La democrazia è morta a Galliate

 

 

Cari amici,

Lunedì sera c'è stata un grande battaglia contro il sindaco per i gravi fatti commessi il 19 giugno scorso in occasione della preparazione di una manifestazione in piazza Vittorio Veneto, quando ha impedito ai vigili di fare delle multe e li ha trattati a male parole solo perchè facevano il loro dovere contro gli amichetti del caro Ferrari.

Non contento, ha fatto pure un ordine per iscritto totalmente illegittimo, senza il minimo rispetto delle regole amministrative. Poi alla mia richiesta di accesso agli atti, ha pure negato di averlo emesso. In altre parole, ha detto delle falsità su un documento del Comune.
Il primo cittadino si è reso responsabile di una serie di gravi fatti politici. Infatti tutto il centro sinistra ha fatto un esposto al Prefetto per avere giustizia.
Ho portato le prove documentali di quello vi dico e che sostengo.

E' stato uno spettacolo vergognoso ed inverecondo. Addirittura il Sindaco è scappato in mezzo al pubblico perchè si vergognava di assistere alle pesanti critiche del sottoscritto. Lui dice che abbandonava l'aula per lasciare gli altri votare in piena libertà di coscienza. Ci credo poco. Quando c'è da farsi vedere è il primo a mettersi in mostra, mentre quando ci sono le magagne da risolvere, le lascia agli altri.

Non vi dico la pena che provavo per Verdura, estremo difensore dell'amico-nemico Ferrari, con frasi del tipo "Può capitare di sclerare" oppure "Ha detto la verità". Addirittura negava l'evidenza. Il pubblico era ammutolito e divertito dallo spettacolo, anzi dalle pagliacciate che dicevano. Però c'era anche una parte dei presenti che non mandava giù la vicenda.

Non ho avuto paura di definire l'atteggiamento del primo cittadino come quello di un podestà, di uno che non rispetta le regole. Ferrari mente sapendo di mentire.

Credo di poter affermare che la democrazia sia morta a Galliate, non tanto perchè è venuto meno il diritto di voto, ma in quanto ormai è chiaro che il Sindaco può fare quello che vuole senza che nessuno possa fermarlo o contestarlo. Egli applica le regole come gli pare e piace. Viene meno il principio di uguaglianza, secondo cui tutti siamo uguali davanti alla legge, come sancito dall'art. 3 della Costituzione, uno dei principi cardine del nostro ordinamento giuridico.

Ormai è chiaro che in base alla legittimità popolare il centro destra, a qualsiasi livello, comanda e decide, senza il minimo rispetto delle regole o delle forme istituzionali. A loro serve solo il consenso e poi si può governare senza rispettare alcune norma.

Lui è al di sopra di tutti e la sua maggioranza, composta dalla Lega e dal Pdl, lo hanno provato bocciando la mia mozione di censura per condannare il sindaco per quello che ha fatto.

 

Invito quindi tutti i galliatesi ad andare dal Sindaco per farsi annullare le multe qualora siano stati multati, perchè o la legge si applica a tutti o a nessuno. Purtroppo sono ancora tra i pochi che crede che siamo tutti uguali davanti alla legge. Nessuno escluso. Sindaco compreso.

 

Rebecchi Lorenzo

Consigliere Comunale

Italia dei Valori