domenica 6 dicembre 2009

La Casta diventa ancora più Casta



La proposta di legge sulla riforma del processo penale, meglio dire «salva Berlusconi», prevede la prescrizione dei processi in corso in primo grado per i reati «inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione» se sono trascorsi più di due anni a partire dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero senza che sia stata emessa la sentenza. Questo vale per ogni grado di giudizio.
Il provvedimento entra in vigore il giorno dopo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Migliaia di processi, tra cui quelli sui maggiori scandali italiani come Parmalat e bond argentini, andranno tutti estinti: è la più grande amnistia mascherata e truffaldina della storia. Lo stesso processo sulla clinica Santa Rita rischierà di finire nel nulla. Rientrano nella prescrizione anche i processi a carico del premier Berlusconi: quello sui diritti tv Mediaset (in cui il premier è imputato per reati societari) e quello Mills (nel quale Berlusconi deve rispondere per corruzione in atti giudiziari). Come dichiarato da Gasparri, è necessario «garantire la certezza della pena e avere una giustizia più rapida». Infatti il modo per avere una giustizia rapida si chiudono i processi in corso, invece di dare risorse e strumenti alla magistratura. Questa è, al momento, la sua applicazione immorale e, probabilmente, ancora una volta incostituzionale in quanto cozza con il principio di uguaglianza dettato dalla nostra Costituzione. Il falco Ghedini, avvocato di Berlusconi, le tenta proprio tutte pur di salvare il suo assistito da condanna certa; fino al punto di approvare una legge che prescriverà i reati degli immigrati, delle infrazioni stradali, degli incidenti sul lavoro, dei crimini ambientali e chissà quanti ancora: circa centomila. Così non si potrà più accusare Berlusconi di essersi fatto confezionare una legge «ad personam». E se il disegno di legge dovesse essere affossato nuovamente ci sarà subito pronto quello che reintroduce l’immunità parlamentare bocciato nel 1993, con un referendum, dal 93% degli italiani. Stiamo ritornando ai privilegi feudali, come li chiamava Travaglio. Come se già alla Casta non bastasse quello che ha già.
Adesso le stanno provando tutte le poter "truffare" con la massima tranquillità, per non avere controlli e verifiche nel loro sporchi affari.
Quindi Berlusconi, per salvarsi dai suoi processi, rischia di garantire l'impunità ai criminali di qualunque tipo con effetti devastanti per l'intera collettività. I delinquenti ringraziano. I mafiosi brindano. I cittadini onesti piangono.
Per questa riforma l'Italia dei Valori si muoverà con un referendum e con un'opposizione netta in tutte le piazze e nelle sedi istituzionali. Il successo del 5 dicembre ne è stata la prova. Per adesso sono previsti tre ferendum, contro il nucleare, contro la privatizzazione dell'acqua pubblica e appunto contro la riforma del "processo breve", una volta approvata.
Per adesso vi invito a leggere le parole dello scrittore Roberto Saviano, (http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391117) sotto scorta per le pesanti minacce di morte subite dalla criminalità organizzata, per sottoscrivere il suo appello per non far morire per l'ennesima volta la giustizia italiana.
Combatteremo quei provvedimenti, ideati dal centro destra, che servono alla Casta per essere ancora più Casta.
L'Italia dei Valori sarà differente, ancora una volta, dal resto dell'intera classe politica. Noi siamo un'altra cosa!

Rebecchi Lorenzo
Consigliere Comunale Italia dei Valori
3470900421

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