martedì 16 novembre 2010

Continuano le figuracce del Sindaco


Cari amici,
ben tornati per vedere un'altra figuraccia del Sindaco. Non contento di contituare ad aumentare i costi dela vita a Galliate ed ai suoi cittadini, adesso arriva al punto di negare l'utilizzo della Sala Consigliare del Castelo Sforzesco all'associazione "Laboratorio per la pace", molto attiva sul territorio per diffondere i valori della pace e per informare sui danni della guerra.
Un caso era già successo con un altro gruppo, "Tenda Gialla", che aveva chiesto di avere il medisimo spazio per una lodevole iniziativa per ricordari i valori della resistenza, della storia repubblicana e costituzionale. Non esiste una norma comunale che impedisca ad un movimento di non avere l'opportunità di usufruire della sala in questione.
Inoltre ha pure negato il patrocinio del Comune su un'iniziativa simile, che è impossibile non appoggiare.
Questo è quello che succede alle associazioni che non piacciono al signor Ferrari.
Ciò dimostra come ormai la democrazia a Galliate sta vivendo una grave anomalia. E' la nostra Costituzione che sancisce il diritto a chiunque di associarsi liberamente in modi e nelle forme previste dalla legge.
Vi invito a leggere la lettera mandata dai giornali dall'associazione "Laboratorio per la Pace". per riflettere.

"Egregio signor Sindaco
Dalla sua del 21 ottobre 2010, protocollo n. 0021558, abbiamo appreso con sincero dispiacere che l’Amministrazione Comunale non ha inteso concedere il patrocinio alle due iniziative proposte della nostra associazione in occasione del 4 novembre, anniversario della fine della Prima guerra mondiale e “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate”.
Ci ha soprattutto sorpreso la motivazione del diniego e cioè la “non condivisione” dell’iniziativa dal titolo “Disarmiamo il futuro: a 92 anni dalla fine della prima guerra mondiale a che punto siamo con le armi?”. Ci è apparso singolare non condividere un’iniziativa senza conoscerla in quanto – nonostante ripetute richieste di incontro – non ci è stato consentito di illustrarla.
Ci ha ulteriormente stupiti la motivazione addotta (“concomitanza dell’iniziativa con la giornata delle Forze Armate”) per la non concessione della Sala Consiliare in occasione dell’incontro, perché la nostra iniziativa aveva l’unico obiettivo di aprire un momento di ampio confronto con due dei maggiori esperti nazionali di queste tematiche (Francesco Vignarca, autore del volume “Il caro armato”, e Giorgio Beretta, autore di numerose pubblicazioni sulla materia delle spese militari e del commercio di armamenti), e – come è apparso chiaro ai partecipanti – i due relatori non hanno affrontato l’argomento in avversione alle Forze Armate.
Vogliamo ribadire che, in mancanza di patrocinio, avremmo coperto le spese per l’utilizzo della sala (che in assenza di concomitanti iniziative istituzionali è rimasta inutilizzata) perché riteniamo importante che momenti di confronto su temi di questa rilevanza si possano svolgere in un luogo che appartiene alla Comunità civile.

Riteniamo inoltre doveroso informarLa che il testo integrale della sua risposta è stato letto durante l’incontro tenutosi presso la sala parrocchiale “Domus Mariae” suscitando incredulità e stupore da parte dei partecipanti e dei relatori.

Attraverso la nostra iniziativa abbiamo inteso approfondire un tipo di tematiche che, pur coinvolgendo direttamente tutti i cittadini, il loro presente e il loro futuro, spesso non vengono proposte all’attenzione del grande pubblico. Dal 2003, anno di fondazione della nostra associazione, abbiamo infatti solo sostenuto iniziative volte a favorire la nonviolenza, la fine di tutte le guerre e l’educazione alla solidarietà.

Questo non ci ha impedito di ribadire con posizioni chiare e documentate la nostra forte opposizione agli interventi militari – soprattutto quando questi non hanno avuto alcun avallo da parte delle principali istituzioni internazionali (come le Nazioni Unite e lo stesso Consiglio di Sicurezza) o quando sono chiaramente apparse intentate iniziative praticabili di risoluzione dei conflitti con mezzi alternativi a quelli militari – e di aver fatto conoscere ed incoraggiato efficaci possibilità di riconversione al civile dell’industria militare.

Come associazione nonviolenta riteniamo che la mancanza di confronto e di dialogo in fase di preparazione dell’incontro sia stata un’occasione mancata per tutti, anche per noi. Pensiamo infatti che momenti di approfondimento e di confronto aperto a voci diverse siano ancor più urgenti sia alla luce della situazione internazionale segnata da profonda instabilità, sia della progressiva militarizzazione dei territori in nome di una presunta “sicurezza”.

Su queste tematiche, che riguardano tutti i cittadini, crediamo indispensabile un confronto che ci impegniamo fin d’ora a promuovere individuando tutte le vie possibili per una partecipazione diretta da parte della Sua amministrazione.

Crediamo, infatti, che su alcuni punti le nostre posizioni siano meno distanti di quanto potrebbe apparire. Siamo infatti stati felicemente sorpresi che domenica 7 novembre – in occasione della “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate” – La Padania, il quotidiano del partito a cui Lei appartiene, abbia riportato un editoriale a firma di Giuseppe Reguzzoni, dal titolo Grande Guerra, l'"inutile strage" Quattro Novembre, cosa c'è da festeggiare?.

Con l’autore dell’articolo, e ancor più con Benedetto XV che ne coniò la frase, anche noi – e abbiamo motivo di credere anche Lei, signor Sindaco – siamo convinti che la Prima guerra mondiale sia stata una “inutile strage” e che a fronte di tale strage ci sia davvero poco da festeggiare, ma molto da riflettere seriamente su tutte le vie possibili e praticabili per la promozione della pace.

Disponibili ad approfondire ulteriormente con Lei e con la Sua amministrazione queste tematiche cogliamo l’occasione per porgerLe" 

Rebecchi Lorenzo 

Consigliere Comunale IDV

1 commento:

Anonimo ha detto...

E ti pareva, solito linguaggio, solita solfa, insomma sempre la solita storia....Galiiate ha bisogno di altro, una sana opposizione su temi reali, diamo ai cittadini motivo di discutere invece di fare battaglie "PERSONALI"...