domenica 6 luglio 2008
Di Pietro, un uomo concreto per il nostro novarese
Pochi mesi fa si è risolta in favore della nostra zona il lavoro portato avanti dall'allora Ministro Di Pietro. Dopo la sua vista del 3 luglio dello scorso anno a Novara emersero una miriade di critiche solo perché magari qualcuno voleva sentirsi dire che il nodo ferroviario si sarebbe fatto, che gli investimenti per le Ferrovie Nord si sarebbero compiuti o perché qualcun altro voleva che il titolare del Ministero delle Infrastrutture dicesse parole che suonavano come un omaggio per i componenti di quella giunta piuttosto che di un'altra.
L'ex ministro ha dimostrato serietà per il ruolo che ricopriva e ha voluto con sincerità dire come stavano le cose. Non ha promesso nulla perché servivano i progetti e soprattutto i finanziamenti per le opere ed inoltre non dimentichiamoci che servivano i consensi di tutti i soggetti coinvolti nell’operazione.
Come suo solito dopo quell’incontro Di Pietro si è messo al lavoro, ha tracciato i progetti, ha studiato tutti i dettagli, ha messo al lavoro i tecnici ed ha ascoltato i pareri di tutti i rappresentati locali. Ha mediato le posizioni di tutti i soggetti coinvolti e non ha perso tempo.
Il 24 settembre successivo è arrivato il lieto fine; ha affermato a tutti i soggetti presenti, Comune di Novara, Provincia di Novara e Regione Piemonte, Ferroviere Nord, Comune di Galliate, Anas e Rfi che le opere del Nodo Ferroviario, della stazione di Galliate, delle Ferrovie Nord, della Pedemontana e altre ancora si sarebbero eseguite perché i progetti avevano trovato l’adeguato finanziamento.
Ancora una volta Antonio Di Pietro si è dimostrato corretto, non ha preso in giro nessuno, ha lavorato sodo come suo solito e ha portato casa un risultato in breve tempo soddisfando tutti i rappresentanti istituzionali presenti a Torino e a Biella.
I novaresi godranno dell’azione amministrativa del leader dell’Italia dei Valori. Ne avranno beneficio i residenti, i passeggeri, i lavoratori e le aziende. Credo che non si possa dire nulla sull’operato del nostro Tonino e penso che si sia meritato il giusto rispetto dei suoi interlocutori ed anche quello dei suoi avversari.
Egli ha sempre lavorato nella sua vita di operaio, di immigrato, di studente, di commissario di polizia e di magistrato; lo stesso dicasi quando è entrato in politica. Il suo impegno pubblico è solo destinato al miglioramento dell’azione amministrativa, all’aumento dell’ efficienza della cosa pubblica, nello sfruttamento razionale e corretto le risorse economiche, riducendo al minimo gli sprechi.
Lo si è visto in occasione della revoca delle concessioni Tav e del Ponte dello Stretto di Messina con cui ha risparmiato, non sciogliendo la società, una penale di 500 milioni di euro, anche se gran parte delle forze politiche lo hanno criticato. Non dimentichiamoci che il 13 luglio il ministro ha presentato un progetto per la realizzazione della Torino-Lione in modo da scampare il pericolo di perdere gli enormi finanziamenti previsti per l’opera e allontanando il rischio di lasciare per strada una struttura già in parte progettata. Il suo lavoro sta iniziando a dare i primi frutti anche nel nostro territorio. Ad esempio la ristrutturazione prossima delle Ferrovie Nord a Galliate sarà solo merito suo.
Anche se non dimentichiamoci che nonostante tutto qualche furbetto dell'attuale maggioranza va in giro a dire che le infrastrutture sono ferme per colpa del precedente governo oppure si va prendere i meriti del suo lavoro.
Vorrei finire il mio post ricordando le parole che una volta gli sentii dire in un incontro pubblico in mia presenza: “Un giorno in più dedicato al lavoro è un giorno in meno lasciato alle recriminazioni e alle critiche”.
Questo frase riassume una fetta importante della strategia del nostro lavoro di partito. Questa è la politca del fare.
Rebecchi Lorenzo
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