mercoledì 5 settembre 2007

Case segrete antiviolenza per le donne

Scriverò al nostro consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Andrea Buquicchio, per lavorare sull'approvazione di una legge di iniziativa regionale per la nascita di case segrete al fine di tutelare e proteggere donne vittima di abusi e violenze. Il progetto è nato nella nostra regione da associazioni femminili, dal sindacato della CGIL e dalla consigliere delle pari opportunità del Piemonte, che hanno provveduto a raccogliere le firme. Sono state deposita circa 12.000 firme.
Si tratta di creare dei luoghi dove ospitare donne vittime di gravi reati. Sul nome della località di tali centri si mantiene il massimo riserbo, per impedire di avere pressioni da parte di chi ha fatto ha commesso abusi verso di loro, per tutelare la loro incolumità fisica e la loro privacy. Sono utili per annullare i rischi che le querelanti non collaborino, per paura, con la giustizia per l’accertamento delle responsabilità.
Io ho già sottoscritto la proposta; vorrei aderire come GIV e come partito per raggiungere l'obiettivo.
I motivi che mi hanno spinto sono i seguenti:
a) tutelare soggetti deboli ed indifesi di fronte ad abusi e violenze;
b) incentivare la raccolta di testimonianze per favorire i processi e la condanna di persone crudeli, in modo da accertare le responsabilità e rendere effettiva la certezza della pena;
c) non abbandonare le vittime al loro destino, perché il nostro sistema giuridico spesso non prevede istituti per la tutela di chi collabora con la giustizia o di chi subisce danni dalla commissioni di reati gravi.
d) creare un istituto giuridico in grado di ottenere giustizia.
La morte atroce della ragazza di Genova e di Garlasco ne sono l'esempio.
Per questo mi rivolgo a voi per sostenere questa proposta di legge regionale.
Credo che questa sia un'ottima opportunità per rendere giustizia a quelle donne che cercano aiuto e meritano il giusto rispetto delle Istituzioni. Il senso di giustizia dei cittadini sicuramente non manca.
Dobbiamo agire per dare una vita dignitosa e per dare un futuro sereno a quelle persone che un giorno potrebbero essere le nostre figlie.
E' un ottimo strumento per ridare credibilità alle nostre istituzioni ed agli organi di giustizia.
Aspetto le vostre considerazioni perché vorrei che il GIV dia il nostro appoggio e la nostra totale collaborazione a questa utile iniziativa.
Infine vorrei che si riuscisse a sensibilizzare il partito in Piemonte, per avallare la proposta. Per questo scriverò al nostro amico Buquicchio.

Rebecchi Lorenzo
GIV Novara

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