giovedì 7 gennaio 2010
Via Bottino Craxi
Quello che la giunta milanese vuole imporre alla nostra patria è disdicevole: una via dedicata a Bettino Craxi.
Chiamato dagli amici Bottino, i meglio informati sanno che non è uno statista, bensì un latitante che fuggì dal paese che derubò per evitare di pagare i conti con la giustizia.
Se si ruba la parola “statista” per definire Craxi,non ho più nessuna parola per definire chi fu Crispi!
Allora io penso che in Italia viga sempre la par condicio: dato che ci sono tantissime vie dedicate agli “eroi di stato” (Falcone, Borsellino, Impastato, Fortugno e moltissimi altri) è giusto che arrivi il momento per intitolare qualche via agli anti-stato, ossia alle persone che hanno combattuto contro il nostro paese.
E, sempre per par condicio, ricordo, per dover di cronaca, che già la giunta Veltroni del comune di Roma nel 2007 anticipò il desiderio di intitolare la via a Craxi.
Questa è la par condicio all’italiana.
Vi immaginate se un giorno qualcuno volesse intitolare le vie ai boss mafiosi?
Pensate che bello se una persona vi dicesse di abitare in via “Totò Riina detto u’curtu” oppure in piazza “Bernardo Provenzano detto binnu u’tratturi”!!!
Questo è il momento di dimostrare chi è veramente un italiano e l’unico leader che sta dimostrando di essere profondamente italiano è Di Pietro.
Badà Simone
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