domenica 11 luglio 2010
Mozione "Idee per IDV, idee per la nostra provincia"
Questa mozione è stata scritta pensando che nella nostra provincia i protagonisti di IdV
devono essere tutti gli iscritti che vogliono partecipare attivamente alla politica: il partito
deve essere non solo di chi ricopre gli incarichi, che indubbiamente ha dei doveri correlati
al ruolo che riveste, ma deve essere di tutti coloro che intendono sostenere e lavorare per
far crescere l’IdV.
Negli ultimi anni il nostro partito si è sviluppato fortemente sia a livello nazionale che a
livello locale. Il merito di questo incremento è soprattutto di quanti, semplicemente iscritti o
simpatizzanti, senza alcuna ambizione personale e solo per il bene del partito, hanno
partecipato alle iniziative proposte e ci hanno sostenuto.
Il congresso è un momento di democrazia importante, un’occasione per strutturarci e
trasformarci da movimento di opinione a vero e proprio partito, al fine di offrire
un’alternativa migliore e credibile, di rafforzare il nostro progetto, di radicarci sul territorio
per organizzare proposte che siano sempre più convincenti, credibili e coerenti.
Questo congresso deve servire a rilanciare la nostra attività politica e soprattutto a
segnare una discontinuità rispetto alle tante cose non fatte, creando un partito solido e
forte, propositivo, fautore di iniziative autonome che possono essere estese, anche, ai
partiti del centrosinistra, se ritenuto opportuno e strategicamente utile ad Italia dei Valori.
Dobbiamo essere in grado di dialogare con tutte le forze sociali e sindacali, dobbiamo
essere aperti a tutti coloro i quali intendono contribuire con idee ed energie all’espansione
sul territorio di IdV.
Dobbiamo essere capaci di entusiasmare la gente, convincerla che l’idea di un altro
modello di governo è possibile, che la rassegnazione ed il silenzio non sono costruttivi.
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Il congresso provinciale recepisce quanto votato dal congresso nazionale di Roma dello
scorso febbraio con particolare riferimento al contrasto del familismo che è stato oggetto di
quasi tutte le mozioni congressuali nazionali.
Questo fenomeno costituisce uno strumento di potere contrario ai principi di IdV, alla
volontà della base ed ai criteri ispiratori della presente mozione.
LA SEDE PROVINCIALE E RAPPORTI CON TORINO
Riteniamo imprescindibile che i rapporti con il livello regionale del partito debbano essere
costruttivi e non di mera subordinazione. A tal fine, a fronte di una normativa elettorale
regionale che penalizza fortemente le altre provincie nei confronti di Torino riservando alle
stesse il solo compito di contribuire a creare il serbatoio minimo per l’elezione dei
consiglieri torinesi, si chiede che il livello regionale del partito si faccia carico, a parziale
compensazione, in maniera chiara e definitiva della apertura e del mantenimento delle
sedi provinciali sul territorio necessarie per lo sviluppo dell’attività politica ed il confronto
con gli iscritti ed i simpatizzanti.
Si chiede comunque l’abolizione della L.R. 29-7-2009 n. 21 - “Disposizioni in materia di
presentazione delle liste per le elezioni regionali” e la revisione della legge elettorale in
modo da garantire una più equa rappresentatività del territori.
ORGANIZZAZIONE
Noi pensiamo di poter raggiungere tali obiettivi innanzitutto organizzando il partito a livello
provinciale nel rispetto dei principi di democrazia, trasparenza e territorialità, con il
coinvolgimento della base. Nello specifico:
- il coordinatore sarà primus inter pares: le decisioni saranno assunte dal
coordinamento provinciale che voterà sulle proposte del coordinatore;
- il coordinatore delegherà i propri poteri-doveri a membri del coordinamento
provinciale che agiranno in accordo con il coordinatore secondo le linee guida
definite dal coordinamento provinciale a cui riferiranno periodicamente;
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- per favorire l’approccio operativo potrà essere costituito un esecutivo composto dai
componenti del coordinamento a cui saranno affidate specifiche deleghe;
- a conclusione di ogni esercizio finanziario dal coordinamento provinciale sarà
fornito una dettagliato resoconto sulle entrate e sulle uscite, voce per voce. Questo
per garantire la trasparenza e per accrescere la fiducia degli iscritti e simpatizzanti,
mettendo in pratica uno degli ideali di IdV.
- il coordinamento provinciale si riunirà almeno 10 volte l’anno e tutte le riunioni
saranno verbalizzate. I verbali saranno numerati progressivamente e conservati in
apposito registro e tenuti a disposizione degli iscritti, previa richiesta al
coordinatore;
- ove possibile e nell’interesse del partito, dovranno essere limitate le sovrapposizioni
di incarichi istituzionali e di partito;
- il coordinamento provinciale si pone l’obiettivo di dare spazio e di aprirsi a tutti
coloro che vogliono condividere gli ideali di IdV, disapprovando ogni forma di
personalismo, e privilegiando la meritocrazia. Non si accetterà chi arriva
direttamente da altri partiti con pretese istituzionali.
- i responsabili e gli incaricati devono essere proposti ed eletti dalla base competente
territorialmente e non insediati con nomine imposte dall’alto;
- gli incarichi istituzionali non elettivi (assessorati, commissioni, presidenze, c.d.a.
etc.) dovranno essere assegnati dal coordinamento provinciale solo dopo aver
acquisito il parere delle rappresentanze territoriali di competenza;
- il coordinatore chiederà agli organi competenti che si possa svolgere a Novara il
congresso cittadino. Il coordinamento provinciale e la segreteria cittadina del
comune di Novara lavoreranno consultandosi periodicamente al fine di coordinarsi
e di raggiungere gli obiettivi decisi concordemente;
- il coordinamento provinciale intende costituire dei gruppi di lavoro in grado di
analizzare e valutare i problemi, di elaborare proposte politiche territoriali e di
individuare percorsi culturali d’informazione e formazione. I gruppi saranno
coordinati dai membri del coordinamento provinciale e vi potranno far parte iscritti e
simpatizzanti. I dipartimenti tematici dovranno costituire l’asse portante del partito,
in tutti quei settori che si riterranno utili per il consolidamento del partito, rendendo
più snella e veloce la trattazione di argomenti da approfondire e valutare nel
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coordinamento provinciale. In tal modo si valorizzeranno meglio gli iscritti che, con
la loro professionalità, competenza e passione, vorranno impegnarsi attivamente;
- Il coordinamento provinciale darà impulso, laddove vi saranno le condizioni, alla
costituzione di circoli, intesi come fondamentale punto di presenza e di impegno
visibile del partito sul territorio e come luogo di selezione della nuova classe
dirigente;
- Il coordinamento provinciale assumerà le proprie decisioni autonomamente,
naturalmente nel rispetto delle direttive assunte a livello regionale e a livello
nazionale;
- Il coordinamento provinciale darà spazio ai giovani che si avvicineranno al partito e
quindi, per quanto compatibile con le disponibilità economiche, dovrà essere tenuta
in considerazione la formazione di nuovi quadri anche promuovendo la
partecipazione a corsi di cultura e formazione politica.
- Il coordinamento provinciale si impegna a elaborare e sottoporre all’approvazione
dell’assemblea degli iscritti uno statuto provinciale.
RAPPORTI CON GLI ALTRI PARTITI
IdV non potrà esimersi dal confronto con gli altri partiti.
Bisogna creare l’alternativa al centrodestra, che ci veda protagonisti, dialogando con tutte
le altre forze del centrosinistra, in una condizione di confronto costruttivo e non di
sudditanza.
Le coalizioni, anche nei confronti dei nostri “alleati naturali”, saranno costruite nella
chiarezza e nel rispetto della dignità di tutti i soggetti che condividono vincoli
programmatici e politici, nell’impegno di elaborare un progetto di governo che possa
convincere i territori della nostra provincia.
La scelta dei candidati sindaci, al fine di partecipare a coalizioni nelle elezioni comunali,
dovrà privilegiare la pregressa esperienza professionale e amministrativa, il buon rapporto
con le associazioni ed il territorio, piuttosto che l’appartenenza gerarchica alla corrente
giusta del partito giusto.
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Comunque pretendiamo che gli alleati si raffrontino con noi su un piano ugualitario e nel
rispetto reciproco. In caso contrario e senza una discontinuità con il recente passato,
escluderemo ipotesi di alleanza con tali partiti per le future competizioni elettorali.
Anche l’IdV ha programmi validi e candidati qualificati.
PROPOSTE PROGRAMMATICHE
Lavoro
Le difficoltà e la crisi economica, anche nel nostro territorio, hanno raggiunto livelli
insopportabili, non essendo state trovate, sino adesso, soluzioni adeguate e risolutive da
parte della politica. Occorre aprire un confronto con la società, stando accanto ai
protagonisti che subiscono la crisi, ai lavoratori che hanno perso l’occupazione, ai piccoli–
medi imprenditori che hanno perso le commesse, e ai liberi professionisti che non fanno
più parte del ceto medio, ai giovani e meno giovani perenni precari.
Si dovrà incominciare a considerare e dare spazio alle nuove economie: quali per es. la
green economy e l’economia del riciclo dei materiali.
Si dovrà ancor di più dare impulso al turismo nelle zone dei laghi.
Ambiente
L’Italia dei Valori considera la lotta contro l’inquinamento una grande battaglia di civiltà. Le
energie rinnovabili, a cominciare dal solare, il recupero integrale dei rifiuti, il risparmio
energetico configurano la nascita di una vera e propria “economia verde”.
Respingiamo la scelta nucleare del governo italiano che potrebbe vedere coinvolta
direttamente la nostra provincia. Le scorie radioattive non sono trattabili in sicurezza, i loro
effetti letali durano migliaia di anni, sono sconosciuti gli effetti a lunga scadenza del loro
accumulo nel sottosuolo.
La nostra provincia deve essere costantemente coinvolta nella questione Malpensa. E’ in
costruzione la 3° pista che sembra porterà alla provincia gli svantaggi dell’inquinamento e
nessun vantaggio in termini economici. Infatti, i posti di lavoro si riverseranno, quasi
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esclusivamente, in Lombardia. Novara e i suoi comuni devono ritornare a far parte della
commissione aeroportuale che decide le rotte.
Più in generale i rapporti con la regione Lombardia devono diventare proficui per i territori
piemontesi di confine e non più solo opportunità di sfruttamento unilaterale.
Persone
Al centro del nostro progetto politico c’è la persona, sia come singolo, sia nelle formazioni
sociali: la sua tutela, la tutela della famiglia, intesa in senso ampio e laico, la tutela della
comunità e solidarietà nei confronti di chi è in difficoltà rimangono obiettivi irrinunciabili.
Un particolare impegno dovrà essere profuso per assistere le famiglie che hanno al loro
interno soggetti svantaggiati.
CONCLUSIONI
Vogliamo costruire una grande squadra capace di capire il territorio e di stare in mezzo
alla nostra gente. Non vi sarà alcuna preclusione e nessuno ostacolo verrà posto, nei
confronti di chi si proporrà: vecchio o nuovo iscritto o simpatizzante.
Vogliamo bandire i personalismi, premiando tutti coloro che intendano investire il proprio
tempo ed abbiano l’intenzione di lavorare seriamente con l’unico obbiettivo di far crescere
il partito.
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