giovedì 16 aprile 2009

Giustizia: l'obiettivo è affossarla


Con il disegno di legge presentato dalla maggioranza parlamentare, che presto diventerà legge, in Italia sarà ancora più facile delinquere e farla franca.
Il nuovo provvedimento prevede l'ennesimo giro di vite sull'utilizzo delle intercettazioni. Le novità, totalmente negative, riguardano i vari tipi di intercettazione: intercettazione telefonica classica; intercettazione ambientale; intercettazione mediante riprese visive e i tabulati telefonici.
Partiamo dalle intercettazioni visive.
Con la nuova legge, se una telecamera riprenderà un reato ad esempio un rapinatore dentro una banca, le immagini non potranno essere utilizzate come prova in quanto non è stata predisposta un'intercettazione preventiva. Adesso ditemi voi come si fa a sapere in quale posto e a che ora avviene un reato in anticipo?
E poi perché la testimonianza di una guardia giurata, riferendosi sempre all'esempio che accennavo, può essere ritenuta valida e il filmato della telecamera, magari anche più minuzioso, non può essere utilizzato? Cosa c'entra questo provvedimento con la privacy che sta tanto a cuore ai nostri colletti bianchi ed alla Casta?
Anche per le intercettazioni ambientali, le nuove disposizioni sono alquanto controverse. Secondo la nuova norma, esse devono essere predisposte solo nel momento in cui si compie l'atto illecito.
Anche qui, più o meno, vale lo stesso discorso dell'intercettazione visiva: c'è bisogno di fare l'intercettazione in un dato ambiente, se si sa che in quel momento sta avvenendo il reato? Il fine primario delle intercettazioni è quello di scoprire i reati, non di essere attuate nel momento in cui i reati sono stati già scoperti. Altrimenti cosa servono?
Altra atroce novità: la durata delle intercettazioni è prevista per un termine massimo di 60 giorni, salvo i casi di associazione a delinquere e terrorismo. Ma non lo sanno, i nostri giureconsulti, che spesso, a questi due reati, si arriva indagando su reati minori e su varie persone? Non sanno che spesso tali reati gravissimi rappresentano l'anello finale di una lunghissima catena? Non sanno che il tempo da rispettare sarebbe quello delle indagini preliminari (6 mesi prorogabili in cui devi essere concesso al pm di indagare a pieno titolo)? La conseguenza più palese di tutto ciò è solo una: i reati di associazione a delinquere e terrorismo non si scopriranno più, in quanto non si scoprono gli altri reati. Inoltre la proroga della durata delle intercettazioni (si inizia con 30 giorni prorogabili per due volte di altri 15) è prevista solo qualora si scoprano nuovi elementi. E' un'incoerenza vergognosa: se si scopre che una persona sta per attuare un sequestro di persona e nulla di più, non sarà possibile prorogare la durata delle telefonate tenute sotto controllo. Tempo scaduto. Vittoria per il delinquente e sconfitta per la giustizia.
Per quanto riguarda i procedimenti contro ignoti, il ddl della maggioranza prevede l'autorizzazione della persona offesa a farsi intercettare. Può anche essere una cosa giusta. Ma ci si provi a mettere nei panni di chi è vittima di estorsione o usura. La paura delle vittime di subire nuove ritorsioni crescerà a dismisura e quindi non sarà semplice ottenere tale permesso.
Ma non è finita qui. Le intercettazioni utilizzate per contrastare un determinato reato, non potranno essere utilizzate per altri procedimenti, salvo come sempre i reati di criminalità organizzata. Quindi, se si predispone l'intercettazione per il reato di rapina e si scopre che il rapinatore intercettato violenta la figlia, la medesima intercettazione, incredibile ma vero, non potrà essere utilizzata per il reato di stupro.
Questa poi è bella grossa: divieto di utilizzazione dei risultati delle intercettazioni quando cambia il titolo di reato. Solito esempio. Si intercetta un individuo per presunta rapina ma ben presto si capisce che il reato contestato non è la rapina ma il molto simile furto. Non si potrà cambiare titolo di reato, pena il divieto di utilizzo.
Non possiamo che ringraziare il nostro governo per l'ingiustizia che regnerà in Italia, perchè la tecnologia utile per salvare le vite umane e per migliorare la qualità della vita, sarà vietata per accertare la colpevolezza per reati gravissimi.
Pensate se ad un medico tolgono il bisturi per operare o gli eliminano il personale infermieristico per assistere i malati. O peggio gli fermano le macchine per fare gli esami al paziente prima dell'operazione.
Sarebbe la distruzione di tutto il sistema nazionale di difesa sanitario e determinerebbe l'impossibilità di curare qualsiasi male, anche minore.
Perfetto. Ciò è quello che stanno facendo piano piano per l'amministrazione della giustizia.
L'obiettivo è quello di affossarla.

Rebecchi Lorenzo
www.italiadeivalori-galliate.com
3470900421

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