giovedì 28 agosto 2008

Alitalia, la telenovela della menzogna


Cari amici,
sono qui in Brasile che mi sto godendo gli ultimi giorni di vacanze e come non bastasse leggo, non dai i giornali naturalmente ma dalla rete, che il nostro caro Governo sta gia' facendo gli interessi di qualche cordata misteriosa.
Non e' ancora finita l'estate e gia' si sono messi al lavoro per fregare i cittadini, i risparmiatori, i lavoratori, violando nelle stesso tempo le regole di mercato.
In base alle informazioni in mio possesso, il Consiglio dei ministri approverà sicuramente un ddl delega ad hoc per il commissariamento di Alitalia e deroghe alla legge antitrust. Altro che risanamento della compagnia di bandiera, questa è una vera e propria truffa di Stato a danno dei contribuenti.
Sto notando che il nostro caro premier dopo aver sfilato dalle tasche degli italiani 600 miliardi delle vecchie lire per un contributo a fondo perduto ad Alitalia, oggi è il primo sponsor di una nuova e pulita compagnia aerea che conserva a costo zero il marchio e le rotte, scaricando i debiti sullo Stato e sugli altri azionisti privati e mettendo sul lastrico 7000 dipendenti. Alla faccia del libero mercato e della tutela dei risparmiatori e dei lavoratori!
E' una vergogna senza limiti per favorire, nel silenzio totale delle autorità di vigilanza e temo anche di quello della stampa, una cordata che sembra avere molti padrini negli schieramenti solo a parole contrapposti.
Grazie a Berlusconi perderanno il lavoro 7000 dipendenti, qualcuno in più di quelli previsti da Air France (si parlava di circa 2100 esuberi).
Io spero solo che dietro a questa misteriosa cordata italiana non ci sia qualche prestanome o protettore del signor Berlusconi che con una mano fa credere di voler risolvere i problemi dell'azienda e dall'altra invece cerca solo di acquisire a costo zero il patrimonio pubblico del paese ai danni della collettivita'.
Sono arrivati i nuovi liberisti, che rubano ai poveri per darlo ai ricchi.

Rebecchi Lorenzo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo Rebecchi!
Hai dato prova di capire esattamente come funzionano le cose in Italia.
E' una triste ed orrenda realtà!
Bisogna parlarne di questo e di quello che succede.