antonio Di Pietro per le parole espresse a Novara nell'incontro avvenuto lunedì 27 aprile.
Di Pietro ha semplicemente sottolineato quello che Berlusconi fa da molto tempo e ha criticato seriamente il suo operato.
All'Albergo Italia non c'era l'on. Nastri e non so come abbia saputo quello che ha detto.
Nastri ha pesantemente criticato l'ex pm e i suoi militanti definendoli degli arrabbiati e irriducibili antiberlusconiani.
Conosco Nastri ed ho un ottimo rapporto con lui. Devo essere sincero perchè è sempre stato corretto e leale con il nostro partito.
I tempi però adesso sono diversi. Non siamo un partitino.
Siamo usciti dai tempi bui. Forse non è mai nata l'esigenza di colpirci.
E' la prima volta che un coordinatore provinciale e deputato del centro destra locale attacca pesantemente il leader dell'Italia dei Valori e la sua base. Non è mai successo prima.
Concordo con Di Pietro che la gestione del Terremoto dell'Abruzzo ha avuto delle falle. E' stata coperta da un segreto tombale da parte dell'informazione pubblica e commerciale nazionale.
Solo dalla rete internet vengono fuori certe magagne e casi clamorosi, come l'avviso del sismografo Giampaolo Giuliani, deriso da Studio Aperto e poi denunciato da Bertolaso.
O il caso altrettanto vergognoso dell'ufficio della Protezione civile presso la prefettura di L'Aquila che dopo la prima seria scossa delle 23,30 del 5 aprile, prima di quella fatidica del 6 aprile alle 3,30, sono scappati senza dare l'allarme e lasciando la popolazione sola.
Oppure quella degli edifici pubblici costruiti con sabbia di mare senza il rispetto delle regole sismiche, crollati come niente. Il piano casa voleva semplicemente stracciare e semplificare le norme antisismiche, poi improvvisamente sono stati riproposti quelle norme dopo che è avvenuto il terremoto.
Se non mi credete ascoltate il video di Travaglio: http://www.youtube.com/watch?v=a7Yt0n8kPlo
Di Pietro non critica i tantissimi volontari che sono arrivati anche dal Novarese, nè tanto meno quei valorosi uomini della protezione civile che svolgono onestamente e professionalmente il proprio dovere.
Ci sono state delle falle incredibili, come le tende e i letti allestiti ufficialmente ma che alcuni operatori, sempre i soliti, Travaglio e Santoro, hanno clamorosamente denunciato che sul campo non c'erano. C'era gente che dormiva nelle auto.
Adesso il peggio si è ottenuto con il trasferimento del G8 a L'Aquila che è solo una mossa politica ed elettorale, perchè guarda caso nessuno si è preoccupato di verificare le responsabilità per tutti quegli immobili costruiti che si sono sbriciolati e che erano stati finanziati con denaro pubblico. Guarda caso sono sempre le stesse aziende che hanno le commesse dalle Pubbliche Amministrazioni, come l'Impregilo.
Nessuna inchiesta amministrativa è stata aperta.
E' solo pubblicità elettorale e basta. Molto gente crede che il governo è stato impeccabile mentre in realtà nessuno ha chiesto o si è preoccupato di dire se è stato attuato un programma di salvataggio o di evacuazione che in paesi a forte rischio sismico hanno veramente, come in Giappone. Nessuno se è preoccupato di capire se si poteva salvare delle persone.
Nessuno si è domandato come mai il Governo Berlusconi ha ridotto del 70% i fondi alla Protezione Civile nella finanziaria del 2008. Questo comporta che diventa difficile difendere la propria popolazione da eventi come quello appena avvenuto.
Nessuno si è posto il problema se Bertolaso, sottosegretario alle Protezione Civile, sia una garanzia per i cittadini dato che ha gravi problemi giudiziari a Napoli per lo smaltimento dei rifiuti. Un personaggio simile è adatto alla sicurezza del nostro territorio e dei nostri figli?
Noi dell'Italia dei Valori scendiamo in piazza contro Berlusconi solo perchè fa i fatti suoi o perchè straccia la Costituzione per salvare i interessi o per tutelarsi dai suoi problemi.
Infine sul fatto che Nastri sottolinea che Di Pietro si mette contro la normalizzazione dei rapporti politici, avrei qualcosa sa ridire. Non siamo contrari alla normalizzazione dei rapporti politici basati sul reciproco rispetto, ma siamo nettamente contrari alla normalizzazione fondata sull'inciucio o sul compromesso morale.
Accettiamo il dialogo per trovare un accordo che comporta la mediazione di due punti di vista diversi.
Ma l'agnello non può dialogare con il lupo, se vogliamo dirlo in dipietrese.
Non possiamo tollerare un accordo che affossa la giustizia per salvare il problemi giudiziari di Berlusconi e del suo entourage.
Non possiamo accettare un compromesso che blocchi l'informazione per essere gestita dai partiti o per essere controllata dal Presidente del Consiglio.
Non possiamo condividere una trattativa che scarichi i debiti dell'Alitalia ai contribuenti e che lasci la polpa ai capitani coraggiosi che non ci rimettono nulla, e guarda caso tra i grandi finanziari, che salvano la compagnia di bandiera, trovi anche i parenti o gli amici anche del Partito Democratico.
Questo dimostra come noi non siamo invidiosi delle ricchezze accumulate, con qualche punto interrogativo, da Berlusconi, ma ci ribelliamo all'ottica dell'occupazione del potere per controllare le menti e per soddisfare gli appetiti del premier e dei suoi amichetti. La nostra non è una battaglia personale ma politica. Non siamo nati antiberlusconiani, ma ci siamo diventati a forza di porcate.
Noi siamo convinti per questo che il conflitto di interessi è un problema serio ed attuale perchè porta un danno incalcolabile al paese, perchè ci guadagna sempre Berlusconi e ci perde solo il semplice cittadino.
Per tali motivi la reazione di Nastri è dovuta al fatto che tocchiamo argomenti scottanti, che la gente inizia a sentire e che per questo ci vota.
Il fatto che il partito cresca e che riempie una sala con 200 persone alla mattina di un giorno lavorativo per l'arrivo di Di Pietro denota la preoccupazione degli avversari.
Noi, semplicemente, iniziamo a dar fastidio per quello che crediamo, per quello che diciamo e per quello che vorremo fare per il paese e per il territorio. Forse anche perchè stiamo prendendo troppi voti che vanno a svantaggio del caro premier.
Infatti siamo l'unica forza di opposizione all'azione del Governo, anzi di opposizione agli interessi privati di Berlusconi.
Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421
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