giovedì 29 dicembre 2011

Noi diciamo NO agli F35



L'F35 sono una spesa inutile, esosa e dannosa. Non lo dicono i pacifisti militanti avvolti nelle bandiere arcobaleno, neanche i padri missionari che operano nelle zone di guerra. Lo dicono gli esperti. Lo scrive addirittura il Pentagono in una nota interna rilanciata dall'agenzia Afp e ripresa da "Il Fatto Quotidiano". Si tratta di un aereo inaffidabile, che non funziona come dovrebbe e che avrà bisogno di continui interventi per svolgere i propri compiti. Insomma non è proprio un affare e l'Italia sta per sprecare un mucchio di soldi che potrebbero essere investiti diversamente. In modo più giusto e proficuo. L'acquisto di 131 contestatissimi F35 non risponde alle esigenze del Paese. La spesa di una cifra che va dai 15 ai 18 miliardi di euro spalmati in un arco di tempo che va sino al 2026 avrebbe potuto essere destinata ad altro. Non è facile demagogia, ma una constatazione di fatto, un ragionamento di buonsenso. Se si considera che la riforma delle pensioni porterà un risparmio di due miliardi di euro il primo anno, di sei il secondo, con tutti i costi sociali che ciò significa, si può facilmente comprendere che le priorità del Paese sono altre! In un periodo di crisi economica, di aumento della povertà e della disoccupazione, di tagli al welfare ed ai servizi ai cittadini, è meglio spendere per scuole e ospedali piuttosto che per caccia, fregate e portaerei. Questa non è demagogia. A noi non sembra, anzi. Se si studia la nostra storia recente e si analizza il nostro impegno all'estero, non si comprende per quali motivi l'Italia stia investendo così tanto in sistemi d'arma così ambiziosi e impegnativi, in costi d'acquisto e costi di mantenimento. Se poi il sistema d'arma in questione è anche inaffidabile, come l'F35, davvero mi sembra che siano saltati tutti i parametri logici. Secondo il sito "Altraeconomia" che riporta il risultato di uno studio del parlamento canadese, ogni F35 costerà nell'arco di vita preventivato circa 450 milioni di dollari. Moltiplicato per 131 fa un po' meno di 60 miliardi di dollari. Un'enormità. Peggio, una pazzia! Per questo la posizione dell'Italia dei Valori, sia a livello nazionale che a quello locale, è quello di impedire questo progetto. Siamo ancora in tempo e per tali ragioni abbiamo proposta a tutto il centro sinistra di presentare una mozione affinchè anche il Comune di Galliate, dopo quello di Novara, dica NO, solo NO e sempre NO alla realizzazione di questi strumenti di morte, nel nostro vicino Comune di Cameri.

Rebecchi Lorenzo
Consigliere comunale IDV

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