martedì 24 giugno 2008

Proposta di sviluppo e di iniziative locali


Caro amici,
Mai come in questo momento abbiamo una forte disponibilità dalla dirigenza nazionale del partito per muoversi sul territorio. Ringrazio i nostri deputati e senatori per il lavoro che stanno facendo e per gli incentivi che stanno distribuendo sul territorio per intraprendere iniziative su temi caldi. Sfrutto questa comunicazione perché volevo trattare questo argomento con voi e con i nostri amici simpatizzanti.
Io vorrei dare il mio contributo per organizzare un incontro pubblico sul tema della giustizia con l'ausilio dei nostri deputati. Vorrei confrontare le proposte del Governo con quelle che abbiamo presentato noi in Parlamento con le c.d. 7 progetti di legge per la Sicurezza e la Giustizia in modo da effettuare un confronto e far capire alla gente cosa stiamo facendo per loro.
Poi mi piacerebbe affrontare il tema dei mutui che è un tema molto caldo e vorrei mettere a disposizione la mia competenza perché è il mio settore di studio e di lavoro. Anche qui abbiamo preso le distanze dall'accordo tra Governo ed ABI. Non sarebbe male se il sen. Lannutti venisse a Novara, dopo aver presentato il libro "La repubblica delle banche" a Torino, in modo da incrementare l'interesse sul nostro territorio da parte dei nostri cittadini.
Infine vorrei organizzare un altro dibattito sulla libera informazione perché è un nostro cavallo di battaglia e perché abbiamo raccolto ben 660 firme a Galliate il 25 aprile.
Vorrei organizzarlo con gli amici di Beppe Grillo di Galliate che ci apprezzano e ci sostengono. Anche loro sentono questo argomento. Sarebbe essenziale il contributo dei nostri deputati e avrei anche la possibilità di ottenere la disponibilità di un giornalista Rai, Paolo Volpato.
Non nascondo che vorrei riuscire ad organizzare almeno un evento di questo tipo a Galliate e Arona per aumentare la visibilità del partito.

Infine vi vorrei proporre di organizzare dei banchetti per divulgare le nostre proposte e le nostre critiche contro le norme salva rete 4, contro le intercettazioni nonchè quelle per il blocco dei processi.
Questi gazebo li farei nei weekend a turno nei maggiori centri della Provincia (Novara, Trecate, Galliate, Arona e Oleggio) e nelle cittadine dove si andrà a votare il prossimo anno. Lo scopo dovrebbe essere non solo quello di far sentire la nostra voce e le nostre idee ma anche quello di conoscere i nostri simpatizzati e di fidelizzare con i nostri elettori. Potrebbe essere uno strumento utile per incrementare la base del partito e fare nuove iscrizioni.

A mio modesto parere, dobbiamo cominciare a discutere di elezioni amministrative e non solo di quelle provinciali. Dobbiamo trovare le persone che vogliono darci una mano alla prossima tornata elettorale e che vogliono dare il loro contributo proponendosi nei loro rispettivi paesi. Inoltre dobbiamo anche cominciare a costruire un programma nostro da presentare agli elettori in occasioni delle elezioni. Quindi proporrei di cominciare a sondare il territorio al fine di tessere rapporti con tutte le realtà sociali, economiche, industriali, di volontariato presenti in provincia per farci conoscere, per sentire le loro proposte in modo da raccoglierle per metterle nel nostro programma politico.

Colgo l'occasione per esprimervi il mio forte sdegno per l'utilizzazione della funzione parlamentare e di governo per risolvere i problemi del Presidente del Consiglio e per tutelare le sue proprietà di famiglia.
Non possiamo permettere che il Paese si pieghi agli interessi economici, alle logiche di potere ed ai piaceri personali del suo premier.

Per questo chiedo a voi di unirvi all'appello del nostro Presidente Antonio Di Pietro di scendere in piazza per protestare contro il malcostume politico e istituzionale dimostrato dall'arroganza politica di questa attuale maggioranza insieme a tutte le altre iniziative referendarie che il nostro leader vorrà intraprendere.

E' ora di fare vera opposizione per il bene del nostro grande Paese.

Vi ringrazio dell'attenzione

Con affetto

Rebecchi Lorenzo

2 commenti:

Davide Muscarà ha detto...

SI SVEGLIERANNO GLI ITALIANI?
MILANO. Lunedì 23 giugno, ore 18.00. Oltre 500 persone iniziano ad accalcarsi davanti al palazzo di giustizia, rispondendo all'appello del “Comitato milanese per la legalità”. La manifestazione è stata promossa per contrastare l'ennesimo provvedimento di Berlusconi in materia di giustizia, atto a salvaguardare il premier da un processo nel quale è imputato per corruzione. Dopo le leggi “ad personam” del quinquennio 2001-2006 (quinquennio che ha dovuto prolungare per due settimane per infilarci un'ulteriore leggina a suo favore, che abolisce l'appello dei pm contro le assoluzioni), il Cavaliere è ritornato alla ribalta più in forma che mai e, dopo alcuni provvedimenti mirati esclusivamente ad aumentare il consenso (vedi abolizione Ici... ma la Lega dov'è? Lascia cadere così l'unica tassa federalista che funziona?), ha iniziato la sua battaglia alla magistratura. Oltre a voler riproporre il Lodo Schifani (ora presidente del Senato!!!!), clamorosamente incostituzionale (vedi articolo 3 della Costituzione), che blocca i processi alle più alte cariche dello stato (cioè, se sale al governo un criminale, questo non può essere giudicato e condannato fintanto che rimane al potere), la maggioranza ha approvato una norma che sospende i processi sui cui pendono condanne inferiori a dieci anni, processi tra i quali spicca quello dove è imputato il presidente del consiglio.
Lunedì 23 giugno ero presente anche io. Sono uscito dall'ufficio dieci minuti prima, decidendo all'ultimo momento di sacrificare un'oretta di studio (l'esame di stato è alle porte) per non rientrare nella maggioranza degli italiani, male informati e disposti a tollerare l'ennesimo attentato alla democrazia. Ma proprio qui sta il problema, gli italiani. Nel nostro paese il senso civico è quasi assente, scarso è l'interesse per questioni che non “ci riguardano direttamente”, le leggi ad personam sembrano una cosa lontana, fa più paura (e deve farla, ci mancherebbe) il ladro che scippa la borsetta piuttosto che un imprenditore che con una legge depenalizza il falso in bilancio (cosa che invece ci riguarda eccome: tutti i milioni che scompaiono grazie a questa legge –si pensi soltanto a quanto fattura soltanto l'Eni, che ora può “barare” un po' di più- potrebbero essere spesi per il sociale e quindi per la sicurezza, pagando i famosi poliziotti di quartiere che catturano il ladro di prima, ormai scappato con la borsetta, invece che per corruzione e finanziamenti illeciti). In Italia ci si indigna di più per le scelte di Donadoni (in effetti un po' c'è da indignarsi, Cassano è davvero un fenomeno? A cosa è servito convocare Borriello se Toni giocava anche in condizioni pessime?), piuttosto che per una persona che prende sistematicamente in giro i propri elettori, che ha come unico obiettivo quello di salvarsi la pelle da un lato, e quello di esercitare il suo delirio di onnipotenza dall'altro.
Perchè l'Italia non si sveglia? Perchè nessuno si pone il problema se l'unica realtà possibile è quella che ci racconta il Tg1 o il Tg5? Sono troppo pochi i veri incazzati, quelli che davvero si fanno sentire. Sono anche quelli sbagliati, purtroppo. Lunedì gran parte dei simboli politici, delle bandiere, facevano riferimento a qualche partito comunista, da Rifondazione a Partito marxista-leninista italiano (esiste anche questo, anche se si stenta a crederlo). Perché la lotta per la legalità deve essere combattuta in prima linea (ad eccezione dell'Italia dei valori) dalla sinistra estrema? Perché l'urlo più forte lo deve lanciare che rappresenta un ideologia che da oltre un secolo fa del calpestamento dei diritti umani e della libertà il proprio strumento di potere? Dov'è la destra (quella liberale davvero), dove sono i democratici (non ho visto neanche una bandiera del PD)? Lasciando la palla in mano a chi, agli occhi degli italiani, è meno credibile di Berlusconi, si fa solo il gioco di chi da 15 anni accusa da magistratura di essere politicizzata. Dove sono i giovani? Dove sono i manager, gli imprenditori, gli operai (si dirà, loro devono pensare ad arrivare alla fine del mese... ma come fanno, se che deve pensare a loro pensa ad altro?), gli studenti? Dov'è l'Italia?
Data la mia età, non posso che sperare che ci debba essere un fondo da toccare, per poi risalire, che ci debba essere un momento in qualcosa succeda davvero, in cui gli italiani inizino ad usare internet, porsi in maniera attiva nei confronti dell'informazione, ricercando e non solo ricevendo.
Forse tra poco arriverà il momento in cui l'unica soluzione sarà quella che propone Elio Veltri: liste civiche a livello nazionale, ma radicate nel territorio, che si presentino alle elezioni puntando a portare rappresentati in parlamento, da dove si può sperare di cambiare qualcosa. I “vaffanculo”, se rimangono fine a se stessi, fanno solo il gioco dei loro destinatari. Non è sufficiente bombardare sul sistema, bisogna cambiarlo da dentro.
Davide Muscarà

Mirko ha detto...

Ragazzi dobbiamo darci da fare.

Dobbiamo lavorare per sfondare.
Le idee di Lorenzo sono da appoggiare al 100%

Non possiamo permettere questo schifo.

Mirko