Vorrei ricordare la figura del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, della cui barbara morte ricorre oggi il venticinquesimo anniversario.
Questa tuttavia non vuole essere una commemorazione fine a se stessa, la quale a nulla servirebbe.
Piuttosto vuole rappresentare un invito alla riflessione sull'esigenza di combattere ogni forma di criminalità organizzata, anche per onorare la memoria di persone che sono cadute per lo Stato durante la lotta contro l'apparato delinquenziale.
La lotta alla criminalità organizzata passa anche per gesti eclatanti e significativi come quello della Confindustria Sicilia, che ha deciso di escludere dall'organizzazione tutti gli imprenditori di cui sia accertata la collusione mafiosa. Parte anche dalla società civile, come richiesto dal Presidente Napolitano. Tutti devono fare la propria parte. Ogni anello deve muoversi per sconfiggere il male criminoso.
Ciò mi fornisce pure lo spunto per formulare una proposta forse provocatoria ma, a mio avviso, significativa.
Perchè non escludere, con legge dello Stato, dai benefici fiscali le imprese di cui sia accertata la collusione mafiosa? Significherebbe mettere in ginocchio molte imprese. L'economia non può reggersi su imprese colluse con la mafia.
O ancora meglio, perchè non escludere da Confindustria anche le imprese che pagano le tangenti. Così come ha proposto il leader dell'Italia dei Valori. Molte imprese preferiscono pagare per avere una fetta di mercato assicurata, a danni della concorrenza e delle casse statali. Molte aziende alimentano la corruzioni e il giro di illegalità crea molti danni come le ditte in accordi con le associazioni criminali.
Far partire un'iniziativa legislativa del genere nel giorno dell'anniversario della morte di Dalla Chiesa sarebbe molto bello per la commemorazione di questo grande uomo di Stato!
Sei ancora nei nostri cuori caro generale.
Rebecchi Lorenzo
lunedì 3 settembre 2007
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